n. 7-9/2022 61 TECHNOLOGY quenza, multi costellazione e radio UHF a 400-470 MHz, un inclinometro con precisione di 0,1° e una centralina di controllo; in opzione è possibile montare un motore idraulico con sensore di movimento Rispetto all’esecuzione meramente manuale, la produttività delle trapiantatrici è come logico enormemente superiore: mediamente è possibile mettere a dimora da 20.000 sino a ben 40.000 piante/gg. Componenti della trapiantatrice e suo funzionamento In fase di lavoro, le trapiantatrici si avvalgono di ruote di appoggio al terreno: si tratta quindi in realtà di modelli semi-portati, risultando comunque collegate al trattore tramite il triangolo di attacco. La struttura si basa su uno spazioso piano d’appoggio, che deve consentire un agevole collocamento da parte dell’operatore (o degli operatori) sugli organi di convogliamento delle giovani piante da mettere a dimora. Inoltre, deve essere presente anche un’adeguata struttura di protezione finalizzata a scongiurare la caduta accidentale degli operatori a bordo. Il piano d’appoggio può essere quindi semplice, costituito da una pedana per lo stazionamento eretto degli addetti, oppure articolata in uno o più sedili, per la posizione assisa; in quest’ultimo caso sono spesso installate delle tramogge per il materiale da mettere a dimora, costituiti da inserti di base della struttura. In tal modo l’operatività degli addetti viene ottimizzata. All’azionamento degli organi lavoranti provvede in primis la pdp del trattore, che fa funzionare un impianto idraulico indipendente, composto da una pompa con relativo serbatoio dell’olio e radiatore per il suo raffreddamento, una serie di distributori e attuatori, costituiti da nastri o catene, completati con specifiche pinze di presa. Grazie ad apposite valvole regolatrici di flusso, tale soluzione tecnica ha il vantaggio di poter regolare liberamente la velocità di movimento dei nastri e delle pinze che portano le piante a dimora rispetto a quella di avanzamento del cantiere, in modo da poter variare entro un ampio intervallo la distanza delle piante sulla fila. La prima fase della lavorazione è l’apertura di un solco nel terreno, per mezzo di un falcione o di un vomere regolabile in larghezza, che può variare tra 8 e 20 cm, mentre viceversa la profondità oscilla tra 15 e 45 cm. Dopo il posizionamento della giovane pianta nel solco, on performance, as well as on additional equipment. Standard transplanters can work on sloping terrain, generally up to 15 percent slope, but compensation systems are suitable for working on steeper slopes. For example, Arvatec's Basic-Drive Balance, which is well suited to hilly terrain, consists of an armored pc with a dual-frequency, multi-constellation GNSS receiver and UHF radio at 400-470 MHz, an inclinometer with 0.1° accuracy and a control unit. A hydraulic motor with a motion sensor can be mounted as an option. Compared with purely manual execution, the productivity of transplanters is, as is logical, enormously higher: on average, 20,000 up to as many as 40,000 plants/day can be planted. Transplanter components and their operation When working, transplanters use wheels to support them on the ground: Therefore, they are actually semi-supported models, resulting, nevertheless, being connected to the tractor via the attachment triangle. The structure relies on a large support surface, which must allow easy placement by the operator(s) on the conveying organs of the young plants to be planted. Additionally, an adequate protective structure to prevent the operators' accidental falling on board must also be provided. Hence, the supporting surface can be simple, consisting of a platform for the proper stationing of the workers, or articulated into one or more seats for the seated position; in the latter case, hoppers, made up of basic inserts of the structure for the material to be placed are often installed. In this way, the workers' operations are optimized. The tractor's PTO is primarily responsible for driving the working parts. It operates an independent hydraulic system consisting of a pump with its oil tank and radiator for its cooling, a series of distributors and actuators, consisting of belts or chains, completed with specific grippers. Thanks to special flow regulating valves, this technical solution has the advantage of freely adjusting the movement speed of the belts and tongs that bring the plants to the planting site with respect to the speed at which the yard advances, so the distance of the plants on the row can be varied within a wide range. The first stage of tillage is the opening of a furrow in the soil Una panoramica di trapiantatrici con diverso numero di postazioni operatore A compared photovoltaic system (left) and a solar thermal system (right)
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