Agricoltura “bio”, Italia sul podio

Con una superficie di 2,3 milioni di ettari (pari al 18,7% della SAU), l’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per superficie coltivata a “bio”. Meglio di noi fanno la Spagna (2,7 milioni di ettari) e la Francia (2,9 milioni), regina incontrastata del podio. Il nostro Paese in vece si aggiudica il primato per numero di aziende agricole che operano nel comparto, ben 82 mila, vale a dire il 17,2% di quelle attive in Europa. A fare il punto sull’andamento del biologico è la ricerca dal “The World of Organic Agriculture 2024″, realizzata dall’Istituto di ricerca FiBL in collaborazione con IFOAM, l’organismo che rappresenta a livello globale le associazioni del settore. Il rapporto, che è realizzato nell'ambito del progetto Europeo intitolato Being Organic (curatto da Federbio in partnership con Naturland DE) e che si basa su dati riferiti al 2022, è stato presentato lo scorso 14 febbraio a Norimberga (Gerrmania) in occasione della rassegna Biofach, una delle più importanti manifestazioni di settore che si chiude proprio oggi (venerdì 16 febbraio, ndr).
In Europa – si legge sempre nel rapporto – le coltivazioni bio occupano 18,5 milioni di ettari, vale a dire il 19% delle superficie globale destinata all’”organic farming”, e vedono impegnate ben 480 mila aziende agricole (su un totale mondiale di 4,5 milioni). Il vecchio continente è ai vertici anche per ciò che riguarda i consumi. Nel 2022 il mercato europeo ha superato la soglia dei 53 miliardi di euro in valore, avvicinando quello statunitense che, con i suoi 56,6 miliardi di euro, è ancora oggi il primo al mondo davanti all’Europa e alla Cina (12 miliardi).
E l’Italia? Secondo l’indagine firmata Nomisma-Federbio, riferita allo scorso anno e presentata sempre nella cornice del Biofach, i consumi italiani sono cresciuti anche nel 2023), raggiungendo i 5,4 miliardi di euro. Si tratta di una tendenza consolidata che prosegue, ininterrotta, da ben 16 anni. Se il differenziale sul 2022 è comunque significativo (+8%), quello rispetto al 2008 lo è ancora di poiché descrive un incremento pari al 150%.

Foto di NordWood Themes su Unsplash