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Maschio Gaspardo, nuovi modelli per lavorazioni di qualità

La casa veneta si presenta al SIMA di Parigi con un'ampia gamma di novità. In evidenza, tra i portabandiera di Maschio Gaspardo, anche le applicazioni per la lavorazione del terreno, tra cui i coltivatori a dischi e le seminatrici. Tutti progettati per offrire prestazioni di alto livello e rendimenti elevati

di Giovanni M. Losavio
gennaio - febbraio 2017 | Back

Negli spazi espositivi della Maschio Gaspardo, al Sima di Parigi, riflettori puntati su tutti i pezzi forti della collezione dell’azienda veneta, a partire dal modello Gigante Pressure. Si tratta di una seminatrice pneumatica da cereali, su sodo o dopo minima lavorazione, che si presenta nella capitale francese con un elemento di semina aggiornato per offrire una maggiore durata ed efficienza. Ogni elemento è dotato di due molle indipendenti, una per il disco e l’altra per il ruotino copriseme, che permettono alla macchina di adattarsi con precisone alle asperità del terreno, assicurando così una profondità di semina uniforme ed una corretta emergenza della pianta. Inoltre, il telaio trainato (di 4 o 6 metri) consente all’applicazione di scaricare a terra una intensa pressione (fino a 250 chili per elemento), limitando notevolmente la richiesta di potenza alla trattrice. Per ottenere la massima emergenza del seme, Gigante Pressure è dotata di una doppia distribuzione seme/concime, molto efficace grazie al sistema di distributore a rulli intercambiabili; la tramoggia da 3.400 litri (60% semi, 40% concime) – pressurizzata per una migliore distribuzione del prodotto – è stata progettata per garantire una elevata autonomia di lavoro.

Veloce è un coltivatore a dischi compatto e leggero, equipaggiato con una nuova dischiera concepita per l’interramento dei residui (capacità di lavoro tra 8 e 12 centimetri) e la preparazione del letto di semina. I dischi sono di acciaio al boro (510 mm) e si caratterizzano per un’angolazione tale da consentire un taglio netto del terreno e un ottimale rimescolamento già dalle basse velocità. I supporti, invece, sono stati progettati per una migliore luce libera tra gli elementi e il telaio, il che conferisce una maggiore elasticità ai supporti stessi e agevola il flusso di terreno anche nella parte interna del disco. Ogni disco è installato su molle indipendenti “Silent Block” per la massima presa sul terreno e la massima uniformità di lavoro. Il telaio, invece, ridisegnato per una maggiore resistenza alle sollecitazioni, si caratterizza per l’ampia distanza tra i 2 ranghi (800 mm). Sui lati esterni del rango posteriore e anteriore sono posizionate due piastre di fissaggio regolabili, incaricate di controllare il flusso dei residui e, quindi, di evitare possibili fuoriuscite di terreno. Veloce può essere configurato sia con un assetto portato che con uno trainato (nelle versioni superiori ai 3 metri il telaio è a chiusura  idraulica). Nel modello trainato le ruote sono collocate tra la dischiera e il rullo posteriore, per migliorare il baricentro della macchina e agevolare la movimentazione, in campo e su strada. La versione trainata è equipaggiata con un attacco a due punti in fusione che permette un facile aggancio.

Nel segmento delle seminatrici, in evidenza anche il modello Corona XForce, una macchina combinata, versatile e ad alto rendimento, studiata per ridurre i costi di lavorazione. Corona XForce si presenta infatti con una dischiera  high tech e con un rullo gommato da 1050 mm, i quali, uniti alla nuova barra di semina rinforzata XFORCE (con dispositivo Silent Block), consentono all’applicazione di adattarsi ad ogni condizione di lavoro. La tramoggia da 3.500 litri è stata pensata per intervenire sulle superfici più estese con grande autonomia senza pause per rifornimenti, mentre il sistema di distribuzione Gaspardo conferisce precisione e affidabilità anche in condizioni difficili. L’aggressiva dischiera frontale, inoltre, garantisce un buon affinamento del terreno e l’interramento dell’eventuale residuo. Insomma, il modello combinato Corona XForce è un’applicazione ideale per le medie e grandi aziende agricole che si trovano ad operare su superfici di terreno con estensione medio-ampia e che puntano tanto sulle prestazioni quanto sulla qualità delle lavorazioni.

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