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Il sistema India al centro dei nuovi equilibri geopolitici

Estesa su una superficie di 3,3 milioni di chilometri quadrati e con una popolazione di oltre 1,45 miliardi di abitanti, l’India si avvia a diventare la quarta potenza economica del pianeta. La crescita favorita da solide relazioni commerciali sia con i Paesi occidentali che con quelli asiatici

di Patrizio Patriarca
dicembre 2025 | Back

L'india è tradizionalmente un partner dell’Occidente anche in funzione di contenimento del gigante cinese (alleato tradizionale del Pakistan) ed ha avuto dalla sua indipendenza una stretta relazione con la Russia, soprattutto nel settore difesa. La gestione delle relazioni con USA, Cina e Russia – basata su un equilibrio fra i reciproci interessi – è sostanzialmente finalizzata per l’India a consolidare il suo percorso di crescita economica e tecnologica con l’aspirazione di diventare la quarta potenza globale. Le proiezioni di aprile 2025 del Fondo Monetario Internazionale indicano nell’anno fiscale indiano 25-26 il raggiungimento di un valore del PNL di USD pari a 4.187 trilioni, che le consentirebbe di sorpassare il Giappone nel ranking mondiale collocandosi al 4° posto dopo USA, Cina e Germania. Con quest’ultima che potrebbe essere raggiunta dall’India entro il 2028.

L’accordo India-Cina sui confini dell’ottobre 2024 ha sbloccato la situazione determinando un reset delle relazioni con Pechino, sancito dal recente Shanghai Cooperation Organization (SCO) Summit. Nel medio periodo le relazioni fra India e Cina si prevedono in miglioramento non solo come conseguenza della nuova visione sancita dal Summit SCO – “two countries are development partners and not rivals”– ma anche perché l’India, per consolidare la sua industria manifatturiera deve inevitabilmente aumentare il suo ruolo all’interno della supply chain cinese, e quindi globale. Già ora la Cina è il 1° fornitore dell’India, con una quota significativa costituita dall’import di beni intermedi.  

Con gli USA, pur nella conflittualità derivante dal tema dazi, la relazione si stima che non possa essere messa in discussione proprio perché l’ancoraggio all’Occidente è una chiave per bilanciare il ruolo, soprattutto in Asia, della Cina. Da ricordare poi che gli USA sono il principale partner commerciale dell’India e il suo primo mercato di esportazione. Con la Russia, infine, viene mantenuto un rapporto consolidato negli anni – specie nel settore difesa e di recente in quello dell’energia – che, secondo molti analisti, è destinato gradualmente a ridursi.

In questo scenario si colloca l’attivismo indiano nello sviluppare politiche di forte diversificazione e multilateralismo commerciale. Qui si inserisce il tema degli accordi di libero scambio che, per quanto riguarda le imprese italiane è quello India-UE: un tema da monitorare attentamente proprio per le possibili positive ricadute in termini di accesso al mercato indiano.

è evidente l’accelerazione che New Delhi sta dando – anche per effetto delle politiche USA – per concludere o rinnovare i Free Trade Agreement (FTA) con partner ritenuti strategici. Diversi sono gli FTA che l’India sta negoziando: il più ambizioso e  wide-ranging è proprio quello in discussione con l’Unione Europea. Il FTA UE-India è in uno stadio negoziale avanzato e ci si attende la conclusione entro fine anno.

Intanto il Primo Ministro Modi e l’inglese Starmer hanno firmato, lo scorso 24 luglio,  l’India-UK FTA mentre prosegue il negoziato per un bilateral trade agreement (BTA) con gli USA. Nei mesi scorsi l’India ha avviato altre negoziazioni per accordi con diversi Paesi: Nuova Zelanda, Cile e Paesi del Golfo. Sempre nel 2025 dovrebbe entrare in vigore il FTA con i Paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), mentre è in corso l’upgrade dell’accordo con i Paesi ASEAN (Associazione fra i Paesi del Sud-Est asiatico). In particolare gli accordi con Gran Bretagna, Unione Europea ed USA consentirebbero all’India di stabilire relazioni preferenziali con le maggiori economie industriali, quelle del G7, tra le quali solo il Giappone aveva un accordo simile con l’India.

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