Mita, un'esperienza di successo
Con due stabilimenti dislocati nelle zone più strategiche del Paese, CBM Group continua la sua espansione in territorio indiano. Un sistema di verifica e controllo anche a distanza consente di monitorare la produzione contemporaneamente in India e in Italia. Gardentrac è il prodotto più apprezzato della gamma Mita
La storia di Mita in India ha inizio vent’anni fa. E’ infatti il 1999 quando CBM Group, specializzato nella progettazione e produzione di sistemi di aggancio, traino e sollevamento attrezzi per trattori agricoli, decide di seguire i propri clienti costruttori di trattori in territorio indiano, costituendo così una joint venture tra Mita Oleodinamica e Harig India per la produzione di sollevatori idraulici richiesti dal mercato locale e orientale. Per dare seguito alla collaborazione viene così costruito uno stabilimento produttivo a Ghaziabad, vicino a New Delhi. Il piano di crescita non si arresta e nel 2006 viene ampliata la sede: l’obiettivo è espandere l’attività, dando luogo anche alla produzione di attacchi a tre punti. Nel 2010 CBM Group rileva al 100% la società, che diventa MITA INDIA Pvt Ltd. Nel 2018 viene inaugurato un secondo stabilimento produttivo a Dewas, nella regione del Madhya Pradesh. Il nuovo impianto è dotato di innovativi sistemi di produzione ed è situato in una zona strategica per l’agricoltura. In India, a questo punto, vengono costruiti sollevatori idraulici, attacchi a tre punti e traini che costituiscono il Rear Tractor e che vengono forniti come primo equipaggiamento, a cui si sommano i trattori di potenza medio bassa (30-50 cavalli). I due stabilimenti sono situati in zone molto favorevoli per la logistica: il primo sito, quello di Ghaziabad, è infatti vicino ai principali clienti, mentre il nuovo impianto di Dewas si trova in una zona strategica per l’agricoltura, in cui è prevista una forte crescita industriale, poiché altre aziende si stanno insediando tra cui importanti costruttori di trattori. In vent’anni di permanenza sul territorio, Mita India ha stretto forti e proficui rapporti di collaborazione con gli enti locali e con l’Ambasciata italiana, che resta un fondamentale punto di riferimento. Mita India partecipa alla crescita dell’economia locale garantendo posti di lavoro e contribuendo allo sviluppo dell’indotto: sono infatti circa 700 i collaboratori impegnati tra i due stabilimenti e il fatturato medio annuo è di 40 milioni di euro. Nei prossimi anni è previsto un progressivo aumento della potenza dei trattori che spingerà la domanda verso una tecnologia di prodotto più simile a quella europea, e Mita India ha capacità innovativa e produttiva per soddisfare il mercato nelle sue evoluzioni future. A tal proposito va sottolineato come CBM Group collabori con i clienti, i principali costruttori di trattori nel mondo, fin dalle prime fasi di progettazione, per offrire soluzioni mirate e personalizzate dei vari sistemi di attacco e sollevamento. I prodotti vengono ideati dai reparti R&D delle sedi italiane, in collaborazione con gli ingegneri indiani per la miglior riuscita del progetto. In India lo stabilimento è dotato di un banco prova con telecamera che trasmette in Italia e che permette ai tecnici di scambiare in diretta valutazioni e proposte. Quanto alla destinazione della produzione, se è vero che il grosso è assorbito principalmente dal mercato locale - si stima circa il 65% dei prodotti - non è trascurabile la quota destinata al mercato estero. Il restante 35% è infatti esportato in USA, Europa, Turchia e Tailandia. II prodotto più apprezzato dal mercato indiano è il Gardentrac, un sollevatore compatto, per trattori di piccola potenza (20-30 Cv) adatti alla coltivazione dei terreni locali.
