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"EIMA for Africa": rilanciare la cooperazione in agricoltura

Si svolge nell'ambito dell'esposizione internazionale della meccanica agricola una giornata dedicata al continente africano. Un convegno promosso dalla Focsiv sulle imprese agricole famigliari, ed un evento del Cefa su un progetto per il Mozambico i momenti chiave della giornata, che vede la presenza di politici, istituzioni e organizzazioni che sviluppano progetti di cooperazione e promuovono nuovi criteri per la diffusione della meccanizzazione

a cura della Redazione
ottobre - novembre 2016 | Back

Il continente africano rappresenta per la meccanica agricola una sfida e insieme una grande opportunità. La diffusione delle tecnologie per l’agricoltura è ancora molto limitata, se si pensa che solo il 3% del totale delle trattrici presenti nel mondo è dislocato in Africa. Tuttavia, molti Paesi del continente stanno incrementando le proprie economie agricole, e vedono nella meccanizzazione un fattore fondamentale. Mai come in questo momento appare importante rilanciare la cooperazione e sviluppare sinergie tra istituzioni, organizzazioni operative, industrie dell’agroalimentare e della meccanica agricola. La 42ma edizione di EIMA International, la grande rassegna della meccanica agricola che si tiene a Bologna dal 9 al 13 novembre, dedica a questo tema l’iniziativa “EIMA for Africa”, che si sviluppa nella giornata di venerdì 11 novembre nell’area Quadriportico al centro del quartiere fieristico. La giornata è suddivisa in due momenti, il convegno Focsiv – FederUnacoma sul tema “Meccanizzazione ed agricoltura famigliare: il futuro dell’Africa”, e l’incontro CEFA – Granarolo – FederUnacoma sul tema “AfricHandProject: cibo, lavoro e sviluppo per il Mozambico”. Il primo convegno, che si svolge la mattina (ore 10.30, Sala Quadriportico) ed è coordinato dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Anna Maria Capparelli, offre uno scenario globale delle opportunità e delle criticità legate allo sviluppo dei progetti di cooperazione agricola, e vede la partecipazione del vice ministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero, della docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Torino, Angela Calvo, del rappresentante FAO Josef Kienzle, del direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo, Pietro Sebastiani, del presidente della Focsiv Gianfranco Cattai e del presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni. I progetti di cooperazione per lo sviluppo dell’agricoltura in Africa hanno nella meccanizzazione una delle leve fondamentali.

L’introduzione di macchine e attrezzature agricole, tuttavia, può avere effetti positivi solo se queste rispondono alle effettive esigenze dei territori africani e delle comunità locali. Il convegno è dunque l’occasione per un rilancio delle attività di cooperazione, e per un confronto tra operatori, mondo politico e istituzionale ed industria della meccanica agricola sulle migliori formule per lo sviluppo del settore primario. Significative esperienze maturate dalle organizzazioni aderenti alla Focsiv nell’ambito dei progetti di sviluppo agricolo nelle varie regioni del continente, sono raccolte in un dossier, appositamente realizzato dalla Focsiv per il convegno, che costituisce un prezioso supporto per lo sviluppo del dibattito e per la messa a punto di nuove strategie. Se il convegno Focsiv offre una visione d’insieme delle problematiche legate ai progetti di cooperazione in Africa, l’incontro promosso dal CEFA, in collaborazione con Granarolo e FederUnacoma – che si svolge nel pomeriggio dello stesso giorno con inizio alle ore 15 – porta in evidenza un’esperienza specifica, quella relativa ad un progetto per lo sviluppo della filiera del latte in Mozambico.

L’evento si apre con la proiezione in anteprima di un documentario appositamente realizzato dal regista Enrico Carlesi – uno degli autori più noti nella cinematografia documentaria – che racconta la realtà per molti aspetti drammatica delle comunità mozambicane, raccogliendo interviste tra gli agricoltori del Paese e tra i cooperanti che lavorano sul posto. “AfricHandProject” per il Mozambico è un progetto che vuole dare cibo e lavoro ai contadini più poveri nella zona di Beira, seconda città del Mozambico. L’obiettivo è creare una filiera del latte – dalle coltivazioni per il foraggio agli allevamenti, fino alla raccolta, pastorizzazione e commercializzazione di latte, yogurt e formaggi – per aiutare le famiglie contadine locali, le più toccate dal recente conflitto civile e le più fragili dal punto di vista socio-economico, a uscire dalla povertà. Per far fede all’impegno di nutrire il pianeta, che la comunità internazionale ha sottoscritto ad Expo 2015, è nata quindi l’iniziativa “AfricHandProject” per il Mozambico – ideata da CEFA Onlus e alla quale collaborano Consorzio Associazioni Mozambico, Granarolo, Regione Emilia Romagna, Coopermondo, AIA, Alleanza delle Cooperative e FederUnacoma – per dare vita, nell’arco di cinque anni, a una realtà agroindustriale moderna ed economicamente sostenibile. Nel corso dell’evento che si svolge ad EIMA, coordinato dal responsabile comunicazione del CEFA Giovanni Beccari, sono previste le testimonianze dell’Europarlamentare, vice presidente Commissione EU ACP, Cecile Kyenge, del presidente Focsiv, Gianfranco Cattai, del presidente CEFA, Patrizia Farolini, del presidente di Granarolo, Giampiero Calzolari e del presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni. 

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