Lavori agricoli: sicurezza in primo piano
I rischi di incidenti per chi lavora in agricoltura sono particolarmente elevati, a causa delle tante variabili che possono caratterizzare il "luogo di lavoro", dalle condizioni atmosferiche alla irregolarità delle superfici, alla presenza di ostacoli, oltre che alla complessità dei mezzi meccanici che si utilizzano. La necessità di una politica della prevenzione sottolineata nel corso di un convegno promosso dall'Associazione Ancors
La “mappa dei rischi” sul lavoro per chi opera in campo agricolo è quanto mai ampia e insidiosa, e per questo la prevenzione deve essere puntuale e accurata, senza lasciare spazio a improvvisazioni. È l’avvertimento lanciato dall’Associazione nazionale consulenti e responsabili della sicurezza sul lavoro (Ancors) nel corso del convegno “La sicurezza sul lavoro in agricoltura” organizzato nel pomeriggio di sabato 14 ottobre nell’ambito di Agrilevante. «Trattandosi di lavoro agricolo occorre considerare i rischi connessi in primo luogo proprio alle caratteristiche del “luogo
di lavoro”, che comporta movimentazione manuale dei carichi, esposizione ad agenti fisici, esposizione a sostanze pericolose, ad agenti biologici, a fattori di stress connessi anche alla differenza di genere, di età e di provenienza degli operatori, e connessi naturalmente all’uso delle attrezzature di lavoro – così ha riassunto la tematica Sabrina Piancone della sede Ancors di Foggia – e la prevenzione deve essere attenta anche perché nel settore agricolo gli adempimenti di legge da rispettare sono diversi a seconda che si parli di lavoratori autonomi, liberi professionisti, imprese familiari, coltivatori e allevatori diretti oppure datori di lavoro con dipendenti, anche occasionali, a loro carico». Particolarmente gravi sono i rischi legati a carenze strutturali (ad esempio altezze e cubature inadeguate), alla viabilità interna o esterna (vie di circolazione e passaggi non ben delimitati o non adatti alla tipologia di mezzi che devono attraversarle), alla conformazione del terreno (presenza di zone di pericolo a seguito di piogge o allagamenti), ad alcuni luoghi di lavoro caratteristici dell’ambito agricolo e agro-zootecnico (stalle, concimaie). Ma seri sono anche i rischi da movimentazione manuale dei carichi, legati alle caratteristiche del carico quali la pesantezza e l’ingombro – è stato spiegato nel corso dell’incontro – allo sforzo fisico richiesto, alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro come ad esempio la presenza di spazio libero sufficiente per l’effettuazione dell’attività richiesta, l’eventuale presenza di irregolarità nella superficie di appoggio che possano costituire ulteriore rischio di inciampo o di scivolamento. Come pure i rischi da esposizione ad agenti fisici quali rumore e vibrazioni, ad agenti chimici come i prodotti fitosanitari, ad agenti biologici per lo sviluppo di malattie causate da microrganismi. Inoltre, nelle aziende agricole si possono verificare atmosfere esplosive a seguito, ad esempio, della miscelazione di aria con il metano contenuto nel biogas. Misure di protezione e prevenzione del rischio sono rappresentate da interventi tecnici (ordinaria e straordinaria manutenzione delle macchine, delle apparecchiature e degli impianti, cinture di sicurezza, telaio di protezione sui trattori, ecc.) e da interventi sull’uomo (guanti, tute, mascherine, ecc.). Misure semplici eppure spesso trascurate, che è compito anche degli eventi fieristici di settore, come Agrilevante, promuovere in modo puntuale e sistematico.
