
Macchine agricole, produzione italiana in calo nel 2024
La flessione dell’export e l’andamento negativo del mercato interno condizionano la produzione nazionale, che chiude il 2024 con un passivo del 14,5% rispetto al 2023. Calano tutte le principali tipologie di mezzi, con percentuali più accentuate per le trattrici (-29%). In attivo solo le macchine per il garden (+0,6%)
Il calo delle esportazioni italiane di macchine agricole (-15,1% in valore sul 2023), determinato dalla contrazione della domanda globale e dalla flessione del mercato interno (che lo scorso anno ha toccato uno dei livelli più bassi mai raggiunti, appena 15.500 le trattrici immatricolate), si riflettono negativamente sui dati di produzione. Questo lo scenario tracciato da Mariateresa Maschio, presidente dell’associazione italiana dei costruttori FederUnacoma, nel corso dell’Assemblea annuale della Federazione. Se si esclude il settore delle macchine per il giardinaggio e la cura del verde, che segna un leggero attivo (+0,6%) con un valore pari a 905 milioni di euro – ha spiegato Mariateresa Maschio – tutti i segmenti del comparto agromeccanico sono in negativo. La produzione di trattrici perde il 29% rispetto al 2023, fermandosi a 1,9 miliardi di euro; le trattrici incomplete calano del 17%, attestandosi a 1,2 miliardi; le altre macchine agricole e le attrezzature arretrano del 9%, esprimendo un valore totale di 6,8 miliardi; la componentistica cala del 17,5% per un totale di 3,3 miliardi. Complessivamente, nel 2024 il valore della produzione nazionale riferita all’intero comparto si ferma a 14 miliardi di euro, vale a dire il 14,5% in meno rispetto ai precedenti dodici mesi. Nel breve termine l’andamento della produzione appare ancora condizionato dalle dinamiche dei mercati internazionali – dove permane un clima di incertezza – e da quello interno, rispetto al quale i costruttori auspicano una ripresa dopo le forti contrazioni registrate a partire dal 2021-2022. Il bilancio dei primi cinque mesi del 2025 (6.729 mezzi immatricolati, sostanzialmente in linea con il dato riferito allo stesso periodo dello scorso anno) non indica ancora un’inversione di tendenza, anche se il bimestre aprile-maggio registra una crescita del 9% per le trattrici che potrebbe prefigurare un possibile recupero delle vendite nel prosieguo dell’anno. Il bilancio dei cinque mesi è positivo per i transporter (le trattrici con pianale di carico) che incrementano del 42,1% in ragione di 334 unità vendute, mentre sollevatori telescopici (+0,5% in ragione 409 unità vendute) e rimorchi (-2,7% e 3.181 mezzi) si confermano sugli stessi livelli dello scorso anno. Un calo consistente (-40%) registrano invece le mietitrebbie anche se in questo caso il passivo è riferito ad un numero limitato di mezzi (60 le unità immatricolate tra gennaio e maggio).