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EIMA International ed EDP, il "mix fieristico"

La rassegna organizzata da FederUnacoma sposa una formula che abbina lo strumento della realtà virtuale alla tradizionale esposizione fisica

a cura della Redazione
ottobre - novembre 2020 | Back

L’emergenza sanitaria ha accelerato la diffusione dei sistemi “da remoto" e anche nel settore fieristico ci si aspetta una diffusione delle piattaforme di realtà virtuale. Il modello più efficace vede l’affiancamento della fiera virtuale a quella fisica tradizionale, e in questo senso è orientato il progetto dell’EIMA, la grande rassegna mondiale della meccanica agricola che terrà la propria edizione virtuale dall’11 al 15 novembre prossimo e quella fisica tradizionale. Delle nuove prospettive del settore fieristico si è parlato nel corso dell’Assemblea annuale di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori, svoltasi il 25 settembre a Bologna, con la partecipazione di autorità pubbliche ed esperti del settore.

Sabina Addamiano, docente di marketing all'Università di Roma Tre, ha analizzato i cambiamenti indotti dall’emergenza Covid-19 nelle dinamiche di mercato. «La presenza dell'Information Technology nelle logiche fieristiche è un processo destinato a crescere nel breve periodo – ha sostenuto Addamiano – ma questo non sostituirà l’esperienza della fiera fisica, che non soltanto risulta necessaria nel caso di beni strumentali come sono i macchinari agricoli, ma che nella psicologia dell’operatore e del visitatore rappresenta la dimensione relazionale e l’elemento emotivo, tuttora fondamentali nel marketing».

Francesco De Nobili, consulente e formatore nel campo del digital marketing integrato, ha affrontato il tema della promozione e della preparazione degli eventi fieristici attraverso lo strumento dei webinar. «Dai video one to one a quelli one to many, fino alle tecniche di video editing – ha evidenziato De Nobili – il linguaggio del marketing sta subendo evoluzioni rapide e per questo un ruolo fondamentale assume la formazione permanente degli addetti al marketing e della forza vendita aziendale».

In questo scenario, che conferma l'importanza delle rassegne tradizionali, diviene decisivo il fattore organizzativo, e in particolare il sostegno congiunto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e dell’ICE Agenzia, impegnati a predisporre forme di sostegno alle imprese e a realizzare quei “corridoi verdi” che consentono agli operatori esteri di partecipare agli eventi fieristici in condizioni di sicurezza e con procedure accelerate di verifica sanitaria. Il direttore generale della Direzione per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lorenzo Angeloni, ha ricordato la forte vocazione all'export dell’agro-meccanica italiana, che ha dimostrato di saper competere con successo sui principali mercati mondiali. «Oggi per le imprese italiane possono aprirsi altre opportunità non solo in Europa e negli Stati Uniti ma – ha detto Angeloni – anche in Asia e in Africa, dove ci sono prospettive di crescita estremamente interessanti. L'azione della nostra rete a fianco delle aziende può aiutarle a cogliere queste opportunità». Tra gli strumenti di sostegno messi a punto dal Ministero, Angeloni ha ricordato il Patto per l'Export, che si sviluppa su sei direttrici relative a formazione e informazione; comunicazione del brand Italia nel mondo; promozione integrata attraverso la rete diplomatica all'estero; e-commerce; sistema fieristico (con i corridoi verdi); finanza agevolata, anche attraverso il fondo 394. Gestito da Simest e finalizzato all'internazionalizzazione delle aziende italiane, il fondo prevede misure a favore delle fiere di rilevanza internazionale.

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