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Fiera RIVE, la partnership FederUnacoma

Presentato a Roma l'accordo tra l'ente fieristico di Pordenone e la federazione dei costruttori di macchine agricole, per tre edizioni biennali a partire dal gennaio 2021. L'accordo rafforza la rassegna dedicata alla filiera vitivinicola, facendo di Pordenone un polo d'eccellenza per il settore a livello nazionale e internazionale

a cura della Redazione
maggio - giugno 2019 | Back

Nasce a Pordenone il nuovo polo della viticoltura. Le premesse c’erano già ma ora, con il nuovo accordo formale tra Pordenone Fiere e FederUnacoma, quella che era una prospettiva diventa una realtà: quella di rendere Pordenone piattaforma di eccellenza a livello nazionale ed internazionale per uno dei settori trainanti dell’economia attuale.

Il polo vitivinicolo di Pordenone è il frutto di un contesto favorevole, a partire dalla tradizione vivaistica che vede il Friuli primo produttore in Italia di barbatelle (il 90% della produzione nazionale proviene proprio da questo distretto) cioè delle giovanissime piante di vite, già innestate e pronte per essere piantate. Pordenone, inoltre, fa parte di quell’area, il Nordest, che da sola produce oltre un quarto del vino italiano. Nel 2018 con i suoi 2.048.000 di ettolitri, il Friuli Venezia Giulia ha coperto circa il 4% circa del totale nazionale (con una produzione di qualità e ad alto valore aggiunto), mentre il Veneto ha coperto addirittura il 26,6% con 12.100.000 di ettolitri prodotti. Un’area strutturata e in continuo sviluppo, quella di Pordenone, che ben rappresenta l’intera filiera “dal campo alla cantina” che coinvolge una vasta categoria di operatori professionali, dai vivaisti, ai viticoltori, dalle cantine sociali ai consorzi di produzione, fino agli enologi, vinificatori e distributori. È in questo contesto che, dal 2017, si sviluppa – con crescente successo e apprezzamento – RIVE, la Rassegna internazionale di viticoltura ed enologia pensata come punto di incontro e di confronto tra gli operatori del settore vitivinicolo e per presentare alle aziende del settore tutte le innovazioni in campo tecnico e tecnologico per la viticoltura, il trattamento dell’uva, la vinificazione, la commercializzazione del vino. Organizzata in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Assoenologi, Consorzio Doc Fvg ed Ersa – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale, per la terza edizione – che si terrà nel gennaio 2021 – Pordenone Fiere ha deciso di stringere un’importante partnership con FederUnacoma, la Federazione Nazionale Costruttori Macchine Agricole. Un’alleanza dalla valenza tecnologica – così come è stato illustrato nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenutasi a Roma presso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia il 13 giugno scorso – condivisa da Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere, da Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma e da Massimo Goldoni, amministratore Delegato di FederUnacoma surl con un ambizioso obiettivo, quello di rendere Pordenone, attraverso RIVE, punto di riferimento internazionale per il settore vitivinicolo. A rendere particolarmente promettente questa partnership sono sia l’esperienza in campo fieristico di Pordenone, cui fa capo un sistema fieristico che porta in città ogni anno oltre 300.000 visitatori e oltre 2.700 espositori, con oltre 30 manifestazioni all’anno e sette eventi internazionali, sia le alte competenze di FederUnacoma nel settore della meccanizzazione agricola, elemento cruciale per l’evoluzione del settore vitivinicolo. FederUnacoma surl, del resto, “parla la stessa lingua” di Pordenone Fiere, essendo l’organizzatore ufficiale di EIMA International, l’esposizione biennale internazionale di macchine agricole per l’agricoltura che si svolge a Bologna con cadenza biennale, e di altre manifestazioni promozionali e fieristiche.

Spiega Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere: «RIVE è un progetto di Pordenone Fiere, nato nel 2017, come unico appuntamento italiano dedicato all’intera filiera della viticoltura ed enologia. Fin dall’inizio la nostra volontà era quella di realizzare un appuntamento non solo di natura commerciale, ma che accendesse i riflettori sulla viticoltura 4.0 e l’enologia del futuro, con un focus sulle potenzialità della ricerca genetica applicata, argomenti al centro di importanti incontri tecnici. Dopo due edizioni RIVE è già diventata una manifestazione di riferimento per gli operatori della filiera: questa importante collaborazione con FederUnacoma, voluta e cercata da ambo le parti, permetterà a RIVE di entrare nel circuito europeo delle fiere di settore, aumentando la sua attrattività internazionale a supporto del Made in Italy».

«La rassegna RIVE è un evento dedicato alla viticoltura di qualità – sostiene il Presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti – espressione di un territorio nel quale il vivaismo, l’agricoltura, l’industria vinicola, il turismo e la cultura gastronomica si integrano in modo efficace creando economie ad alto valore aggiunto. Nella filiera vitivinicola un ruolo fondamentale spetta anche alla meccanizzazione, all’ampia gamma di mezzi, attrezzature e tecnologie 4.0 che consentono una gestione ottimale dei fattori produttivi e un impiego sostenibile delle risorse naturali. La viticoltura di qualità richiede una meccanizzazione di qualità, e per questo la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole ritiene utile e strategica la collaborazione con la Rassegna di Pordenone».

«Il settore fieristico si presenta come uno dei più dinamici dal punto di vista economico e del marketing – sostiene Massimo Goldoni, amministratore delegato di FederUnacoma surl – ma anche come uno dei più difficili e selettivi. A livello nazionale come a livello europeo, le fiere hanno successo se si rivolgono ad un preciso segmento di pubblico offrendo una gamma di prodotti specializzati. Nel caso di RIVE il carattere specialistico è evidente e questo costituisce la leva per attirare un pubblico di operatori professionali e di operatori esteri. Sono questi che determinano il peso di una rassegna e che le danno reali prospettive di sviluppo».

«L’apporto dall’alto valore tecnologico, scientifico ed economico che RIVE eccellentemente espone – ha commentato Stefano Zannier, assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia – è esempio di quanto la viticoltura sia un settore in continua evoluzione, e di come l’innovazione ricopra un ruolo determinante. Non a caso questa fiera viene presentata nella culla della viticoltura internazionale dove il valore aggiunto del bene finale deriva sia da un’attenta ricerca e sperimentazione sul prodotto vivaistico, sia da un’adeguata innovazione sulla quale i nostri produttori investono».

 

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