Le prove in campo di un robot da vigneto
Il settore viticolo richiede sempre nuova tecnologie per migliorare la gestione agronomica e aziendale. Lo scorso giugno, tra i filari dell’azienda sperimentale del Crea per la viticoltura e l’enologia “Calle di Busco” a Spresiano (Tv), nel contesto delle giornate di Nova Agricoltura in Vigneto, sono state mostrate le più evolute attrezzature per la gestione di chioma e sottofila, prototipi di robot a guida autonoma, sensoristica e molto altro. La gestione robotizzata del vigneto, che garantisce ottimizzazione delle risorse, riduzione dei costi di produzione, uso razionale dei prodotti fitosanitari, è stata oggetto di una dimostrazione dinamica con un robot autonomo elaborato sulla base di un “Robo” della Energreen. Il Gruppo Operativo veneto Rovitis 4.0, partenariato di aziende agricole, enti di ricerca quali l’Università di Padova e il Crea, e la stessa Energreen, è stato avviato lo scorso anno per dimostrare la fattibilità, l’efficacia e la sostenibilità economico-ambientale di questa gestione altamente tecnologica. Il sistema è basato sul dialogo tra il mezzo robotico, la relativa sensoristica e un software DSS. La principale caratteristica dell’innovazione è la possibilità di eseguire l’’irrorazione del vigneto secondo un percorso prestabilito, dopo l’analisi delle esigenze aziendali. Il robot dovrà anche assistere l’agricoltore con dati provenienti dal campo, così da valutare se l’intervento d’irrorazione sia necessario. Il progetto tende a rappresentare un riferimento a livello regionale, nazionale e internazionale per colmare lo spazio creatosi tra le ultime tecnologie e il settore vitivinicolo. Il progetto prevede tra l’altro lo sviluppo di due robot prototipali e la verifica – tramite tre test in vigneto di sicurezza e performance – della guida automatica e della sicurezza e interazione fra il robot e il sistema di supporto alle decisioni.
