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AEF, una task force per lagricoltura 4.0

Il complesso mondo della tecnologia ISOBUS e le attività promosse dai gruppi di lavoro costituiti all'interno dell'AEF raccontati da Norbert Schlingmann, segretario generale di questa associazione internazionale, che opera in stretto collegamento con CEMA e FederUnacoma

a cura della Redazione
novembre 2017 | Back

Tra le realtà più dinamiche nel campo delle ricerca e della diffusione dei sistemi elettronici ed informatici per la meccanica agricola si colloca senza dubbio l’AEF, l’associazione internazionale nata per sviluppare e promuovere le tecnologie ISOBUS e in genere le applicazioni informatiche ed elettroniche alle macchine e attrezzature agricole. In questi anni l’associazione ha intensificato le proprie attività ponendosi come il punto di riferimento per le associazioni dei costruttori e per le singole industrie, e ha svolto una fondamentale funzione di armonizzazione dei sistemi e di promozione della ricerca. Mondo Macchina ha intervistato Norbert Schlingmann, segretario generale della AEF.

AEF è nata per la promozione tecnica e commerciale della tecnologia ISOBUS, ampliando successivamente i suoi orizzonti alle nuove tecnologie. Qual è ad oggi lo stato di sviluppo e diffusione della tecnologia ISOBUS in Europa e nel mondo?

AEF è nata quasi dieci anni fa con sei gruppi di progetto. Oggi abbiamo più di duecento aziende associate e siamo un’organizzazione globale, con un ufficio e del personale di supporto in Germania. Per soddisfare le richieste di più tecnologia ISOBUS, abbiamo undici gruppi di progetto che coprono una vasta gamma di argomenti. Per esempio, il gruppo Automazione ISOBUS ha avviato lo sviluppo del progetto Tractor-Implement-Management e ne prevede il lancio nel 2018. Il gruppo Linee ad alta tensione sta lavorando su alimentatori AC e DC per i componenti, così come il gruppo Sistemi di videocamere lavora per definire delle linee guida per un connettore standardizzato della fotocamera e un futuro sistema digitale per utilizzare le macchine fotografiche sul materiale Ag. Gli altri tre gruppi che mancano per arrivare al totale di undici e che lavorano su temi oggi di grande importanza sono: FMIS, ISOBUS ad Alta Velocità, eComunicazione di campo Wireless.

Quali sono le attività in corso da parte di AEF per la promozione dell’ISOBUS e delle tecnologie correlate al fine di una sempre maggiore diffusione di questa tecnologia? Cosa prevede l’ISOBUS per il prossimo futuro?

Oggi AEF offre una vasta gamma di linee guida, strumenti e prodotti software all’avanguardia per aiutare i propri soci a sviluppare prodotti certificati ISOBUS. I prodotti offerti ai soci sono: il test di conformità AEF, il database ISOBUS AEF,  uno strumento di diagnostica specifico, l’AEF Plugfest e numerose linee guida per aiutare e migliorare l’implementazione dei prodotti ISOBUS. Per aumentare la trasparenza verso i clienti finali e gli sviluppatori, AEF ha definito le cosiddette funzionalità ISOBUS che ora costituiscono anche la base per la certificazione dei prodotti. Le funzionalità incapsulano le diverse attività di controllo sulla rete ISOBUS, come il Terminale, l’ECU del trattore, un comando ausiliario o un Task Controller. Dividendo lo standard in questi moduli di funzionalità predefiniti, è più facile spiegare al cliente finale cosa significa quando un dispositivo viene dichiarato ISOBUS compatibile con una particolare funzionalità.

Quali sono, secondo lei, le prospettive in un paese multiforme (sia per tipologia di colture sia per tessuto prouttivo che per la natura dei costruttori di macchine) come l’Italia?

La struttura delle aziende agricole è diversa in molti paesi europei. Ma in Italia FederUnacoma aiuta a promuovere ISOBUS, e a formare e informare le aziende. In occasione di EIMA dello scorso anno a Bologna, ho visto tantissime piccole imprese interessate che si rendono conto che ISOBUS è molto importante e che senza la certificazione AEF sarà molto difficile per loro lanciare prodotti corretti sul mercato. La formazione su questa specifica tecnologia è dunque essenziale per lo sviluppo dell’industria. L’anno scorso AEF ha deciso di sviluppare un nuovo programma Web-Based Training per tutte le aziende associate. Le funzionalità e il Database ISOBUS e AEF, i tre moduli AEF ISOBUS e il Checktool sono ancora disponibili e possono essere ordinati dai membri dell’associazione.

