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Tecnica

Ottimizzare le lavorazioni: gli spandiconcime minerale

di Daniela Lovarelli
marzo - aprile 2019 | Back

Lo spandiconcime a rateo variabile si caratterizza di solito per la presenza dei diversi dispositivi e apparati per la regolazione della dose, indipendente per ciascun disco di distribuzione. Il sistema, definito tipicamente EMC (Electronic Mass flow Control, controllo elettronico del flusso di massa) è basato sulla correzione continua della posizione della valvola di dosaggio, in funzione della coppia di rotazione che si genera su ogni disco, rilevata tramite sensori elettronici dedicati; così facendo si ha la possibilità di regolare in continuo la dose da distribuire. Segue poi il controllo dell’apertura delle bocchette, per la distribuzione in base ai dati ottenuti dai sensori. Una tale soluzione consente di lavorare senza rischi di intasamento, o problemi di disomogeneità e/o operatività su terreni declivi, con una portata costantemente controllata e finalizzata alla miglior aderenza alla dose voluta, in termini di distribuzione trasversale, con le opportune sovrapposizioni di un diagramma che in teoria risulta essere tipicamente di conformazione triangolare. Un ulteriore vantaggio (economico e ambientale) riguarda la possibilità di funzionamento dello spandiconcime con un basso regime motore del trattore, con conseguenti consumi ridotti di gasolio; la larghezza di lavoro è variabile, e regolabile direttamente dal posto di guida del trattore attraverso un controllo elettronico che consente di far variare il punto di caduta del granulato sul disco in rotazione, in modo da rendere possibile, ad esempio, la parzializzazione della distribuzione o la distribuzione sulle bordure senza inutile dispersione di prodotto; il controllo georeferenziato della posizione tramite GPS, che integra l’ottimizzazione dell’apertura e della chiusura delle valvole per lo spargimento di qualsiasi tipo di concime (ciascuno con proprie caratteristiche e dimensioni del granulato, che vengono prontamente riconosciute dal sistema di controllo elettronico), controllandone il dosaggio e il lavoro in pieno campo o sulle bordure e la distanza tra una passata e l’altra; la modalità di Distribuzione Proporzionale all’Avanzamento (DPA), che consente di mantenere appropriata la dose, compensando al meglio le inevitabili variazioni della velocità di avanzamento. Questo obiettivo è ottenuto grazie alla regolazione delle luci di uscita del concime o del punto di caduta di quest’ultimo sulla luce, che cambia in funzione della velocità di marcia. Si tratta di una condizione che si verifica comunemente durante la lavorazione, specialmente a inizio e fine passata o nel caso si incontrino nella marcia ostacoli imprevisti; la pesatura elettronica realizzata con celle di carico estensimetriche, che monitora in continuo la quantità di materiale ancora presente nella tramoggia e quindi, per differenza, quello già distribuito. L’evidente vantaggio è quello di poter conoscere istante per istante l’autonomia residua del singolo carico della macchina, in modo da poter programmare con la massima efficienza il ricarico della tramoggia.


L’equipaggiamento per le lavorazioni VRT

Lo spandiconcime a rateo variabile si caratterizza di solito per la presenza dei diversi dispositivi e apparati per la regolazione della dose, indipendente per ciascun disco di distribuzione. Il sistema, definito tipicamente EMC (Electronic Mass flow Control, controllo elettronico del flusso di massa) è basato sulla correzione continua della posizione della valvola di dosaggio, in funzione della coppia di rotazione che si genera su ogni disco, rilevata tramite sensori elettronici dedicati; così facendo si ha la possibilità di regolare in continuo la dose da distribuire. Segue poi il controllo dell’apertura delle bocchette, per la distribuzione in base ai dati ottenuti dai sensori. Una tale soluzione consente di lavorare senza rischi di intasamento, o problemi di disomogeneità e/o operatività su terreni declivi, con una portata costantemente controllata e finalizzata alla miglior aderenza alla dose voluta, in termini di distribuzione trasversale, con le opportune sovrapposizioni di un diagramma che in teoria risulta essere tipicamente di conformazione triangolare. Un ulteriore vantaggio (economico e ambientale) riguarda la possibilità di funzionamento dello spandiconcime con un basso regime motore del trattore, con conseguenti consumi ridotti di gasolio; la larghezza di lavoro è variabile, e regolabile direttamente dal posto di guida del trattore attraverso un controllo elettronico che consente di far variare il punto di caduta del granulato sul disco in rotazione, in modo da rendere possibile, ad esempio, la parzializzazione della distribuzione o la distribuzione sulle bordure senza inutile dispersione di prodotto; il controllo georeferenziato della posizione tramite GPS, che integra l’ottimizzazione dell’apertura e della chiusura delle valvole per lo spargimento di qualsiasi tipo di concime (ciascuno con proprie caratteristiche e dimensioni del granulato, che vengono prontamente riconosciute dal sistema di controllo elettronico), controllandone il dosaggio e il lavoro in pieno campo o sulle bordure e la distanza tra una passata e l’altra; la modalità di Distribuzione Proporzionale all’Avanzamento (DPA), che consente di mantenere appropriata la dose, compensando al meglio le inevitabili variazioni della velocità di avanzamento. Questo obiettivo è ottenuto grazie alla regolazione delle luci di uscita del concime o del punto di caduta di quest’ultimo sulla luce, che cambia in funzione della velocità di marcia. Si tratta di una condizione che si verifica comunemente durante la lavorazione, specialmente a inizio e fine passata o nel caso si incontrino nella marcia ostacoli imprevisti; la pesatura elettronica realizzata con celle di carico estensimetriche, che monitora in continuo la quantità di materiale ancora presente nella tramoggia e quindi, per differenza, quello già distribuito. L’evidente vantaggio è quello di poter conoscere istante per istante l’autonomia residua del singolo carico della macchina, in modo da poter programmare con la massima efficienza il ricarico della tramoggia.

 


I benefici dei nuovi spandiconcime

Gli spandiconcime a rateo variabile sono indicati come il futuro della fertilizzazione minerale, perché sono in grado di assicurare diversi vantaggi rispetto alle modalità tradizionali. 
Il costo è senz’altro superiore rispetto ai modelli convenzionali, ma la convenienza, specie nel caso di una lunga vita utile e di un impiego piuttosto frequente, a conti fatti risulta essere significativa anche per aziende ad estensione medio-piccola.

Dal punto di vista ambientale, poter regolare la quantità di concime totale distribuita in funzione delle effettive esigenze, così come la possibilità di dosarne il flusso su ciascun disco, in funzione delle caratteristiche agronomiche del campo e della forma dell’appezzamento, permette di evitare sprechi e sovradosaggi. Tra l’altro, il potenziale rischio ambientale della distribuzione sulle bordure aumenta in modo non indifferente in presenza di corsi d’acqua adiacenti.

L’acquisto da parte dell’agricoltore della corretta quantità di fertilizzante comporta ulteriori vantaggi anche in termini gestionali, per ciò che concerne la fase di stoccaggio e conservazione, ma più direttamente nel poter tenere sotto controllo il più corretto sviluppo e lo stato sanitario della coltura, in modo da intervenire con la massima tempestività nel caso si rendano necessari ulteriori interventi su specifiche aree del singolo appezzamento.

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