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Pöttinger, quattro ranghinatori per le grandi superfici

di Giacomo Di Paola
luglio - agosto - settembre 2020 | Back

Pöttinger ha presentato di recente quattro nuovi modelli di ranghinatori, due a un girante e due a due giranti. Le macchine a un girante, TOP 422 A e TOP 462 A, semiportate, sono disponibili nelle larghezze di lavoro di 4,2 e 4,6 metri. Per quanto riguarda invece le applicazioni a due giranti, TOP 632 A ha una larghezza di lavoro da 3,4 fino a 6,3 metri per l’andana singola laterale, e di 6,3 metri per l’andana doppia. Il modello TOP 692 A, sempre a due giranti, si segnala per le sue prestazioni da “primo della classe” grazie a una larghezza di lavoro da 3,7 fino a 6,9 metri per l’andana singola laterale, e di ben 7,4 metri per l’andana doppia. I ranghinatori a un girante – si legge in una nota tecnica del costruttore – sono stati pensati per essere abbinati a trattrici di potenza medio-bassa, perché, trattandosi di modelli trainati, non richiedono forza di sollevamento. Altro punto di forza è il sistema di aggancio e sgancio dalla trattrice. Sistema, questo, che sfrutta un timone a parallelogramma per agganciare l’applicazione alla barra di traino mediante la piastra di attacco. Nel progettare i nuovi ranghinatori, i progettisti di casa Pöttinger hanno prestato particolare attenzione anche al comfort dell’operatore. Per questo l’azienda tedesca ha previsto la gestione del sollevamento idraulico della macchina, finalizzato al trasporto su strada, direttamente dal posto guida (i cilindri idraulici montati sul telaio e sul timone garantiscono una luce libera dal suolo pari a 50 cm), mentre i pneumatici Ballon 18,5 x 8,5-8 assicurano una marcia fluida su strada come in campo. Tratti distintivi dei modelli semiportati TOP 632 A e TOP 692 A con 2 giranti e assali a tandem sono la mobilità, la resistenza del telaio e la capacità di adattarsi alla morfologia del terreno, resa possibile dalle ruote tastatrici doppie e dalle ruote tastatrici MULTITAST posizionate davanti ai giranti. Il telaio, poi, è stato studiato per permettere ad entrambi i giranti di adattarsi – l’uno indipendentemente dall’altro – al profilo del terreno, anche grazie al sistema di aggancio cardanico del girante posteriore e agli ampi interspazi tra i giunti del telaio stesso, che consentono un adattamento tridimensionale dei giranti alle irregolarità del suolo. Lo snodo posto dietro alla scatola di moto angolare presiede all’adattamento verticale, mentre lo snodo del telaio e il giunto cardanico situato tra il telaio e il girante gestiscono l’adattamento trasversale del girante posteriore. La particolare architettura costruttiva adottata dal costruttore austriaco si dimostra vantaggiosa perché protegge i denti e non lascia indietro foraggio non lavorato. Altro plus dei due top di gamma di casa Pöttinger è la stabilità sui pendii. Sotto questo profilo le soluzioni tecniche previste dall’azienda di Grieskirchen riguardano i carrelli dei giranti (di ampie dimensioni), gli pneumatici con profilo AS sugli assali posteriori e il posizionamento del telaio del secondo girante, che è stato collocato 650 mm davanti al punto centrale del primo (così il ranghinatore mantiene la carreggiata, offrendo sufficiente sovrapposizione in curva). Ad aumentare la stabilità dei TOP 632 A e TOP 692 A contribuisce anche la grande piastra di supporto del timone, efficace non soltanto in pendenza ma anche in curva.

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