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Meccanizzazione, il made in Italy per l'agricoltura dell' Africa orientale

Etiopia, Tanzania e Uganda sono state le tre tappe dell’evento promozionale che tra il 15 e il 22 marzo scorso ha impegnato alcuni dei più noti brand della meccanica agricola italiana. Nel corso del road show presentata anche la 46ª edizione di EIMA International

di Giovanni M. Losavio
marzo - aprile 2024 | Back

Un road show dedicato alla presentazione delle eccellenze italiane nel settore della meccanica agricola e al lancio di EIMA International. È quello che si è svolto in Africa centro-orientale dal 15 al 22 marzo scorso e che ha coinvolto ben tre Paesi: Etiopia, Tanzania e Uganda. A fare apripista è stata la capitale dell’Etiopia, Addis Abeba, dove il vice direttore generale di FederUnacoma, Fabio Ricci, ha tenuto una conferenza stampa aperta dal direttore del locale ufficio ICE, Riccardo Zucconi. «Credo che in Etiopia, Paese in cui l’agricoltura riveste un ruolo predominante nell’economia vi sia la necessità di sviluppare le imprese agricole locali, grandi o piccole che siano, con un'adeguata meccanizzazione, in grado di rendere le coltivazioni locali produttive, ecologiche e di qualità, per la necessaria autosufficienza alimentare e per l'esportazione», ha detto Zucconi. Nel corso del suo intervento, il vice direttore Ricci ha sottolineato il contributo che le industrie italiane del settore stanno fornendo allo sviluppo dell’agricoltura etiope. «L’Italia è il secondo fornitore di tecnologie agricole dell’Etiopia con una quota di mercato pari al 13,4%. Nel 2022 il valore delle nostre esportazioni ha superato la soglia degli 8 milioni di euro, generati – ha detto Ricci – soprattutto dalle voci relative alle macchine per la lavorazione del terreno (55%) e alle trattrici (11%)». Le previsioni degli analisti indicano che il 2023, per il quale non sono ancora disponibili dati a consuntivo, dovrebbe segnare una flessione del nostro export di settore, legata ad una contrazione generale delle importazioni. Tuttavia – sostiene l’Istituto di ricerca ExportPlanning – nel breve e medio termine la cooperazione tra Italia ed Etiopia potrebbe trarre beneficio dalla ripresa generalizzata degli scambi di settore tra il Paese africano e il resto del mondo, che nei prossimi quattro anni è prevista in crescita ad un tasso medio annuo del 7,4%.

Riflettori accesi sulla Tanzania. Il 18 e 19 marzo è stato il turno di Dar es Salaam, capitale della Tanzania, dove si è svolto un evento conoscitivo e promozionale dedicato proprio alla meccanizzazione made in Italy. Organizzata dall’Agenzia ICE e dall’associazione dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma, la manifestazione ha visto la partecipazione di noti brand del settore, che hanno illustrato agli agricoltori, agli importatori e ai tecnici tanzaniani le soluzioni tecnologiche più adatte a soddisfare i loro fabbisogni. Nel pomeriggio del 18 marzo, al termine della presentazione, si sono svolti incontri business to business tra le industrie presenti e gli operatori del Paese africano, che così hanno avuto la possibilità di stabilire un filo diretto con le case italiane. La giornata successiva, quella del 19 marzo, ha impegnato i partecipanti in diverse visite presso alcuni importatori e distributori di macchine agricole di rilievo, che hanno permesso ai costruttori di conoscere le caratteristiche della rete distributiva nel Paese. La due giorni di Dar es Salaam è stata dunque un’importante occasione per rafforzare la cooperazione tra l’Italia e il Paese africano anche nel comparto della meccanica agricola. «La Tanzania vede nel settore agricolo una risorsa importantissima che – ha detto l’ambasciatore italiano a Dar es Salaam Marco Lombardi aprendo i lavori del 18 marzo – rappresenta il 60% del suo PIL. La domanda di agri-tech è in costante crescita in questo Paese. Ritengo quindi che la missione di FederUnacoma si vada a collocare nel solco di quella logica di collaborazioni win-win che caratterizza l’azione dell’Italia nei confronti della Tanzania e del Continente Africano». La domanda di tecnologie per l’agricoltura della Tanzania viene soddisfatta prevalentemente attraverso lo strumento delle importazioni, che – è stato sottolineato dal vice direttore di FederUnacoma Fabio Ricci – nel 2022 sono incrementate del 72,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 147 milioni di euro. «Nel 2022 l’Italia è stato il dodicesimo fornitore di macchinari agricoli della Tanzania, con una quota di mercato che è ancora distante da quella dei principali competitor ma che sta comunque recuperando posizioni. Tra il 2018 e il 2022 – ha ricordato Fabio Ricci – il valore delle nostre esportazioni è più che triplicato in valore, evidenziando un significativo andamento incrementale che riteniamo possa proseguire anche nel prossimo futuro». Anche la Tanzania, come l’Etiopia, dovrebbe registrare nei prossimi anni un significativo incremento delle importazioni di macchinari agricoli, stimate in crescita ad un tasso medio annuo pari al 7,5%. Lo scenario a breve e medio termine sembra dunque essere favorevole ad un consolidamento delle relazioni commerciali con l’Italia. «I nostri costruttori esportano soprattutto macchinari per la lavorazione del terreno (41%); mezzi per la semina, il trapianto e la concimazione (28%); tecnologie per la movimentazione di materiali (8%) e trattrici (5%). Ma – ha aggiunto Ricci – l’obiettivo è quello di estendere e rafforzare gli scambi anche ad altri segmenti di mercato».

