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Giardinaggio

Manutenzione dei campi da calcio

La corretta manutenzione di un campo da calcio è principalmente rivolta alla cura del tappeto erboso in modo che risponda, nel migliore dei modi, alle esigenze del gioco e dello spettacolo, quali il rimbalzo, lo scorrimento del pallone e la giocabilità anche in presenza di pioggia

di Pietro Piccarolo
ottobre 2025 | Back

 tre tipologie di tappeto erboso riscontrabili nei campi da calcio: in erba naturale, sintetica e ibrida (naturale e sintetica). Le essenze foraggere che vengono impiegate per la copertura in erba naturale e ibrida devono rispondere ai requisiti richiesti dai campi da calcio. In particolare: rapido accrescimento; resistenza al calpestamento; resistenza agli attacchi fungini; adattabilità ai tagli dell’erba bassi e frequenti. Ad essere più impiegate nelle aree a clima continentale sono le varietà del genere Lolium e Poa. Con buone condizioni di manutenzione le ordinarie ore di gioco all’anno arrivano a 450-500. Per cercare di ridurre i costi di manutenzione e per prolungare la vita del tappeto erboso, negli anni sessanta si sono introdotti i tappeti in erba sintetica, che hanno avuto una buona evoluzione, trovando impiego in diversi stadi. Più recentemente vi è stato il ricorso ai tappeti ibridi, costituiti da una matrice in plastica, che fornisce supporto e resistenza all’erba naturale che è, comunque, di gran lunga predominante. Specie negli stadi della Serie A con alto utilizzo del terreno di gioco – quali quelli condivisi dalle due squadre della stessa città (come il Meazza di Milano, l’Olimpico di Roma e il Ferraris di Genova) – si è fatto ricorso a questa tipologia di tappeto erboso, che ben presto si è affermata in altri stadi, anche di categoria inferiore. Il tappeto ibrido combina le caratteristiche dell’erba naturale con quelle delle fibre sintetiche. Rispetto a quello in erba naturale è più resistente all’usura creata dal gioco e alle condizioni metereologiche avverse. Anche il recupero dopo le partite è più rapido e, inoltre, le ore di gioco consentite all’anno sono oltre due volte superiori. Le operazioni di manutenzione ordinaria non si discostano da quelle dei campi in erba naturale; hanno però costi inferiori, in quanto si riduce il fabbisogno idrico di un 30%, oltre che l’impiego di fertilizzanti.

L’installazione nei campi da calcio può avvenire con la produzione in vivaio o la creazione direttamente in campo. Per la produzione di tappeti ibridi in vivaio, vengono normalmente effettuate diverse tipologie di operazioni. Si parte con il livellamen­to laser del terreno per creare una superficie perfettamente pianeggiante, si procede quindi con la stesura di una rete in plastica a cui sono fissati i filamenti in erba sintetica (con u­na densità intorno ai 70 mila fili per metro quadro) e con la suc­cessiva copertura della rete con sabbia silicea per uno spessore di circa 3 cm. Quest’ultima o­pe­razione, che prevede anche l’aggiunta di sostanza organica, biochar, e biostimolanti, favorisce il drenaggio dell’acqua e l’areazione dell’apparato radicale. La lavorazione prosegue con la semina delle essenze foraggere ritenute idonee al clima a cui il tappeto verrà destinato e con il taglio dell’erba non appena ha raggiunto i circa 22 millimetri di altezza. Per la messa a dimora, questi tappeti vengono prelevati in rotoli, non prima dei 12 mesi dalla semina, e portati a destinazione in camion refrigerati.

L’altra possibilità per creare un tappeto con erba ibrida è quella, come detto, effettuata direttamente in campo. Si tratta di eseguire la copertura con rotoli in erba naturale e, successivamente, fare l’iniezione delle fibre sintetiche. Questa tecnica richiede però un tempo di attesa per la fruizione del tappeto non sempre compatibile con le esigenze delle società calcistiche.

