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6.26 Full Electric MY 2023, un restyling tecnologico

di Giovanni M. Losavio
maggio - giugno 2023 | Back

E' quasi una new entry, ma oggi, a meno di tre anni dal debutto commerciale, si presenta agli operatori con un importante restyling tecnologico. Si tratta di uno dei modelli più innovativi – e apprezzati – di casa Faresin, il sollevatore telescopico 6.26 full electric. Lanciato come prototipo nel 2018, il 6.26 ha fatto da apripista ai mezzi no carb nel segmento dei telescopici. Le dimensioni compatte, l’altezza di sollevamento (fino a 6 metri) e la capacità di lavorare con carichi fino a 2,6 tonnellate, hanno permesso a questa macchina di affermarsi in un segmento di mercato dove la competizione si fa sempre più serrata. Proprio per questo il Centro Ricerca e Sviluppo della ditta di Breganze (Vicenza) non si è seduto sugli allori e si è invece adoperato per migliorare il più possibile le prestazioni e l’architettura costruttiva del 6.26. La nuova versione, denominata 6.26 Full Electric MY 2023 e fresca di lancio, si presenta infatti con diverse implementazioni tecnologiche che incrementano efficienza e prestazioni rispetto al modello precedente. Nuovo è il battery pack da 80 V, il quale, come spiega il costruttore veneto con una nota tecnica, offre una migliore densità energetica ed è quindi in grado di affrontare con grande disinvoltura anche i lavori più intensivi. Tre le capacità proposte dalla Faresin: 24 kW/h (315 Ah) con autonomia fino a 6 ore, 32 kW/h (420 Ah) con autonomia fino a 8 ore, 43 kW/h (560 Ah) con autonomia fino a 11 ore. Altra novità della versione MY2023 è quella relativa alla possibilità di configurare il 6.26 con diverse modalità di ricarica. L’operatore può infatti equipaggiare il sollevatore con un efficiente caricabatterie on board monofase (di serie) e con un caricatore esterno trifase che ha tempi di ricarica di poco superiori alle tre ore. Sia il dispositivo onboard che quello esterno trifase sono disponibili anche in versione Fast, con tempi molto ridotti: 2 ore per l’onboard, che può utilizzare indifferentemente l’interfaccia monofase o trifase, poco più di un’ora per l’esterno (solo trifase). Ad ottimizzare i consumi del modello 6.26 MY2023 contribuisce anche un avanzato sistema di recupero dell’energia della frenata. I motori elettrici del sollevatore funzionano come un vero generatore – si legge sempre nella nota della Faresin – trasformando l'energia cinetica in energia elettrica che viene immagazzinarla all’interno della batteria. Oltre a evitare dispersioni sotto forma di calore, la tecnologia sviluppata dall’azienda vicentina permette di contenere l’usura dell’impianto frenante del sollevatore. Sul nuovo sollevatore Faresin è presente (di serie) anche un sistema che monitora la temperatura delle batterie, evitando il surriscaldamento e possibili cali di potenza, dovuti – ad esempio – a condizioni di gelo. Questa tecnologia assicura dunque il rispetto dei parametri ottimali battery pack che permettono di prolungarne nel tempo il ciclo di vita. Il restyling del 6.26 ha interessato anche il sistema di propulsione. L’originario motore da 15 Kw è stato infatti sostituito da un più robusto propulsore da 20 Kw, dotato, tra l’altro, dell’innovativo sistema di controllo della temperatura. Un terzo motore – da 18 Kw – è invece dedicato alla gestione del braccio idraulico; prestazioni e la fluidità dei movimenti non fanno rimpiangere il tradizionale modello endotermico.

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