
Le iniziative ITABIA nel segno delle buone pratiche
La sostenibilità e l’economia circolare possono fornire una risposta alle sfide poste dall’emergenza climatica e dalla necessita di ridurre l’impatto della attività antropiche sull’ambiente. Questi i temi al centro delle iniziative ITABIA per la rassegna barese
L'economia agricole globale si trova oggi ad affrontare molteplici sfide, legate alla crisi climatica, all’impatto delle attività antropiche sull’ambiente, alla preservazione delle risorse naturali, all’ottimizzazione dei fattori produttivi. Una possibile risposta a queste sfide arriva dall’economia circolare, che affonda le sue radici nella sostenibilità e che si basa su tre principi cardine, ridurre, riutilizzare, rigenerare. L’obiettivo non è solo economico, ma anche ecologico e sociale. Nell’ambito agricolo, ciò si traduce in un approccio che promuove la diversificazione delle colture, il recupero degli scarti organici, il compostaggio, l’uso razionale delle risorse idriche e il ritorno a pratiche agroecologiche. L’economia circolare riconosce il valore delle filiere corte, del consumo locale e della resilienza territoriale in un contesto nel quale l’agricoltore è non solo un produttore, ma anche un custode del paesaggio e un attore della transizione ecologica. In un’epoca segnata da crisi climatiche, scarsità di risorse e instabilità geopolitica, scegliere quale modello di agricoltura sostenere non è più solo una questione teorica, ma una responsabilità concreta. Una responsabilità rispetto alla quale l’innovazione tecnologica svolge un ruolo di straordinaria importanza per incrementare le rese e per migliorare la salubrità dei prodotti, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente e il consumo delle risorse. Proprio in questo solco si colloca la rassegna di Agrilevante che, con l’alto profilo delle tecnologie esposte, dei convegni e dei seminari tecnici, da sempre promuove l’innovazione delle pratiche agricole nell’ottica di una piena sostenibilità.
Proprio in un’ottica di sostenibilità si collocano le iniziative che ITABIA, Italian Biomass Association, ha in programma alla kermesse barese. All’interno del quartiere fieristico, ITABIA curerà l’“Area Bioenergy” (situata in prossimità dell’ingresso Italo-Orientale), uno spazio dimostrativo nel quale, durante l’intero arco della manifestazione, verranno messe in funzione alcune tra le più innovative macchine e attrezzature dedicate alla lavorazione delle biomasse legnose di origine agricola e forestale. Le tecnologie esposte saranno attivate nel corso della giornata da operatori specializzati delle stesse ditte espositrici affinché i visitatori possano apprezzare dal vivo le caratteristiche tecniche e le funzionalità dei mezzi meccanici. Altro elemento di notevole interesse sarà la visita tecnica organizzata presso un impianto di produzione di biometano da substrati di origine agricola. Tale impianto, realizzato nel 2022 della Società Bel Agri si trova in provincia di Foggia, ed è stato messo a punto per la produzione di circa 500 Smc/h (standard metri cubi all’ora) di biometano definito “avanzato” perché ottenuto da una dieta composta in prevalenza da scarti della molitura delle olive, reflui avicoli e colture di secondo raccolto. La struttura costituisce nel contesto pugliese un modello estremamente virtuoso giacché – oltre alla valorizzazione energetica degli scarti (biomasse rinnovabili) – tutto il fabbisogno energetico e termico dell’intero processo produttivo del biometano viene autoprodotto utilizzando una parte del biogas ottenuto dalla digestione anaerobica. Si tratta quindi di un esempio concreto di economia circolare con ricadute positive sull’ambiente visto che evita il consumo di oltre 3.800 tonnellate di petrolio e la conseguente emissione in atmosfera di 11.500 Ton di CO2 di origine fossile.
Firmati da Itabia sono anche diversi momenti di approfondimento sui temi legati alle buone pratiche in ambito pugliese e nazionale nella vasta sfera della bioeconomia. Da segnalare, tra questi, un workshop dedicato alla valorizzazione dei sottoprodotti del settore primario come risorse dalle molteplici applicazioni, ampiamente disponibili in Puglia. Un focus particolare riguarderà la produzione del biochar, un materiale utilizzato sia come ammendante in agricoltura, sia come potenziale componente green nel ciclo produttivo dell’industria siderurgica. A tal fine verranno presentati gli obiettivi e i risultati di quattro progetti finanziati con risorse pubbliche: RuralBioUp, DeliSoil, BioCoDe e Icarus centrati sul carbonfarming e sull’Emission Trading System (ETS). L’iniziativa organizzata da ITABIA in collaborazione con ENEA, CINSA (Consorzio Interuniversitario per le Scienze Ambientali - Università di Parma) e STAR*Facility Centre (DAFNE - Università di Foggia) intende coinvolgere enti di ricerca, imprese e anche studenti del territorio pugliese per trasferire conoscenze e stabilire valide sinergie a favore dello sviluppo green della regione. Altro evento di rilievo è la presentazione di 7 brevi video girati tutti nell’ambito di progetti EU con i fondi della linea Horizon 2020 per divulgare buone pratiche nel comparto della bioeconomia circolare. I video presentano una serie di interviste rilasciate a ITABIA da imprenditori, agricoltori e ricercatori impegnati per promuovere lo sviluppo sostenibile in ambito rurale e per contrastare i cambiamenti climatici.