L'informazione sulla meccanizzazione per l'agricoltura, il giardinaggio, componentistica e multifunzionalità.
Giardinaggio

Demogreen, l'esperienza del verde

Le giornate dimostrative di mezzi per il gardening, svoltesi a San Donato Milanese, hanno visto la presenza di 40 aziende espositrici, avendo come target il pubblico dei giardinieri, dei manutentori e dei professionisti del verde. Nel prossimo futuro il settore del giardinaggio dovrà gestire, tra le tante variabili, anche quella relativa ai cambiamenti climatici e quindi alle nuove varietà e ai differenti cicli vegetativi delle piante coltivate

di Giampiero Moncada
novembre 2023 | Back

L'ultima edizione di Demogreen, la mostra dinamica di attrezzature per il giardinaggio, si è svolta quest’anno a San Donato Milanese, alle porte del capoluogo lombardo, dopo essere stata ospitata fino allo scorso anno a Novegro, sempre nella cintura milanese. La nuova location, dal nome suggestivo di Parco dei conigli, si è dimostrata funzionale agli obiettivi della manifestazione – organizzata dalla Demogreen srl – grazie anche alle condizioni meteo che hanno premiato l’iniziativa con delle splendide giornate di sole, dopo le piogge intermittenti delle settimane precedenti. Del resto sono proprio gli spazi aperti a caratterizzare questa manifestazione dove è possibile vedere le attrezzature all’opera, in condizioni reali.

A parere degli espositori, che Mondo Macchina ha incontrato, i visitatori erano in massima parte professionisti del settore. Anche la scelta di fare svolgere l’evento in due giornate feriali, giovedì 28 e venerdì 29 di settembre, ha contribuito a selezionare il pubblico. La provenienza, com’era da aspettarsi, è stata in buona parte dalle regioni del Nord Italia, ma non sono alcuni professionisti anche da regioni come Toscana, Umbria e anche Puglia e Calabria.

Quest’anno, l’esposizione ha avuto una decisa connotazione in chiave “elettrica”: la gran parte dei circa 40 espositori aveva almeno alcuni prodotti a batteria, quando non l’intera gamma. Oggi la tutela dell’ambiente è argomento quotidiano e tutti si dicono interessati – questo emerge dalle testimonianze delle aziende e degli operatori presenti – ma ci sono ancora delle resistenze, perché scegliere apparecchiature poco impattanti comporta in genere un maggiore investimento iniziale, anche se poi questa spesa ritorna nel tempo in termini di funzionalità e manutenzione. Soprattutto quando si parla di attrezzi di una certa potenza, come nel caso di un tosaerba per grandi superfici, bisogna valutare quanti cicli sostiene una batteria per poterlo confrontare con prodotti più economici. Ma la scelta di attrezzature a batteria è in certi casi indotta anche da criteri e normative adottati dalle singole amministrazioni. Ci sono enti pubblici che prevedono, per concorrere ad un appalto per la manutenzione degli spezi verdi, il divieto di utilizzare attrezzature con motori a combustione. Se ci si vuole aggiudicare quell’appalto, insomma, è necessario disporre di attrezzature a batteria. Tra i 40 espositori, oltre ai produttori di macchine e attrezzature Barbieri, Bluebird, Caravaggi, Emak, Energreen, Gianni Ferrari, Hinowa, Pellenc, Pezzolato, Sabre, presenti con l’ampia gamma delle proprie macchine a attrezzature specializzate per ogni tipo di lavorazione, dalla manutenzione dei prati all’impiantistica sportiva, dalla pulizia di fossi e canali fino alla gestione delle biomasse residue, nella fiera di San Donato erano presenti anche produttori di sementi, fertilizzanti e anche software per la progettazione nei vari contesti. Il verde, infatti, non va inteso solo come paesaggio o come spazio urbano per recuperare un po’ di rapporto con la natura, ma anche come spazio funzionale all’interno di contesti di vario genere. Sempre più importante, per esempio, è la progettazione e la manutenzione dei campi sportivi, non solo del calcio.

Fra le tecnologie in mostra, uno strumento per la misurazione di grandi superfici, che risulta particolarmente indicato nel caso di progettazione di aree verdi anche di dimensioni estese. L’azienda inglese Moasure ha portato in dimostrazione un suo brevetto che consiste in un sensore con il quale, grazie a un apposito bastone, si segue il perimetro dell’area che interessa e su uno smartphone compaiono, in tempo reale, non solo la forma del perimetro disegnato ma anche le sue dimensioni esatte.  Nel corso delle due giornate di manifestazione, si sono svolti anche tre convegni, ospitati all’interno di un capannone appositamente allestito e organizzati, rispettivamente, dai tre partner dell’evento: Confagricoltura, Assoverde e Kèpos. Quest’ultima è un’associazione con l’obiettivo di promuovere la cultura del verde presso le istituzioni, le scuole e i privati cittadini. Si è parlato anche di cambiamento climatico, nell’ottica di chi deve scegliere le piante che andranno ad abbellire uno spazio urbano o uno spazio privato, che sia un centro sportivo o il giardino di una villa. Secondo Luigi Pagliani, presidente dell’Associazione nazionale vivaisti, che è intervenuto al convegno del primo giorno, bisogna considerare l’aumento delle temperature previsto dagli scienziati e piantare, quindi, specie vegetali che saranno in grado, tra 20 o 30 anni, di sopravvivere a un clima che, anche in nord Europa, inevitabilmente sarà più mediterraneo. Questo imporrà di passare a varietà che fino a qualche tempo fa non erano compatibili con il clima di Paesi come la Francia o la Germania e che, invece, nei prossimi decenni si troveranno nel loro habitat ideale.

«I progettisti del verde illuminati – dice Pagliani – così come anche gli amministratori pubblici, devono scegliere le piante per i giardini pensando che non sono per loro ma per i loro nipoti. Devono pensare alle condizioni climatiche che ci saranno fra 30 o 40 anni. Cioè, aumento delle temperature, minore disponibilità di acqua e di umidità del suolo e dell’atmosfera».

Gallery

I PIÙ LETTI degli ultimi numeri

GLI APPUNTAMENTI della meccanizzazione

29 apr. - 3 mag. 2024 Ribeirao Preto (Brasile) AGRISHOW