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Giardinaggio

I soffiatori, attrezzature efficaci e versatili

Sono offerti prevalentemente a livello hobbistico, ma non mancano i modelli ad uso professionale, che possono facilmente essere convertiti anche in aspiratori/trituratori. I modelli a batteria stanno riscuotendo un crescente successo, grazie alla sempre maggiore autonomia di lavoro

di Domenico Pessina
dicembre 2023 | Back

Tra i numerosi attrezzi ad uso manuale che possono essere di utilità nell’azienda agricola, i soffiatori rivestono un ruolo secondario, ma possono comunque rivelarsi utili in diverse occasioni, ad esempio per liberare da foglie o altro materiale vegetale zone, angoli, anfratti difficilmente raggiungibili con macchine più ingombranti. Viceversa, i soffiatori si rivelano essenziali per chi esegue la manutenzione del verde, non solo per la rimozione delle foglie, ma anche per la pulizia finale in occasioni di sfalci, potature, abbattimenti, ecc. Anche se si tratta, di strumenti ad uso prettamente hobbistico, l’offerta è ampia anche per i modelli professionali, al top per quanto riguarda prestazioni e modalità di funzionamento. Infatti, spesso ulteriori opzioni possibili sono quelle di trasformare il soffiatore in un aspiratore (semplicemente invertendo il flusso d’aria) e di triturare il fogliame, stoccandolo temporaneamente nel contenitore in dotazione.

 

Un’ampia offerta. Il mercato offre numerose alternative, sotto diversi punti di vista. Per ciò che concerne le modalità d’uso, accanto a vaste possibilità di scelta di soffiatori condotti a mano, sia con motore (endotermico o elettrico) solidale al corpo macchina oppure spalleggiato a zaino, c’è anche qualche modello semovente di elevate prestazioni, con motore a benzina o miscela da ben 20-25 Cv di potenza (v. box).

Per ciò che concerne il tipo di propulsione, oltre al classico motore endotermico a due tempi, si sta affermando la tecnologia a 4 tempi, che comporta diversi vantaggi, oltre naturalmente ad una produzione nettamente inferiore di inquinanti gassosi. A tale proposito, da qualche anno Stihl ha messo a punto il motore 4-Mix che, alimentato con la normale miscela al 2% di olio minerale, rispetta i limiti previsti dal livello Euro 5 sulle emissioni inquinanti. Anche i livelli di rumorosità e vibrazioni sono minori rispetto ai predecessori.

Per ridurre ulteriormente la rumorosità percepita, alcuni soffiatori sono equipaggiati con un tubo di uscita che incorpora un dispositivo silenziatore. In ogni caso, oltre al rumore prodotto dal motore, per i soffiatori (e per gli aspiratori) si deve tenere conto anche di quello generato dal ventilatore, per cui si deve sempre prevedere da parte dell’operatore l’impiego di un adeguato otoprotettore, ovvero di tamponi acustici o cuffie insonorizzanti, che talvolta vengono forniti come accessorio dell’attrezzatura.

La riduzione del rumore è importante non solo nei confronti dell’operatore, ma anche in relazione alla propagazione ambientale in situazioni dove deve essere preservata la quiete, come – ad esempio – in prossimità di abitazioni e/o in determinate fasce orarie. A tale proposito, la dotazione di un motore elettrico attenua di molto la rumorosità, azzerando al contempo anche la produzione di gas nocivi che, data la vicinanza del punto di emissione, potrebbero essere pericolosi per l’operatore, specialmente nel lungo periodo. I molteplici vantaggi dell’azionamento elettrico, uniti al progresso tecnologico delle batterie ricaricabili, ha portato da tempo allo sviluppo di numerose gamme di soffiatori di questo tipo, accanto a quelli tradizionalmente dotati di motore endotermico. Nei modelli elettrici, sono montati motori di tipo brushless, alimentati tramite efficienti battery pack agli ioni di litio, con capacità di carica di diversi ampere-ora e tensione generalmente non superiore a 48 V (per questioni di sicurezza in relazione al pericolo di elettrocuzione). Peraltro, qualche produttore offre ancora soffiatori alimentati via cavo con la normale corrente di rete a 220 V.

