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PNRR e innovazione: il "cantiere" dei nuovi fondi

Con due diversi decreti firmati ad agosto dal MASAF, il primo sulle risorse del PNNR il secondo sul fondo Innovazione, viene incentivato l’ammodernamento del parco macchine delle PMI operanti nel comparto agricolo e forestale. FederUnacoma: due provvedimenti importanti con un iter ancora in corso

a cura della Redazione
ottobre 2023 | Back

Nel mese di agosto, nel giro di poche ore, sono stati firmati due importanti decreti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) per supportare il processo di ammodernamento del settore primario italiano verso un’agricoltura 4.0.

L’intento è quello di favorire la sostenibilità dei cicli produttivi e l’incremento delle produzioni attraverso l’impiego di tecnologie innovative, al passo con i tempi. Si tratta di due distinti provvedimenti, che tuttavia si somigliano molto, sia per quanto riguarda le finalità, sia per la sfera delle spese ammissibili dove il comparto della meccanizzazione gioca un ruolo di grande rilievo. In ordine cronologico, il decreto dell’8 agosto 2023 stanzia 400 milioni di Euro da erogare attraverso bandi in capo alle amministrazioni regionali, che attingeranno dal PNRR per la sottomisura “ammodernamento delle macchine agricole” (Missione 2, componente 1, Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare). Come si evince dalla suddivisione dei fondi tra le 20 regioni e Province Autonome italiane, il budget maggiore viene destinato alla Puglia (oltre 47,6 milioni) e quello minore alla Valle d’Aosta (poco più di 1,6 milioni) in relazione alle estensioni di SAU e target innovativi. Il sostegno pubblico in conto capitale rivolto alle imprese varia tra i 35 e i 70 mila euro per un’aliquota del 65% del costo d’investimento ammesso, che arriva all’80% per i giovani agricoltori. 

L’altro Decreto (9 agosto 2023), che coinvolge anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze, stabilisce l’erogazione, nell’arco di tre anni (2023-2025), di 225 milioni di euro a fondo perduto facendo riferimento ad una specifica misura contenuta nella Legge di Bilancio 2023. In questo caso, piccole e medie imprese potranno accedere al contributo investendo in progetti di innovazione che vanno da un minimo di 70 mila a un massimo di 500 mila euro con una percentuale massima di contributo che varia in relazione all’importo e alle tipologie di imprese. Il budget annuo stanziato per questo tipo di incentivo ammonta a 75 milioni di euro per un triennio e prevede uno specifico accantonamento di risorse a favore delle Regioni colpite dalle recenti alluvioni. In questo caso le PMI interessate dovranno presentare le domande d’accesso ai contributi
all’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) che fornirà presto attraverso il proprio portale online la modulistica necessaria.

In entrambi i casi, i citati decreti (che al momento della stesura del presente articolo non risultano ancora pubblicati in Gazzetta Ufficiale) presentano alcuni passaggi di non facile interpretazione per gli operatori di settore. Di certo le PMI agricole – che a norma dell’art. 1 del decreto legislativo 228 del 18 maggio 2001 includono anche quelle operanti nel comparto forestale – potranno accedere al contributo acquistando macchinari nuovi (macchine, attrezzature e strumenti) con specifiche caratteristiche. In particolare si fa esplicito riferimento a forme evolute di sistemi digitali associati alle macchine come l’ISOBUS, l’interconnessione per trasmettere dati in uscita, il monitoraggio da remoto, la guida automatica o semi automatica, ecc. Inoltre, si contempla l’acquisto di trattrici e macchine agricole o zootecniche a emissioni zero. I due provvedimenti sono di grande importanza per sostenere il processo di innovazione dell’agricoltura e di aggiornamento del parco agromeccanico – commenta la Federazione dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma – ma rappresentano per alcuni aspetti un’attività “in progress”.

Al di là del passaggio formale costituito dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, i provvedimenti debbono essere precisati nelle modalità applicative. Il PNRR in particolare si prospetta ancora in itinere, considerando il passaggio alle Regioni e i tempi di assegnazione definitivi dei fondi richiesti e di quelli eventualmente da riassegnare. La Federazione dei costruttori è in costante contatto con il Ministero – precisa FederUnacoma – per contribuire a rendere più rapido ed efficiente l’accesso alle nuove risorse.

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