Mondo Macchina Nr. 1 - Anno 2022

venga dispersa nell’ambiente. Inoltre, sia la recente introduzione di normative che contemplano la necessità di introdurre delle fasce di rispetto tra i siti oggetto di trattamento e i siti sensibili (zone abitate, piste ciclabili, corsi idrici ecc.), sia la possibilità di recuperare il prodotto altrimenti disperso per riutilizzarlo generando cospicui risparmi economici, ha spinto i costruttori a realizzare atomizzatori ecosostenibili, ovvero dotati di una sorta di "tunnel" all'interno del quale viene effettuato il trattamento della coltura. Grazie alla possibilità di effettuare il trattamento in un ambiente di fatto confinato, ovvero in una sorta di “camera mobile”, vi è infatti la possibilità di utilizzare le pareti della camera per intercettare il prodotto una volta che ha oltrepassato la vegetazione bersaglio, ovvero quella quota parte del prodotto distribuito che con le macchine tradizionali andrebbe inevitabilmente persa. Occorre rilevare che tale quota è molto significativa, dato che con un atomizzatore tradizionale nelle prime fasi vegetative, è normale arrivare a disperdere inutilmente nell’ambiente fino all’80-90% dell’irrorato, mentre con le macchine dotate di pannelli di recupero, quasi tutto questo prodotto viene recuperato e riutilizzato. È poi palese che l’entità dei risparmi ottenibili con queste nuove macchine decresce tanto più aumenta l’effetto barriera creato dalla vegetazione TECNICA 64 TECNICA However, if the goal is to achieve maximum sustainability from the environmental point of view, all this is probably not enough. It is undeniable that, especially during the first treatments on tree crops, when the vegetation is still not at all or not very developed, the vast majority of the sprayed product is not spread on the target vegetation but is dispersed into the environment. Furthermore, both the recent introduction of regulations that contemplate the need to introduce buffer zones between treatment sites and sensitive sites (inhabited areas, bike paths, waterways, etc...) and the possibility of recovering the product otherwise dispersed to reuse it, generating significant economic savings, has prompted manufacturers to create eco-sustainable sprayers, i.e., equipped with a sort of "tunnel" inside which the treatment of the crop is carried out. The possibility of carrying out the treatment in a confined environment or a sort of "mobile chamber" makes it possible to use the chamber's walls to intercept the product after it has passed through the target vegetation. This part of the distributed product would inevitably be lost with traditional sprayers. It is worth noting that this share is incredibly significant since with a conventional sprayer, in the initial stages of vegetation, it is common to disperse unneces-

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