di Filiera per le Bioenergie, chiamando a farne parte i prin-
cipali operatori del comparto, ricercatori, rappresentanti di
categoria, associazioni ambientaliste ed amministrazioni
pubblicheattivea livello centrale, regionalee locale. Come
primo approccio metodologico – questo un ulteriore ele-
mento emerso nel corso del convegno FederUnacoma/Ita-
bia – si è stabilito di creare tre distinti gruppi di lavoro per
altrettantearee tematiche ritenutedi importanzaprioritaria
per lo sviluppo del settore. Queste sono: 1) La tecnologia:
biomasse, biocarburanti e bioliquidi, biogas e biometano,
chimica verde (coordinato da Vito Pignatelli, presidente di
Itabiae coordinatoredelleattivitàdi ricerca subiomassee
bioenergie dell’Enea); 2) La scienza: ricerca, sviluppo e in-
dagini statistiche (coordinato da Luigi Pari, ricercatore del
CRA); 3) La governance: legislativo e semplificazione nor-
mativa (coordinatodaSofiaMannelli presidentedi Chimica
VerdeBionet).Dallacooperazionenata internamenteai grup-
pi di lavoro è stato possibile effettuare la raccolta di tutte
le informazioni utili a restituire un quadro completo dello
stato dell’arte e dei possibili scenari di sviluppo. Tali infor-
mazioni, riordinate e armonizzate in specifici report, hanno
costituito il ri-
ferimentobase
da cui attinge-
reper giungere
all’elaborazio-
nedel Pianodi
Settore per le
Bioenergie a
cui Itabia ha
fornito un vali-
do contributo.
Dopo due anni
di attivitàsi è fi-
nalmentegiunti
all’approvazio-
ne definitiva
del Pianoavve-
nuta il 5agosto
del 2014 nel
corso della se-
duta della Con-
ferenza Perma-
nente per i rap-
porti tra loSta-
to, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
A valledell’accordosancito, il SottosegretarioGiuseppeCa-
stiglione con delega per le agroenergie, ha dichiarato: “Il
Piano sarà uno strumento per le Regioni che devono avva-
lersi delle indicazioni per lo sviluppo delle agroenergie nei
territori di loro competenza”. Infatti il Piano, ampiamente
condiviso con leAmministrazioni regionali,è importantean-
che in relazioneallanecessitàdi inserire leazioni egli obiet-
tivi previsti nell’ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale
2014-2020.
Il Piano stabilisce quindi la centralità del settore primario,
edelMinistero che lo rappresenta,per guidare inmodo coe-
rente e armonico lo sviluppo della bioenergia facendo rife-
rimento esplicitamente alle linee definite dalla Strategia
Energetica Nazionale (SEN) e integrandole con azioni spe-
cifichenel campodelleagroenergie. Questodocumentoof-
fre inoltre unmodello d’indirizzo adottabile per piani di svi-
luppo organico anche in altri Paesi nell’ottica della coope-
razione tecnica, scientifica ed economica.
MatteoMonni
from various categories, environmental associations andna-
tional, regional and local public administrators. For an initial
approach tomethodology –another pointwhich came to the
foreat the FederUnacoma-Itabia conference – it was agreed
to establish three separatework groups for the three issues
givenpriority for thedevelopment of the sector.The threear-
eas are: 1) Technology: biomass, biofuels, bioliquids, biogas,
biomethane,greenchemistry (coordinatedby ItabiaPresident
Vito Pignatelli and the coordinator of research on biomass
andbioenergy for theNational Agency for NewTechnologies,
Energy and Sustainable Economic Development, Enea); 2)
Science: research, development and statistical surveys (co-
ordinator Luigi Pari,Council forResearch inAgricultural,CRA,
researcher); 3) Governance: legislative and regulatory sim-
plification (coordinator SofiaMannelli, president of Chimica
Verde Bionet).
Cooperationamong thework groupsmade it possible to col-
lect all the informationof use for creatinga complete frame-
work of the state of the art and the possible scenarios for
development. This information was reorganized and syn-
chronized in a specific report which has become the basis
for reference
used for draft-
ing a Plan for
the Biomass
Sector towhich
Itabia provided
a valid contri-
bution. Two
years after the
start of these
activities the
planwas finally
given definitive
approval onAu-
gust 5th 2014
during a meet-
ing of the Per-
manent Confer-
ence on rela-
tions between
the state, re-
gions and the
autonomous
regions and
provinces of Trentino-Alto Adige/Südtirol and Bolzano. Fol-
lowing the accord, the undersecretary with the agroenergy
mandate, Giuseppe Castiglione, declared, “The planwill be-
come an instruments for the regions whichmust make use
of the instructions for thedevelopment of agroenergy in the
territories they are responsible for.”
The plan, in fact, widely shared by the regional administra-
tions, is also important in connectionwith theneed to spec-
ify work and goals prescribed in the 2014-2020 Rural De-
velopment Programs.
Theplan thus establishes thepivotal positionof theprimary
sector and the ministry and its representatives for consis-
tent and harmonized leadership for the development of
bioenergywith explicit reference to the guidelines set upby
theNational Energy Strategy (NES) and integrating this strat-
egy with specificwork in the agroenergy field aswell as for
providing amodel to be used for addressing organic devel-
opment plans for other countries with aneye on technical,
scientific and economic cooperation.
MatteoMonni
24
MW
n. 12/2014
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EPORTAGE
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EIMA INTERNATIONAL 2014
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