Mondo Macchina Nr 12 Anno 2014 - page 9

| MERCATO |
MARKET
|
Italianagricultural
machinery
marketstill in
decline
Registrations of tractors, combineharvesters,
transporters and trailers all showednegative
balance sheets for the first tenmonths, January
throughOctober.Tractors slipped1.7%andare
likely to close the full yearwithnomore than
18,700units to confirm the trendbeginning in
2004and running through2014 for declines
totalling43%.Themechanizationdeficit, said
FederUnacomaPresidentMassimoGoldoni,
weakens agricultureand the landmaintenanceand
conservation system
coming over the first ninemonths of the year which came to
11%, due toapositiveperformanceon lawnmowers and lawn
tractors. The president of the Italian Federation of Agricultural
MachineryManufacturers,MassimoGoldoni declared,“The rea-
sons for this plunge inmachinery demand canbe found in the
numbers in Italian farming itself inwhich, as known, the aver-
age cropland area has been reduced and the economic scale
of farminghas declined if it is true that 61%of farmers, slight-
ly fewer than onemillion of them, report standard production
at
8,000per year.This figuremeansgreat difficulties for sur-
vival without addition income coming fromoutside the farmor
pension transfers and for investments in the purchase of ma-
chinery.” Goldoni said: “It is nowmorenecessary thanever be-
fore to field specific emergency strategies for the primary sec-
tor aimedat sustainingmultifunctional farmingand thusbroad-
ening income opportunities, at access to financing with long
term strategies and securing production chain outlets to the
market led by bioenergy.”
storica delle immatricolazioni – presentata a Bologna nel corso della
conferenza stampa che ha anticipato l’apertura della 41ma edizione
di EIMA International (12-16 novembre) – evidenzia la netta riduzione
dei volumi di vendite. Nel 2004 il mercato nazionale assorbiva quasi
33mila trattrici, un numero che è andato diminuendo costantemente
– con decrementi particolarmente pesanti negli anni 2007 (-9,8%),
2010 (-13,9%) e 2012 (-17,4%) – così da far prevedere a fine 2014
un numero di immatricolazioni non superiore alle 18.700 unità (il li-
vello più basso da dopoguerra). In termini percentuali, il mercato in-
terno sconta nel periodo 2004-2014 una perdita complessiva di 43
punti percentuali, accentuando sempre più il divario rispetto a Paesi
come Francia e Germania. In un quadro così critico va registrata la ri-
presa del mercato dellemacchine per il giardinaggio e la cura del ver-
de, che vede nei primi novemesi dell’anno una crescita complessiva
dell’11%, legata in particolare al buon andamento delle vendite di ra-
saerba e trattorini. «Le ragioni del crollo della domanda di macchina-
rio agricolo – ha sostenuto il presidente dei costruttori Massimo Gol-
doni – sono nei numeri stessi dell’agricoltura italiana, che vede le su-
perfici medie aziendali molto ridotte, e le dimensioni economiche an-
corapiù ridotte, seè vero che il 61%delle impreseagricole (pari apo-
comenodi unmilione) haunaproduzione standard inferioreagli 8mi-
la euro annui, quindi un’estrema difficoltà a sopravvivere in assenza
di redditi integrativi extra-aziendali o trasferimenti pensionistici, e a
maggior ragione a investire per l’acquisto di macchinari». «Mai come
in questomomento – ha conclusoGoldoni – è necessario che si met-
tano in campo strategie d’emergenza specifiche per il settore prima-
rio, quelle che puntano a sostenere lamultifunzionalità delle aziende
quindi l’ampliamento delle opportunità di reddito soprattutto con le
funzioni di manutenzione del territorio e prevenzione del dissesto, e
quelle che puntano a finanziare, con strategie di lungo periodo, filiere
con sicuri sbocchi di mercato prime fra tutte quelle bioenergetiche».
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