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Tecnica

Lame sgombraneve, tipologie e modelli

Con l’arrivo della stagione invernale e delle prime precipitazioni si pone il problema della pulizia dalla neve di strade, vialetti e marciapiedi. Per questo tipo di intervento si possono utilizzare diverse tipologie di attrezzature abbinate alla trattrice. Le lame sgombraneve sono le più conosciute

di Davide Facchinetti
dicembre 2022 | Back

L'arrivo della stagione invernale che è iniziata finalmente con abbondanti nevicate sull’arco alpino fa ben sperare in un ripristino in alta quota di quelle riserve accumulate in forma di neve, che si riveleranno poi essere tanto preziose per l’agricoltura nel periodo primaverile/estivo, consentendo con il loro scioglimento di alimentare i corsi idrici e quindi di irrigare i campi.  Le nevicate, al di fuori delle piste da sci e dei crinali montani, causano notevoli inconvenienti talvolta anche danni più o meno gravi a cose e/o persone. La conseguenza, comunque, più evidente è relativa ai disagi connessi con la mobilità stradale e autostradale, ma anche ferroviaria ed aerea. Per ridurre i rischi dovuti alle precipitazioni nevose è prassi, ovviamente nelle zone più soggette, prepararsi a dovere adottando specifici piani di gestione che si basano su di una meticolosa programmazione, effettuata sia nelle aree urbanizzate che lungo le linee stradali e ferroviarie, nonché, ovviamente, negli aeroporti. A valle della programmazione occorre però disporre di un adeguato parco macchine che comprenda mezzi sgombraneve, spazzaneve, spargisale e irroratrici. Eccezion fatta per l’operatività in ambiti ristretti come gli aeroporti, quando si tratta di operare su larga scala può risultare molto utile che i mezzi impiegati siano georeferenziati. Infatti, utilizzando un ormai comune sistema per la gestione delle flotte è possibile che dalla centrale di controllo si possa conoscere in tempo reale l’esatto posizionamento di ogni mezzo e quantificare il lavoro da esso effettivamente svolto; non a caso nei capitolati d’appalto tale dispositivo viene richiesto ormai con frequenza sempre più elevata. È ben noto a chi possiede un mezzo tanto versatile come un trattore agricolo (che di norma nei mesi invernali viene poco o per nulla utilizzato) come sia possibile trasformare il problema delle nevicate in una opportunità, semplicemente dotandolo di attrezzature ed accessori che lo rendano idoneo ad affrontare i lavori di pulizia delle superfici innevate e ghiacciate. Si tratta infatti di una opportunità di reddito molto interessante che, tra l’altro, si va a collocare in uno spazio temporale nel quale, anche per via dell’andamento meteorologico connesso con le nevicate, la maggior parte dei lavori agricoli risultano impossibili da effettuare. In generale la pulizia dalla neve viene effettuata ricorrendo a due tipologie di attrezzature: le lame sgombraneve, che spostano lo strato nevoso ai lati della carreggiata, e le cosiddette turbine sgombraneve, che intercettano lo strato da rimuovere tramite un rotore dotato solitamente di una coclea a fresa, che convoglia il materiale verso un sistema di espulsione a lancio laterale. Le lame sgombraneve sono indubbiamente le attrezzature più diffuse e le più conosciute anche dai non addetti ai lavori. In commercio se ne trovano svariati modelli con i prezzi più diversi. Si parte da quelle molto semplici e di piccole dimensioni adatte, ad esempio, ad essere attaccate a piccoli trattorini rasaerba o ai quad (utili per lo sgombero della neve dai marciapiedi), che possono essere acquistate a prezzi molto contenuti, circa 250 euro, fino ad arrivare alle lame di grandi dimensioni che possono anche superare i 10.000 euro. In ogni caso si tratta di attrezzature che, se utilizzate con i dovuti riguardi e se sottoposte ad una manutenzione costante, si mantengono in buone condizioni nel tempo. Nella scelta della lama spazzaneve è necessario considerare due fattori: il tipo di lavoro da svolgere e le caratteristiche del mezzo con cui la lama verrà utilizzata. In quest’ultimo caso andrà, quindi, valutata attentamente la massa e la potenza del trattore a cui collegare la lama, al fine di non rischiare di sceglierla troppo pesante così pesante da complicarne l’utilizzo e la movimentazione. Le dimensioni di norma da circa 1 fino a poco più di 3 metri di larghezza di lavoro, con altezze che variano tra i 50 e 100 cm: i modelli più piccoli di solito sono abbinati ai trattori specializzati da vigneto e frutteto o ai piccoli trattori multiutility per la pulizia di marciapiedi e vialetti. Un ruolo determinante per la scelta o ha anche la tipologia di superficie da pulire, poiché ogni tipologia di lama spazzaneve si adatta ad una precisa esigenza. In generale esse sono applicate anteriormente ad un veicolo e sono realizzate in acciaio, o più raramente in polietilene, e possono essere diritte o con design a “V”.

