Banco prova d'avanguardia per Simol
La progettazione e la produzione di ruote e piedi di appoggio sono il core business di Simol, azienda reggiana con una presenza commerciale in oltre cinquanta Paesi.
In collaborazione con l’Università di Bologna, Simol ha ideato e realizzato un banco prova che permette di testare direttamente in stabilimento le performance dei supporti telescopici ad azionamento meccanico o idraulico impiegati con funzione di supporto e di sollevamento in attrezzature e macchine agricole, sottoponendoli alle prove specifiche di funzionalità, di sicurezza e affidabilità previsti dalla International Organization for Standardization.
Grazie ai report analitici di questa strumentazione è stato possibile per Simol sviluppare i nuovi supporti della gamma Q, gli unici sul mercato progettati e testati per essere pienamente conformi ai requisiti della norma ISO 12140.
Mentre la norma si pone l'obiettivo di istituire procedure e prassi condivise a garanzia dalla qualità del prodotto finale, Simol la concretizza nello sviluppo tecnologico di un’intera gamma di supporti telescopici. I piedi di appoggio Simol-Q sono soprattutto dedicati ai costruttori di macchine e attrezzature trainate, i quali hanno oggi un motivo in più per scegliere un prodotto resistente, affidabile e funzionale in totale sicurezza, testato e certificato da Simol. Non meno importante, tutti i piedi della gamma Simol Q sono realizzati con un sistema di saldatura certificato ISO 3834/2, caratterizzato da numerosi controlli che ne garantiscono l’affidabilità e la tracciabilità. Questa è un’ulteriore garanzia sulla qualità dei prodotti della gamma Simol Q. In questo scenario Simol presenta ad Agritechnica il nuovo modello Novel Jack 2.0. Si tratta di un innovativo piede d’appoggio ad azionamento idraulico, proposto in due versioni, una delle quali Isobus compatibile. L’attrezzo è in grado di comunicare con il virtual terminal situato nella cabina del trattore. Il piede d’appoggio interattivo è stato progettato da Simol per essere applicato alle attrezzature trainate che dispongono di poco spazio sotto il timone e che richiedono dunque componenti richiudibili che garantiscano il minimo ingombro sia in fase operativa che di fermo. Inoltre, la chiusura a scomparsa da remoto offre una significativa riduzione del lavoro fisico e aumentando produttività ed efficienza in condizioni di sicurezza.
