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iCUT3, un portautensili per condizioni estreme

di Giacomo Di Paola
giugno 2020 | Back

 

Un veicolo a controllo remoto per lavorare nelle condizioni più critiche. È la macchina porta-attrezzi iCUT3 alimentata da un propulsore Isuzu 3 cilindri da 40 cavalli e firmata dall’azienda emiliana Ferri (la sede è a Tamara, nel Ferrarese). Con una struttura leggera e maneggevole e con un baricentro basso, iCUT3 trova il suo campo d’impiego ideale nel comparto la manutenzione del verde, sulle scarpate e sugli argini più impervi, quelli cioè difficilmente accessibili ai veicoli condotti da un operatore. Infatti, il vero plus del porta-attrezzi Ferri è rappresentato dal mix di baricentro basso, sottocarro allargabile (da 132 a 167 centimetri) e cingoli sagomati che ottimizzano la trazione e l’aderenza anche sui terreni più sconnessi, con pendenza fino a 55°. Sull'impianto idraulico la ditta emiliana ha installato 4 pompe a circuiti indipendenti. Due di queste sono del tipo a pistoni con portata variabile a circuito chiuso (trasmissione idrostatica con i motori di avanzamento dei cingoli), una è a pistoni a circuito chiuso (trasmissione all’albero del rotore con il motore a pistoni installato sulla trinciatrice), la quarta pompa invece è a ingranaggi a circuito aperto (alimenta il distributore che gestisce il sollevatore e l’ampliamento della carreggiata). Il collegamento delle attrezzature al corpo macchina avviene attraverso un sistema flottante misto meccanico e idraulico, che permette all’applicazione di adattarsi al profilo del terreno, assicurando così una elevata qualità di lavoro. Oltre alla testata trinciante con larghezza di lavoro da 130 cm (può arrivare fino a 170 cm), iCUT3 può essere equipaggiata con altre attrezzature dedicate, tra cui trinciatrici idrauliche forestali, lame da neve, fresa da neve, spazzatrice, fresa ceppi e benna alto ribaltamento. Tutte le operazioni della porta-utensili Ferri sono gestite attraverso un radiocomando a due joystick dai comandi ergonomici e intuitivi; l’utilizzatore può personalizzare i comandi velocità e i tempi di reazione della macchina adeguandone così l’operatività alle diverse condizioni ambientali. Sulla consolle sono visualizzate, tra le altre, la temperatura del liquido di raffreddamento e dell’olio, la funzionalità della batteria radio-comando, la pressione dell’olio motore, la riserva di carburante, la modalità di avanzamento (lenta/ veloce). Infine, per quanto riguarda i cingoli, l’operatore può scegliere tra cingoli standard di gomma per i trasferimenti e per le aree con pendenze contenute; cingoli standard plus di gomma con profilo elevato per le pendenze medie e medio-elevate; cingoli con staffe di acciaio GRIP per la massima aderenza sui terreni sassosi o sui quelli con asperità dannose per il battistrada di gomma; cingoli con staffe e arpioni di acciaio GRIP PLUS per l’utilizzo in condizioni estreme, sia di pendenza del terreno che di struttura del terreno.

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