 

Le tipologie.  Parecchi modelli di soffiatore funzionano agevolmente anche come aspiratori, semplicemente invertendo il senso di rotazione del ventilatore. In quest’ultimo caso, deve essere necessariamente presente un sacco raccoglitore, il cui volume utile è commisurato alla capacità di lavoro dell’attrezzatura. Di solito, i modelli professionali sono dotati di contenitore da 40 litri circa e oltre. In qualche caso, il ventilatore opera anche come trituratore del fogliame aspirato, in modo da ottimizzare il riempimento del contenitore.

Un’ulteriore variabile riguarda l’assemblaggio degli elementi fondanti la macchina: i modelli più leggeri, di tipo prevalentemente hobbistico, sono costituiti in un unico corpo, dove motore, ventilatore, tubo di soffiatura rigido e accessori sono riuniti in un unico insieme.

Viceversa, i modelli professionali possono avere l’unità motrice e il ventilatore spalleggiati, ovvero collocati in un contenitore a zaino, mentre il condotto soffiatore (o aspiratore) è flessibile e dotato di un’impugnatura per il suo orientamento verso il materiale da intercettare.

Sui modelli più evoluti, tale maniglia può essere anche multifunzione, raggruppando in sé un certo numero di comandi, in modo da governare l’attrezzo con una sola mano.

Inoltre, la maniglia può incorporare anche un piccolo monitor delle prestazioni dell’attrezzo.

La posizione e la conformazione dell’impugnatura del tubo erogatore rivestono una particolare importanza: per il minimo affaticamento dell’operatore, essa deve garantire il miglior bilanciamento (anche nel caso in cui la lunghezza sia regolabile, per il più efficace adattamento a operatori di statura diversa) e al contempo avere una superfice antiscivolo.

Il tubo erogatore può essere dotato di un robusto anello di metallo all’estremità aperta, per la massima protezione da possibili danni dovuti a colpi e strisciamenti sul terreno.

 

Le prestazioni. Per i soffiatori, i dati salienti riguardano la velocità dell’aria alla bocca di uscita del condotto, spesso aumentata con una configurazione a tubo Venturi, e la portata oraria del flusso.

Queste prestazioni sono, come ovvio, strettamente correlate alla potenza del propulsore, anche se la soluzione elettrica, a parità di potenza disponibile, si rivela più efficiente di quella con motore a scoppio.

In tema, oltre a diversi modelli a batteria, la Stiga di Castelfranco Veneto (TV) ha in catalogo un soffiatore/aspiratore/trituratore con motore brushless da 2600 W, alimentato a 220 V, con portata massima dell’aria di 420 m³/min e velocità di ben 330 km/h alla bocca di presa, con sacco da 45 l per l’accumulo del materiale intercettato.

Il livello sonoro all’orecchio dell’operatore è comunque limitato a soli 75 dB(A), così come quello delle vibrazioni mano-braccio, a 1,7 m/s².

Anche Black&Decker ha in catalogo modelli multiuso con motore elettrico da 3 kW alimentati con la tensione di rete, dotati di tubo soffiatore oppure aspiratore (con raschietto per i residui difficili da rimuovere) e contenitore a zaino da 72 litri di capacità.

L’evoluzione tecnica ha portato all’offerta di modelli con regolazione elettronica del regime motore (e quindi del ventilatore), in modo da modulare al meglio il getto d’aria secondo le esigenze.

La connettività trova applicazione anche sui soffiatori. Per i suoi modelli, dotati di qualunque tipologia di motore e alimentazione, Stihl offre lo Smart Connector che, completato con un’app dedicata, permette di registrare i tempi di funzionamento dell’attrezzo e di trasmetterli via Bluetooth ad uno smartphone o ad un tablet, e quindi di trasferirli ad un cloud tramite WiFi o altra connessione dati, per una successiva analisi più approfondita, ad esempio della flotta in carico ad un manutentore del verde.


