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I trattori di montagna BCS: compatti, agili, sicuri

a cura della Redazione
marzo - aprile 2021 | Back

La gamma di specializzati BCS, ampia e diversificata, annovera anche versioni specificamente progettate per le lavorazioni nei vigneti e nei frutteti di montagna e versioni specifiche per lo sfalcio del foraggio in ambito collinare o montano.

Nel primo caso caso si tratta dei modelli Dualsteer® caratterizzati dal doppio sistema di sterzo che unisce lo snodo centrale del telaio del trattore allo sterzo delle ruote anteriori, per angoli complessivi che possono arrivare fino a 70° per affrontare con disinvoltura, ma sempre in sicurezza, situazioni operative caratterizzate da sesti d'impianto ridotti, spazi di manovra esigui e pendenze spesso assai pronunciate. Il sistema Dualsteer® inoltre aumenta sensibilmente la stabilità del trattore quando si lavora su forti pendenze in senso orizzontale, riducendo la derapata del mezzo.

A garantire la stabilità sui declivi e sui terreni sconnessi – spiega il costruttore con una nota tecnica – contribuisce anche il telaio OS-Frame nel quale il motore e la frizione sono collegati da un solo albero di trasmissione che, attraverso un unico giunto cardanico centrale, trasmette il movimento al cambio e alla “pdf” posteriore indipendente. Questa particolare soluzione costruttiva ha permesso al costruttore non soltanto di migliorare il rendimento meccanico della macchina, ma di valorizzarne compattezza e angolo di sterzata, a tutto vantaggio dell’agilità di manovra negli spazi stretti. Inoltre, lo snodo centrale consente all'avantreno di oscillare fino a 15° rispetto al retrotreno, stabilizzandone ulteriormente l'assetto e assicurando la massima trazione delle quattro ruote, sempre aderenti al terreno.

I cambi marcia sono affidati alla frizione “Long life” a dischi multipli in bagno d'olio con comando idraulico proporzionale a gestione elettronica, che, inserita all’interno della trasmissione, riduce lo sbalzo del motore e di conseguenza la lunghezza del mezzo. Una scelta tecnologica, questa, che comporta una maggiore durata del componente, l’assenza di manutenzione e conferisce alla trattrice caratteristiche di grande manovrabilità. La frizione è comandata idraulicamente da una elettrovalvola proporzionale collegata a una centralina che legge il posizionamento del pedale e ne garantisce la migliore progressività garantendo all'operatore sempre un controllo preciso del trattore, anche nelle situazioni più disagiate.

Grande attenzione è stata posta dai tecnici BCS nella progettazione del posto guida. Gli ampi cristalli, le grandi portiere vetrate e l'oblò sulla parte posteriore del tettuccio assicurano una visibilità ottimale sull’attrezzo e sulla carreggiata, con postazione di guida tradizionale o retroversa. L’esterno della cabina si presenta con profilo slanciato e filante che non offre possibili appigli alla vegetazione; un accorgimento importante, questo, per le lavorazioni all’interno dei filari stretti e in ambienti ricchi di vegetazione. Per meccanizzare le operazioni di sfalcio del foraggio in ambito collinare o montano BCS propone invece una gamma di trattori isodiametrici denominati ‘MT’. Macchine a carreggiata larga e con reversibilità del posto guida, caratterizzate da baricentro basso e una ripartizione ottimale dei pesi sugli assali (50% anteriore e 50% posteriore) con attrezzo applicato al sollevatore posteriore.

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