L’abbinamento al trattore avviene di norma sulla parte anteriore (a meno che si tratti di trattori dotati di guida retroversa) e può essere realizzato convenientemente sfruttando l’attacco a 3 punti (se presente), oppure utilizzando apposite piastre connesse al supporto portazavorre, solitamente corredate di cilindri idraulici che ne permettono la movimentazione verticale e trasversale (per regolare l’angolo di apertura rispetto alla direzione di avanzamento).

Non a caso a corredo della lama sgombraneve è consueta la presenza di accessori atti ad ottimizzarne le prestazioni in tal senso: ad esempio per agevolare il superamento degli ostacoli a terra (es. tombini sporgenti, dossi ecc.) è prassi l’impiego di molle (talvolta regolabili), o in alternativa di cilindri idraulici, corredati a volte di ammortizzatori ad azoto. Per la regolazione dell’altezza di lavoro vengono impiegate slitte regolabili, realizzate di norma con speciali acciai antiusura e poste ai lati della lama in modo tale da permettere anche di scaricare parzialmente sul terreno il peso della lama stessa. Non meno importante è la possibilità di regolare l’inclinazione verticale della lama. Tale operazione può essere effettuata meccanicamente (sui modelli più semplici) o idraulicamente. In quest’ultimo caso vi è la possibilità di effettuare la regolazione in continuo dal posto di guida. Tra gli accessori che possono essere installati sulle lame sgombraneve figurano anche dei deflettori laterali, realizzati in materiale plastico e utili per la rimozione della neve in prossimità degli spartitraffico tipo “New-Jersey”, nonchè le immancabili centraline elettroniche dedicate espressamente alle lame sgombraneve che, consentendo di gestire automaticamente i vari attuatori, permettono all’operatore di lavorare più celermente e di concentrarsi maggiormente sulla guida. Sempre tra gli accessori a corredo delle lame sgombraneve è utile ricordare le luci di lavoro (e di ingombro), che sempre più spesso adottano la moderna tecnologia a LED. I costruttori nazionali di lame sgombraneve sono piuttosto numerosi e, nonostante la relativa semplicità del prodotto da loro realizzato, esportano buona parte di ciò che producono, contribuendo in maniera significativa alla bilancia commerciale italiano La gran parte di essi ha sede nel nord Italia e i vari modelli prodotti sono certamente in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari e specifiche sia in termini di accoppiamento con trattori o altri veicoli caratterizzati da masse molto variabili, sia in termini di completezza di funzioni e accessori.


Attenzione ai veicoli eccezionali

Per le attrezzature di grandi dimensioni, come nel caso di una trattrice che dotata di lama superi la larghezza totale di 2,55 m, occorre tenere ben presente che, per circolare su strada pubblica i veicoli dovranno essere provvisti di una specifica autorizzazione. Tale autorizzazione viene rilasciata solo a condizione che nei documenti di circolazione sia indicato da parte degli Uffici competenti (C.P.A. o Motorizzazione Civile) “il permesso ad agganciare, in uso temporaneo, la lama sgombraneve”. Ciò è dovuto al fatto che l’eventuale supporto e la lama sgombraneve non sono accessori compresi fra quelli di tipo portato o semiportato destinati a lavori agricoli, in questo caso la trattrice agricola ricade, pertanto, nella disciplina prevista dall’ art. 38 del D.P.R. n. 495/92 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del N.C.d.S.) in esecuzione dell’art. 21 del D.Leg.vo 285/92 (N.C.d.S.), propria delle macchine operatrici che svolgono attività di tipo industriale.  In questo caso è dunque necessario aggiornare la carta di circolazione a seguito di una specifica verifica con prova effettuata da parte del C.P.A. o della Motorizzazione Civile. Quando si utilizza la trattrice per le operazioni di sgombero della neve non è consentito usufruire delle agevolazioni per il carburante.


I coltelli inferiori

Al fine di operare celermente, preservando anche il manto stradale, assume particolare importanza la possibilità di regolare con grande precisione l’altezza di lavoro e di consentire l’agevole superamento degli ostacoli, ma è importante anche la tipologia di materiale utilizzato per la realizzazione del coltello inferiore, ovvero la componente intercambiabile soggetta a maggiore usura.  Il coltello raschiatore deve infatti avere caratteristiche tali da non subire un’eccessiva usura nella normale operatività, inoltre deve assicurare la possibilità di operare costantemente a 1-2 mm dalla superficie stradale, deve minimizzare l’attrito con la stessa in caso di contatto e deve essere in grado di rovinare il meno possibile anche il manto stradale (e la segnaletica orizzontale). Sul mercato esistono modelli realizzati con acciai antiusura, ma quando l’esigenza di preservare il manto stradale si fa stringente è sempre più comune l’impiego di materiali più morbidi, come le gomme sintetiche ad alta densità o materiali plastici ad alta elasticità, quali il poliuretano o il teflon.

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