Anche semoventi, per elevate prestazioni

I soffiatori, nonché gli aspiratori di foglie e di altro materiale vegetale, sono disponibili anche in versione carrellata e semovente, per la pulizia di grandi aree. La Fiaba di Camisano Vicentino (VI) commercializza il modello X3000 della statunitense Billy Goat, dotato di un motore endotermico a benzina Briggs&Stratton Vanguard di 607 cm³ di cilindrata, che eroga ben 23 Cv, ed è quindi adatto per la manutenzione di grandi parchi, resort, strade e campi da golf. Il potente flusso d’aria (con velocità di 265 km/h alla bocca d’uscita, per una portata di oltre 7.500 m³/h) generato da una ventola da 48 cm di diametro, può essere orientato su 3 bocchette (destra, frontale e sinistra) dotate di deflettori per l’orientamento del getto e gestibili singolarmente dall’operatore tramite un joystick collocato sulla plancia. La trazione è idrostatica, con freno di stazionamento automatico. Il mezzo è dotato di 4 ruote in gomma: le due posteriori sono motrici, mentre quelle anteriori, pivottanti per il direzionamento, sono collocate su un assale basculante, per riuscire a superare agevolmente cordoli, dislivelli e irregolarità del profilo del terreno. Per la sterzata “zeroturn” (ovvero con raggio minimo, pari a quello del passo della macchina) si usano due stegoli, simili a quelli presenti sui trattori cingolati. La stazza del mezzo (339 kg) ha consentito di ricavare utilmente nella sua parte posteriore una piccola pedana, con superficie antiscivolo e cuscinetto imbottito verticale anteriore, dove può stazionare l’operatore in piedi per il controllo dell’avanzamento della macchina, per una velocità massima di 13 km/h circa.


I battery pack

Nei modelli di soffiatori/aspiratori dotati di motore elettrico, il pacco batterie rappresenta un elemento chiave per le prestazioni del mezzo, in relazione al flusso d’aria generato, ma soprattutto per ciò che concerne l’autonomia di funzionamento. La tecnologia agli ioni di litio ha permesso di mettere a punto dei battery pack di peso e volume accettabili, che sono in grado di garantire con un ciclo di carica un tempo ragionevole di lavoro. Ovviamente, i modelli con maggiori esigenze energetiche hanno le batterie collocate in uno zaino spalleggiato, per la miglior portabilità. Il diffondersi di attrezzature a batteria ad uso manuale ha favorito la comparsa di battery pack intercambiabili tra diversi attrezzi, anche con capacità di carica crescenti. In generale, pur nell’ambito della tensione limite di 36-48 V (per questioni di sicurezza elettrica) si varia in un ampio intervallo di correnti, tra 3 a 35 Ah circa, per una capacità di carica tra 0,15 e 1,5 kWh, in grado di alimentare motori con potenza variabile tra 0,8 e 3 kW. I cicli utili dichiarati di carica/scarica variano in genere tra 800 e 1.300 circa. Un ciclo è definito “utile” sino a quando il pacco batterie è in grado di accumulare un minimo dell’80% della sua capacità di carica nominale.

La massa del battery pack ovviamente varia in base alla capacità di carica, partendo da meno di un chilogrammo per il modello più piccolo - incorporato nella struttura della macchina - per arrivare ai 7-8 kg di quello collocato necessariamente nello zaino spalleggiato. In ogni caso, all’interno non ci sono solo singoli elementi di accumulo, ma anche l’elettronica a corredo, che provvede a bilanciare le correnti di carica e scarica di tutto l’insieme. Inoltre, sempre più spesso è installato un piccolo monitor, che fornisce informazioni sullo stato di carica e talvolta anche sul tempo utile di lavoro rimanente. Per i soffiatori, lo sfruttamento della batteria risulta essere piuttosto gravoso, dato che si tratta di attrezzi che solitamente sono utilizzati per un tempo significativo alla massima potenza.

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