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Reportage

EIMA International, edizione da sogno

I visitatori superano ampiamente la soglia dei 300 mila, consacrando l'esposizione come uno degli eventi di maggior peso in assoluto nel panorama fieristico. «La meccanica agricola sta entrando nell'immaginario collettivo – commenta il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – come un simbolo di progresso e di civiltà»

a cura della Redazione
dicembre 2018 | Back

La 43a edizione di EIMA International, la rassegna della meccanica agricola organizzata da FederUnacoma nel quartiere fieristico di Bologna, si è conclusa l’11 novembre scorso con numeri straordinari. I visitatori hanno raggiunto quota 317 mila, in crescita dell’11% rispetto al risultato della scorsa edizione (2016) che già aveva rappresentato il record storico di questa manifestazione, che assume un ruolo di primo piano non soltanto nel settore della meccanica agricola ma nel panorama fieristico mondiale in senso assoluto. In crescita anche il numero di operatori esteri – oltre 50 mila con un incremento del 15% rispetto all’edizione scorsa – provenienti da 150 Paesi, per un evento che ha visto la partecipazione di 1.950 industrie espositrici e ha impegnato 375 mila metri quadrati lordi di superficie.

«È un grande successo per la nostra Federazione e per la fiera di Bologna – ha dichiarato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – ma soprattutto per le industrie della meccanica agricola, un settore che sorprende per il livello tecnologico e che sta entrando nell’immaginario collettivo come un simbolo di progresso e di civiltà». «Queste macchine sono sempre più potenti e nello stesso tempo sempre più raffinate e sensibili rispetto all’ambiente e alla sicurezza, e attirano una folla di giovani, mai numerosi come in questa edizione». Nel presentare l’edizione 2018, nel corso della conferenza stampa tenutasi il giorno 6 novembre alla vigilia dell’evento, l’amministratore delegato di FederUnacoma Surl, Massimo Goldoni, ha ricordato come il successo di questa rassegna dipenda in primo luogo dalla volontà delle industrie espositrici di investire, proponendo novità e anteprime, e impegnando le migliori risorse aziendali per valorizzare i propri brand e promuovere i propri prodotti. «Il ruolo di FederUnacoma – ha detto Goldoni – è stato quello di creare le condizioni migliori perché il confronto fra domanda e offerta di macchinario potesse avvenire in modo efficace e produttivo, anche consolidando il rapporto con l’ente fieristico e con la città di Bologna, in forza del contratto che lega EIMA alla città fino al 2030, e che ha come “missione” consacrare Bologna come capitale mondiale della meccanica agricola». L’edizione 2018, peraltro, conferma l’EIMA come un evento tecnico e commerciale ma anche come un momento corale di promozione della meccanica agricola e di esplorazione degli scenari economici, politici e sociali che si prospettano per il settore primario e per l’ambiente. «La rassegna di Bologna – ha ricordato il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – è un punto di riferimento per la meccanica, ma anche per il mondo agricolo e il mondo della ricerca e della formazione, ed è la sede naturale per far emergere temi salienti per il settore agricolo e per l’industria ad esso collegata». «Quest’anno – ha sottolineato Rapastella – particolare attenzione è stata dedicata al tema della sicurezza in agricoltura e del ricambio generazionale nel settore primario, un processo che coinvolge sia i giovani imprenditori agricoli sia i nuovi profili professionali che si prospettano per periti, agronomi e tecnici specializzati che escono dalla scuola e guardano all’agricoltura come ad un settore sempre più innovativo e promettente».

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