76 Industrial Graphics Evolution, l'espansione all'estero parte dall'India
Mondo Macchina incontra Fausto Mazzali di 76 Industrial Graphics Evolution, che presenta ai lettori della rivista le attività dell’azienda emiliana in India. La sede della Decal In è a Pune, una delle città più dinamiche e vitali del sistema economico indiano
Alla vigilia di EIMA Agrimach, Mondo Macchina ha incontrato Fausto Mazzali CEO della 76 Industrial Graphics Evolution di Montecchio (Reggio Emilia), una delle aziende della meccanica agricola italiana che hanno puntato sull’espansione nel mercato indiano. La filiale della ditta emiliana, la Decal In, si trova nella città di Pune, Stato del Maharashtra, dove hanno sede anche altre imprese agromeccaniche del nostro Paese. Con Mazzali abbiamo fatto un bilancio circa le attività della 76 Industrial Graphics Evolution nel subcontinente indiano.
Nonostante le previsioni per il 2020 parlino di un certo rallentamento del mercato, il comparto della meccanica agricola indiana continua ad essere un importante polo di attrazione per le aziende italiane che intendano investire in India?
Negli ultimi anni le vendite delle trattrici in India hanno viaggiato su una media di circa 600 mila unità l’anno (raggiungendo nel 2018 le 800 mila unità). Numeri impensabili per l’Europa, numeri che danno la misura delle opportunità offerte dal settore. La nostra decisione di investire nel subcontinente indiano nasce dalla volontà di far crescere il brand 76 Industrial Graphics Evolution anche sui mercati globali, partendo proprio da uno di quelli più dinamici. In questo ci ha aiutato anche la storica partnership con il Gruppo CNH, uno dei nostri clienti principali, che ci ha chiesto di affiancarlo in India.
Filiale indiana e quartier generale italiano, due realtà integrate che, tuttavia, non si sovrappongono?
A Pune abbiamo replicato il modello di business che tanto ci ha fatto crescere in Italia, ma la sede di Montecchio e la filiale indiana Decal In, benché integrate tra loro nel marchio 76 Industrial Graphics Evolution, sono due entità distinte. Il sito produttivo in India segue esclusivamente il mercato indiano. Possiamo quindi parlare di espansione ma non di delocalizzazione.
Quali sono le aree di specializzazione della sede indiana?
La stabilimento di Pune conta su una ventina di collaboratori per un fatturato annuo di circa 700 mila euro. I nostri comparti di riferimento sono i settori della meccanica agricola, del movimento terra, dei generatori e delle motociclette. Lavoriamo soprattutto con la stampa serigrafica, la stampa digitale, il wrapping. Stiamo per effettuare un importante investimento per l’acquisto, anche in India, della tecnologia stylo che prevede l’uso di loghi tridimensionali di aspetto metallico. La stylo è una tecnologia sulla quale intendiamo puntare forte. In Italia, invece, lavoriamo con la stampa serigrafica, con la stampa digitale, con loghi tridimensionali (kromex e stylo) e il wrapping.
Pune è uno dei centri produttivi più importanti dell’India, con una vocazione particolare per il settore automotive e con una fitta presenza di multinazionali. Quanto pesa la vitalità economica del distretto nella vostra attività d’impresa?
Le competenze, il know how diffuso nella catena di subfornitura sono un ottimo riferimento per la crescita complessiva della nostra realtà imprenditoriale. Inserirci in uno scenario caratterizzato da una così forte vocazione manifatturiera rappresenta per noi un importante valore aggiunto perché ci fornisce l’ambiente ideale nel quale costruire il successo delle nostre attività quotidiane.
