BIOECONOMIA 42 torio, presentando tutta una serie di ricadute positive in ambiti che vanno dalla corretta gestione della risorsa boschiva alla multifunzionalità dell’agricoltura, fino allo sviluppo sostenibile e alla resilienza del tessuto produttivo delle aree rurali e montane a rischio di spopolamento e abbandono. A fronte di questi vantaggi, l’importanza della bioenergia è troppo spesso sottostimata, ed anche nell’ambito del PNRR, con la sola eccezione del suo contributo alla decarbonizzazione dei trasporti sotto forma di biometano e biocarburanti avanzati, le previsioni di crescita di questa fonte rinnovabile sono decisamente inferiori al suo effettivo potenziale. È quindi necessario un forte impegno da parte di tutti, e in primo luogo delle Associazioni che rappresentano gli operatori del settore e i potenziali beneficiari, per arrivare ad una corretta e capillare informazione e convincere i decisori politici a mettere in campo una serie di azioni positive che consentano di “liberare” la produzione di energia da biomasse dai troppi vincoli e ostacoli ancora presenti e di valorizzarne pienamente le grandi potenzialità. A questo proposito Pignatelli ha ritenuto utile segnalare una recente iniziativa scaturita da una buona pratica di Policy condotta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Lo scorso aprile si è costituita l’Associazione per la Gestione EcoSostenibile del Territorio in Abruzzo denominata GESTA. L’iniziativa, promossa e finanziata nell’ambito di un apposito Bando del MiPAAF (nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020), mira a creare una rete di professionisti, Enti e Amministrazioni locali per attivare azioni volte a valorizzare le risorse rurali (foreste e agricoltura) e sviluppare filiere territoriali connesse alla bioeconomia circolare. L’area interessata dall'iniziativa si sviluppa su un territorio in the baseload to meet energy demands throughout the day and year. For these reasons, bioenergy is, among renewable sources, the one that contributes most (9-10% of the total) to Italy's energy consumption. Furthermore, bioenergy is the renewable source most closely linked to the territory, presenting a whole series of positive repercussions in areas ranging from the proper management of forest resources to the multifunctionality of agriculture, to the sustainable development and resilience of the productive fabric of rural and mountain areas at risk of depopulation and abandonment. Despite these benefits, the importance of bioenergy is too often underestimated, and even within the NRRP, with the sole exception of its contribution to the decarbonisation of transport in the form of biomethane and advanced biofuels, the growth forecasts for this renewable source are far lower than its actual potential. Therefore, a strong commitment is needed from everyone, and first and foremost from the Associations representing the sector's operators and potential beneficiaries. This in order to arrive at correct and widespread information and convince political decision-makers to put in place a series of positive actions that will allow biomass energy production to be 'freed' from the excessive constraints and obstacles still present and to fully exploit its great potential. In this regard, Pignatelli thought it would be useful to point out a recent initiative that came out of a good policy practice conducted by the Ministry of Agriculture and Forestry. Last April, the Association for Eco-Sustainable Land Management in Abruzzo called GESTA was established. The initiative, promoted and financed within the framework of a specific call for proposals by MiPAAF (within the 2014-2020 Development and Cohesion Fund), aims to create a network of professionals, local BIOECONOMIA
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