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Efficienti e versatili i nuovi modelli Kverneland

La casa norvegese si prepara all'appuntamento con Eima International presentando due nuove macchine. Si tratta di una trincia e di una seminatrice progettate per offrire all'operatore rendimenti elevati e flessibilità d'impiego

di Fabrizio Sereni
Luglio - Settembre 2014 | Back

In vista della kermesse bolognese, in calendario dal 12 al 16 novembre prossimo, la scuderia norvegese prepara il debutto sul mercato italiano due nuovi modelli.

Trincia FHP Plus: prestazioni e affidabilità

Il primo, FHP Plus, è una trincia a spostamento laterale che va a completare la gamma di macchine Kverneland destinate alla manutenzione del verde. Compatta e di forma arrotondata – caratteristica, questa, che ottimizza la visuale sulla zona di lavoro – FHP Plus si fa apprezzare sia per la sua affidabilità (il dispositivo Accumulator previene possibili collisioni con gli ostacoli, facendo ripiegare l'applicazione automaticamente) sia per la sua agilità di manovra, resa possibile anche dal posizionamento esterno della scatola. La trasmissione è basata su un moltiplicatore con ruota libera integrata (fino a 150 Cv) e due pulegge laterali che azionano cinque cinghie, mentre un tenditore automatico assicura una costante trasmissione della potenza al rotore. Per quanto riguarda il gruppo di taglio, compatibile con diversi tipi di lame (coltelli a Y universali, mazze, o coltelli elicoidali), si segnala l'introduzione di rotori di nuova generazione: l'ampio diametro (450 mm), il bilanciamento preciso e l’alta velocità di rotazione (1980 rpm) garantiscono prestazioni elevate su erba cespugli o legno, in tutte le condizioni di lavoro e con una moderata richiesta di potenza (70/120 Cv). Proposta con una larghezza di lavoro da 2,3 metri, la trincia FHP Plus sarà presto disponibile nella misura da 2,5 metri.

DG II, una seminatrice per l'agricoltura di precisione

La seconda novità dell'azienda scandinava per il mercato italiano è la seminatrice pneumatica da grano DG II, una “dodici metri” con tramoggia da seimila litri, pensata per le esigenze dell'agricoltura di precisione, pur facendo parte di sistemi convenzionali per la lavorazione conservativa. L'ultima nata in casa Kverneland, infatti, è un modello ISOBUS compatibile, equipaggiato non soltanto con i dispositivi GeoControl e Regolazione del Rateo Variabile, ma con un sistema di controllo totale delle funzioni idrauliche (utilizzabile sia a fondo campo che durante il lavoro) con cui l'operatore può controllare, direttamente dalla cabina del trattore, la pressione dei falcioni, la velocità della turbina, il tracciafile e la sequenza di ripiegamento. High tech è anche il nuovo dispositivo di dosatura a trasmissione elettrica “Accord”, il quale garantisce precisione, capacità e semplicità di calibrazione, senza alcuna necessità di manutenzione: per avviare la dosatura – ogni tipo di seme può essere distribuito usando quattro diversi rocchetti – è sufficiente premere un pulsante. L'altro grande punto di forza della DG II è rappresentato dalla sua versatilità, resa possibile dal fatto che la nuova seminatrice può essere integrata con diversi tipi attrezzi per la lavorazione del terreno, come la barra “clod board” o con una Sezione di Denti che incrementano il rendimento dell'applicazione. Insomma, con una resa oraria di diciassette ettari, la DG assicura all'utilizzatore elevati livelli di produttività. A tali prestazioni contribuisce il nuovo falcione a disco CD (non richiede manutenzione) sviluppato per lavorare sui terreni con grandi quantità di residui colturali. Infatti, grazie all'ampiezza del diametro e ad un’interfila di ben 17,5 cm tra il falcione più lungo e quello più corto, il falcione CD riduce in modo considerevole il rischio di intasamento, perfino in condizioni di semine profonde. Da segnalare, inoltre, la possibilità di regolare (da 10 a 80 kg) la pressione del falcione sulla dischiera CD anche durante il movimento della macchina, per effetto del sistema Active-on che permette di distribuire i semi a profondità ottimale esercitando una pressione costante e adattandosi alle diverse condizioni del terreno. Con il grande vantaggio che in questo modo le piante affiorano dal terreno in modo pressoché uniforme.

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