La tappa in Uganda. Il road show si è concluso il 21 e 22 marzo scorso a Kampala, in Uganda, con lo stesso format proposto a Dar es Salaam: un evento conoscitivo e promozionale, seguito da una visita presso importatori e distributori di macchine agricole. Ad aprire i lavori del 21, anche in questo caso, è stato il rappresentante dello Stato italiano in Uganda, l’ambasciatore, Mauro Massoni, che ha sottolineato l’importanza strategica del settore agricolo per la stabilità globale. «Mai come in questi anni, caratterizzati dalla crisi sanitaria mondiale, dalle tensioni nel Mar Rosso e dal moltiplicarsi dei conflitti internazionali, l’agricoltura è emersa come un settore altamente strategico, fondamentale non soltanto per la sicurezza alimentare, ma anche per la gestione delle risorse naturali e per la stabilità economica e politica di ogni Paese. La cooperazione in campo agricolo fra Uganda ed Italia – ha detto Massoni – è oggi una priorità, un tema centrale nell’agenda politica dei due Paesi, ribadita anche dal Presidente del Consiglio Meloni nel corso del Vertice Italia-Africa». In Uganda, come in Etiopia e in Tanzania, la domanda di tecnologie per l’agricoltura viene garantita prevalentemente dalle importazioni, che nel 2022 hanno raggiunto i 35 milioni di euro (+20% sul 2021). Parte importante di tali importazioni è stata assicurata proprio dal made in Italy, con particolare riferimento ai settori della zootecnia e della lavorazione del terreno. «Nel 2022 l’Italia è stato l’ottavo fornitore di macchinari agricoli dell’Uganda, con una quota di mercato del 4,2%, che è ancora distante da quella dei principali competitor ma che sta comunque recuperando posizioni. Tra il 2018 e il 2021 – ha ricordato Ricci - il valore delle nostre esportazioni è aumentato del 126%. La tendenza incrementale sembra confermarsi anche nel 2023 che, dopo la flessione del 2022, ha visto una ripresa del nostro export (+16,6% tra gennaio e novembre)». Anche per l’Uganda la società ExportPlanning prevede una crescita dell’export verso il Paese con un tasso medio annuo dell’8% sino al 2027.

EIMA 2024, un evento strategico per l’Africa centro-orientale. In questa prospettiva, la 46ª edizione di EIMA International rappresenta un’importante piattaforma per la cooperazione tra l’Italia e i tre Paesi africani. Nei 14 settori di specializzazione e nei 5 saloni tematici della kermesse (Componenti, Digital, Energy, Green, Idrotech), dove sono esposti più di 50 mila modelli di macchine, attrezzature e componenti per l’agricoltura e la cura del verde, i buyer di Etiopia, Tanzania e Uganda, potranno trovare le soluzioni più adatte per ogni tipologia di lavorazione, dalla semina ai trattamenti fitosanitari fino alla raccolta. Di sicuro interesse è il salone Idrotech dove sono esposte le più innovative tecnologie per l’irrigazione; sistemi in grado di ottimizzare e rendere più sostenibili i consumi delle risorse idriche. A Bologna sono attese anche delegazioni provenienti dai tre Paese dell’Africa centro-orientale, il cui incoming è organizzato dall’Agenzia ICE. Proprio sul tema dell’internazionalizzazione, nel corso del road show il direttore dell’ufficio di Addis Abeba (responsabile anche per Tanzania e Uganda), ha sottolineato la lunga e consolidata collaborazione con FederUnacoma. «L’Agenzia, che da sempre supporta la promozione internazionale della Fiera EIMA di Bologna, la quale dal 1969 ad oggi – ha aggiunto Zucconi – ha contribuito a favorire l’internazionalizzazione delle aziende italiane, ha promosso e divulgato le eccellenze del comparto italiano della meccanizzazione agricola e aiutato lo sviluppo del comparto agricolo in molti Paesi». D’altro canto, è stato anche grazie al sostegno dell’ICE che l’EIMA del 2022, ha registrato numeri da record. «La nostra Agenzia ha dato un contributo fondamentale a questo successo decretato da 327 mila visitatori, 57 mila dei quali esteri. In particolare, l’Agenzia ICE ha favorito e organizzato la partecipazione di 400 delegati provenienti da tutto il mondo. Il solo ufficio di Addis Abeba – ha ricordato il direttore Zucconi – ha selezionato e invitato ad EIMA International 27 operatori selezionati da Etiopia, Kenya, Tanzania, Uganda e Somalia. Anche per l’edizione del prossimo novembre l’Agenzia sarà impegnata direttamente, attraverso la propria rete di 70 uffici nel mondo, nella selezione di operatori economici da invitare in fiera». Ampiezza di gamma e la specializzazione non sono gli unici punti di forza di un evento come EIMA International, che da sempre si caratterizza per i contenuti di alta innovazione e per il focus sui temi salienti per l’agricoltura di tutto il mondo, con un ricco calendario di approfondimenti tematici che dal 6 al 10 novembre prossimo accompagnerà i 5 giorni della kermesse.

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