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Schede aziende Distretto Puglia

di Giampiero Moncada
ottobre 2019 | Back

Bonsegna

Nata nel 1970, l’azienda realizzava inizialmente carrelli per le motozappe. Oggi, la gamma si è ampliata fino ad arrivare alla produzione di rimorchi a tre assi. La svolta è avvenuta nel 2004, quando fu costruito un nuovo capannone e vennero inserite nella catena produttiva le macchine a controllo numerico. Si iniziò così ad omologare nuove attrezzature, come rimorchi adatti al trasporto di merci, di balloni o di attrezzature agricole, dumper e carribotte a due assi. Oggi, la rete vendita è diretta su tutto il territorio nazionale ed ha iniziato ad espandersi anche a livello europeo e internazionale cercando di soddisfare le diverse richieste dei clienti. L’obiettivo principale dell’azienda, composta da una quindicina di dipendenti, è quello di crescere continuamente a livello innovativo e qualitativo.



Colia Meccanica

Nasce negli anni Duemila come Colia Meccanica srl, ma da un’azienda familiare con un’esperienza storica nel settore. Oltre che nel comparto del macchinario agricolo opera nel campo della carpenteria metallica rivolta a più mercati: edilizia, recinzioni esterne e cancelli, parapetti di scale. Ma è evidentemente nell’agricoltura che ha le radici e che ancora oggi sviluppa prodotti innovativi e può vantare alcuni brevetti. L’azienda persegue oggi la diversificazione della produzione in ciascuno dei settori presidiati e le novità tecnologiche che vengono sviluppate nei suoi laboratori puntano a ridurre i costi per la lavorazione del terreno. Oltre ai quattro addetti amministrativi, sono 11 le persone impegnate nella produzione, destinata interamente al mercato interno. Il fatturato medio supera i 2 milioni di euro. Le principali linee di prodotto sono: erpici a disco per la preparazione del letto di semina, rulli costipatori, rulli Cambridge, ali piovane per irrigazione, ripuntatori, idropneumatici per la lavorazione in terreni rocciosi. Il prodotto di punta dell’azienda rimane l’erpice a disco, o coltivatore.


Lamola Costuzioni Meccaniche

Lamola Costruzioni Meccaniche  nasce come officina meccanica a conduzione familiare nel cuore della Capitanata quasi 30 anni fa, nel 1991. Fin dagli inizi ha scelto specializzarsi solo su alcuni prodotti, in linea con le richieste del mercato locale, sul quale è rimasta sempre concentrata. Per questo, da sempre si dedica ai prodotti per vigneti, oliveti, campi aperti ma soprattutto colture interfilari.  I prodotti di Lamola più apprezzati sul mercato sono le cassette spandiconcime, la cui gamma nel tempo è andata comprendendo quasi tutti i tipi di concimi in commercio. Ma il vero best seller dell’azienda foggiana è l’assolcatrice, o concimatore di precisione. Il fatturato annuo dell’azienda si aggira fra i 400 mila e i 500 mila euro, e la forza lavoro impegnata è di 4 operai, oltre a un impiegato e lo stesso titolare. Tutta la produzione è destinata al mercato interno, tranne una quota, intorno al 10-15%, che va all’estero.


La Valle Verde

Quando è nata, nel 1992, La Valle Verde si era posta una finalità di tipo anche culturale, quella di far conoscere agli agricoltori le nuove tecnologie. Nel 1994, fu realizzata la prima seminatrice e quattro anni dopo l’azienda divenne una srl. Il fondatore e attuale amministratore unico, Pietro Giglio, ha puntato sulla specializzazione della semina su sodo. Tanto che “Laseminasodo” è diventato il brand delle sue macchine, così come il dominio del sito aziendale: www.laseminasodo.it. Più di recente ha voluto ampliare la gamma alle seminatrici a disco, e il successo degli ultimi due anni è proprio la Disk 5000. Altro prodotto innovativo è la seminatrice Bio-Light  per la minima lavorazione, predisposta anche per effettuare semine intensive per colture biologiche. L’azienda, comunque, continua a identificarsi con le seminatrici a sodo: nel modello che verrà presentato a breve sono presenti ben tre brevetti aziendali. Il 2020 sarà l’anno della svolta per l’azienda di Giglio: ad Agrilevante sarà infatti annunciata una partnership con un’azienda commerciale già ben inserita sui mercati esteri, oltre che in Italia. Una prospettiva, quindi, di ampliamento dei mercati e quindi di incremento della produzione.


Nuzzo Fortunato

Tutto iniziò nel 1890 con la fonderia di ghisa della famiglia Nuzzo composta dai fratelli Vincenzo, Fortunato e Luciano. La seconda generazione rappresentata dai figli di Vincenzo, Fortunato e Saverio, abbandona la fonderia per concentrarsi
sulla costruzione di macchine per il settore enologico. La Fortunato Nuzzo, nasce nel 1952 quando i due fratelli si dividono e costituiscono due diverse società. È il figlio di Fortunato, Carlo, insieme alla moglie e ai figli, a guidare oggi l’azienda
Fortunato Nuzzo & C che si dedica a uno specifico elemento della componentistica: la trasmissione oleodinamica. La produzione comprende le connessioni delle varie parti dell’impianto, ovvero tubi flessibili, raccordi, adattatori alta pressione. L’organico è composto da sette unità e il fatturato sfiora i due milioni di euro. Il mercato di riferimento è da sempre quello nazionale, che assorbe il 75% della produzione, ma sta crescendo l’impegno verso i mercati emergenti.

 

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