Come si pone oggi AEF nei confronti del mondo dell’Agricoltura 4.0?

Tutti ne parlano. L’Agricoltura 4.0 diventa sempre più importante e le interfacce di gestione dei dati e di scambio di dati tra i sistemi si trovano di fronte alle stesse sfide dell’interoperabilità di ISOBUS. Al momento AEF sta intensificando la collaborazione con altri gruppi industriali come AgGateway che collaborano insieme nei settori della FMIS e dello scambio di dati tra le attrezzature agricole mobili e il sistema FMIS o i fornitori di servizi software per progredire nelle comunicazioni nell’industria Ag. Sempre rispettando i progetti, la conformità e le normative dell’Unione Europea, è stata avviata una più stretta collaborazione con CEMA per affrontare le questioni congiuntamente a livello europeo. Ad esempio: affrontare congiuntamente le prossime sfide dell’IoT, la copertura di rete necessaria alle aziende agricole nelle aree rurali, norme RMI oppure aspetti della sicurezza di funzionamento.

Quali sono le tecnologie sulle quali AEF sta lavorando e che saranno implementate sulle macchine nel prossimo futuro? Quali gli ostacoli da affrontare?

Gli obiettivi principali per il 2018 sono la realizzazione proprio del Tractor-Implement-Management, incluse le infrastrutture necessarie per gestire la sicurezza attraverso lo sviluppo di un sistema PKI.

Inoltre, lo standard di scambio di dati tra le attrezzature agricole mobili e i sistemi di gestione aziendale è standardizzato in ISO11783. AEF sta lavorando a una nuova linea guida per realizzare un’interfaccia chiara usando ISOXML chiamata “Extended FMIS data interface” indicata come “EFDI” per semplificare il trasferimento dei dati utilizzando la comunicazione wireless.

Per rispondere alla crescente domanda di comunicazione dei dati sulle apparecchiature Ag, AEF svilupperà nuovi sistemi di comunicazione per aumentare la larghezza di banda, sistema di cui si sta occupando il gruppo Alta velocità-ISOBUS.

L’obiettivo del gruppo di Comunicazione di campo è quello di selezionare adeguati standard radio (come WLAN) per le comunicazioni macchina-macchina (M2M). Esaminare la crittografia delle comunicazioni e l’affidabilità funzionale.

Le comunicazioni M2M consentono alle macchine di comunicare direttamente fra di loro mentre lavorano. Affinché le macchine possano controllarsi l’una con l’altra o anche, semplicemente, scambiarsi informazioni sullo stato delle macchine, è necessario un sistema di comunicazione radio sicuro e standardizzato.

Secondo lei come possono le PMI entrare in questo mondo in termini di incentivi di investimento e di know how? Potrebbero i bandi europei H2020 essere di aiuto per tali aziende, oppure occorre una maggiore targetizzazione dei bandi verso le piccole realtà?

Le PMI hanno bisogno del sostegno dell’associazione AEF e della associazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma proprio per i programmi di applicazione dei sistemi ISOBUS.

Senza questo supporto sarà molto difficile rispettare le normative europee e ottenere sovvenzioni. Come già detto in precedenza, sarà utile anche la collaborazione con CEMA.

Quale è dunque il ruolo delle associazioni nazionali dei costruttori in AEF? Quale quello di FederUnacoma?

FederUnacoma è entrata a far parte del Comitato direttivo di AEF l’anno scorso a seguito dell’impegno all’interno in alcuni dei nostri gruppi di progetto. FederUnacoma offre una buona panoramica delle esigenze del mercato italiano in materia di ISOBUS.

Molte piccole e medie imprese stanno cercando di aggiungere il software ISOBUS ai loro prodotti. FederUnacoma le aiuta a capire il procedimento necessario per ottenere la certificazione e mette in campo le proprie conoscenze ed esperienze per acquisire a tutti gli effetti il sistema ISOBUS.

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