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Le seminatrici Matermacc alla prova del campo

di Giovanni M. Losavio
luglio-agosto-settembre 2023 | Back

Digitalizzazione delle informazioni, agricoltura biologica e precision farming. Sono questi i temi al centro del Campus Matermacc 2023 che si è svolto lo scorso mese di luglio nelle campagne friulane di San Vito al Tagliamento (Pordenone) davanti ad un pubblico di giornalisti specializzati, agricoltori, clienti e collaboratori della Matermacc. Promosso dall’azienda friulana che vanta una lunga tradizione nella realizzazione di mezzi per la semina e per la lavorazione del terreno, l’evento dimostrativo si è tenuta a distanza di due anni dall’ultima edizione, datata 2021. Diverse le novità previste dagli organizzatori per il Campus 2023, a partire dai campi prova. I terreni, estesi su cinque ettari vicino agli stabilimenti produttivi Matermacc, sono stati infatti suddivisi in quattro zone distinte, ciascuna delle quali appositamente preparata per uno specifico tipo di lavorazione. Il campo N-W, privo di preparazione, ha visto l’impiego di un mezzo Matermacc per la semina diretta, mentre il Campo N-E e quello S-E hanno visto in azione – rispettivamente – una tecnologia convenzionale e un’attrezzatura per la minima lavorazione. Il quarto e ultimo terreno, il Campo S-W, è stato preparato a mais ed è stato affidato alle cure di una macchina dedicata proprio a questo tipo di coltivazione. Ecco in dettaglio i macchinari impiegati su ogni singolo campo prova.

Campo Nord-Ovest privo di preparazione. Su questo terreno è stata utilizzata la seminatrice di precisione MS 9100 FF, presentata nella sua versione finale in occasione della scorsa edizione di EIMA International. Progettata per interventi in minima lavorazione a elevate velocità di semina o per lavorazioni no-till in semina diretta, il modello MS 9100 FF è stato testato su un’area composta da una prima porzione molto sassosa e da una seconda con trinciato di orzo, che ha permesso di valutare la capacità della MS 9100 FF di gestire i residui. In entrambi i casi, il modello Matermacc si è distinto per velocità di lavoro e qualità di semina.

Campo a Nord-Est preparato con tecnica convenzionale. A farla da protagonista è stata la seminatrice di precisione MS 8230 ad 8 file abbinata alla tramoggia frontale Sva Elektro. La configurazione vista al Campus – spiega il costruttore con una nota – raggiunge una velocità di semina di 12 Km/h con una elevata qualità delle lavorazioni, mentre il sistema MiPlus EVA, recentemente premiato ad EIMA International come Novità Tecnica, permette di monitorare le operazioni di semina in real time e fila per fila. Grazie a questa tecnologia – si legge sempre nella nota della Matermacc – è possibile tenere sotto controllo, utilizzando un unico tablet, sia la seminatrice che la tramoggia pneumatica. Inoltre, l’operatore può impostare – sempre dal tablet – la modalità di lavoro preferita, passando ad esempio, dalla semina alla concimazione.

Campo a Sud-Est in minima lavorazione. Qui è stata impiegata la seminatrice per cereali MSD ELEKTRO con Section Control a 4 sezioni, apprezzata per velocità di lavoro (tra i 13 ed i 15 Km/h), produttività (circa 70 ettari al giorno) e bassi costi operativi. MSD ELEKTRO è equipaggiata con 4 dosatori e 4 teste di distribuzione, che assicurano lavorazioni omogenee e particolare reattività nel controllo delle sezioni.

Campo a Sud-Ovest seminato a mais. Su questo campo di prova ha fatto il suo debutto UNICA PVI, una sarchiatrice a ripiegamento idraulico con configurazione a 8 file a 75 cm e con sistema di guida automatica espressamente studiato per le esigenze del Bio. Un settore, quello delle coltivazioni biologiche, nel quale – precisa Matermacc – le sarchiatrici stanno trovando sempre più spazio per il diserbo meccanico che, come noto, non prevede l’uso di prodotti chimici ed è quindi ad elevata sostenibilità ambientale. La tecnologia di guida automatica sviluppata dalla casa friulana, ancora allo stato di prototipo, può essere applicata a tutti i modelli di sarchiatrice, da quelli a telaio fisso fino a quelli idraulici pieghevoli, ed è compatibile con velocità operative comprese tre 8 e 14 chilometri orari.

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