
Tecnologie innovative per il nuovo decespugliatore ibrido Ferri
Lo scorso novembre, in occasione di EIMA 2024, Ferri ha presentato un nuovo decespugliatore idraulico ibrido, che integra l’energia oleodinamica fornita dal trattore per la movimentazione dei bracci e l’energia elettrica - circa 700 Volts - per la testata trinciante. Il modello TSP Hybrid, questo il nome dell’attrezzatura, è nato dalla collaborazione tra Ferri e 4E-Consulting, azienda ferrarese appartenente alla galassia di ZAPI Group, e rappresenta un importante passo in avanti in termini di efficienza e prestazioni. Il lavoro di system integration si è concentrato su un attento dimensionamento dei componenti chiave della macchina, come l’inverter e il motore del Gruppo ZAPI, con l’obiettivo di raggiungere prestazioni equiparabili a quelle dei modelli tradizionali. Uno degli aspetti più significativi di questa trasformazione è stata la realizzazione della Power Distribution Unit, che prevede un generatore HVIL (High Voltage Interlook Loop, circuito di sicurezza a bassa tenzione) fusibili e uno spazio per l’alloggio di un eventuale DCDC (convertitore di tensione). Lo sviluppo della Power Distribution Unit ha richiesto uno studio approfondito del circuito di raffreddamento e del circuito elettrico di potenza e segnale, che si estendono per oltre 10 metri lungo il braccio del decespugliatore. Altro punto di forza dell’attrezzatura è la programmazione di un software di controllo avanzato, che offre la possibilità, in futuro, di essere aggiornato per supportare gli standard ISOBUS, e che permette di controllare in modo automatico della velocità di lavoro, grazie all’integrazione tra trattore e attrezzatura. Da segnalare poi, tra gli altri plus del modello TSP Hybrid, una elevata efficienza operativa che – sostiene l’azienda romagnola – incrementa del 40% il rendimento energetico rispetto ai decespugliatori tradizionali, migliorando al contempo redditività e precisione della testata. Sul fronte della sicurezza, l’assenza di un albero cardanico riduce in misura significativa il pericolo di infortuni giacché elimina la possibilità che l’utilizzatore resti impigliato durante il settaggio dell’attrezzo. Il nuovo decespugliatore Ferri è si fa apprezzare anche per il terminale telescopico con pattini anti-usura registrabili, che è in grado di raggiungere i 6,2 metri, per il dispositivo Reverse Safety che protegge la macchina in caso di urti quando il trattore lavora in retromarcia.