Manutenzione straordinaria del tappeto in erba naturale o ibrida. La rinzollatura totale è un’operazione di manutenzione straordinaria che si effettua quando il tappeto è molto degradato per cui si procede alla totale sostituzione. L’operazione viene svolta in tre fasi e richiede normalmente una decina di giorni. La prima fase consiste nello scotico del vecchio tappeto con macchine che, in una sola passata, asportano la cotica e la macinano per poi scaricare il macinato su un rimorchio che procede affiancato alla macchina. Nella seconda fase si procede alla creazione di una buona base per la copertura erbosa, attraverso il ripristino delle condizioni di aerazione e drenaggio del terreno. Per questo si praticano sia operazioni di carotatura o foratura, impiegando macchine con fustelle che effettuano fori di diametro anche superiore ai 25 mm, che interventi di microdrenaggio, finalizzati ad intercettare la rete principale di drenaggio realizzata nel passato. Nella terza fase si procede alla messa in opera dei rotoli di tappeto erboso, effettuata per lo più con macchine robotizzate in grado di garantire il perfetto accostamento dei rotoli. Generalmente si tratta, nel caso di tappeto in erba naturale o ibridi, di rotoli di larghezza intorno ai 120 cm e lunghezza di 8-12 metri, con spessore di 30-40 mm. Ovviamente, il tappeto deve rispondere ai requisiti di qualità richiesti dalla FIFA, quali il rimbalzo del pallone (60-85 cm) e la capacità di assorbimento degli urti (62%-68%). Infine si procede alla rifinitura e al tracciamento delle linee di gioco.

Manutenzione ordinaria del tappeto in erba naturale o ibrida. Gli interventi di manutenzione ordinaria, se si vuole garantire una buona fruizione del campo, vanno eseguiti con tempestività e precisione. La rasatura dell’erba va effettuata a un’altezza di 25-30 mm. Viene eseguita 2-3 volte la settimana nel periodo di piena vegetazione, mentre nella stagione invernale la frequenza viene ridotta. Nell’arco dell’anno si effettuano complessivamente 40-50 interventi. Le macchine impiegate possono essere rasaerba, sia a lame elicoidali sia a lame orizzontali, con conducente a terra o a bordo. Considerando anche le operazioni di rifinitura, il tempo richiesto per ogni intervento è intorno alle 2 ore. Per tali lavorazioni vengono impiegati sempre più spesso robot rasaerba con grande capacità di lavoro in grado di offrire ottima qualità di taglio. L’irrigazione viene eseguita, sia con impianti mobili sia, più frequentemente, con impianti fissi o anche attraverso la subirrigazione, con la quale si può effettuare anche la fertilizzazione. Al termine della stagione di gioco la velocità di infiltrazione dell’acqua va dai 100-150 mm/h delle aree poco calpestate a meno di 50 mm/h per quelle di maggior calpestamento. Da qui l’esigenza di effettuare interventi di aerazione e di sabbiatura, di cui parleremo più avanti. La fertilizzazione è soprattutto rivolta ad apportare unità di azoto, mentre gli apporti di potassio e fosforo si rendono particolarmente necessari nei periodi di stress climatico. Si effettuano 4-6 interventi di concimazione all’anno. Oltre ai soliti spandiconcimi centrifughi per fertilizzanti granulari, si può ricorrere alla concimazione liquida o agli impianti di subirrigazione. Per quanto concerne invece la difesa dagli attacchi fungini, parassitari e dalle infestanti, è anzitutto importante la prevenzione, basata sulle buone condizioni di drenaggio e di aerazione del terreno e sulla corretta fertilizzazione, in modo da ridurre gli interventi con macchine irroratrici.

Gli interventi di arieggiatura, possono essere superficiali o profondi. Nel primo caso si tratta di un’operazione di sfeltratura, con la quale si asporta parte del feltro attraverso una sorta di erpicatura superficiale; nel secondo si effettuano interventi di foratura o di bucatura del suolo. Le macchine impiegate prendono il nome di verti-cut per la sfeltratura e di verti-drain per la foratura e bucatura. Le verti-drain sono macchine che operano con speciali fustelle che, penetrando nel terreno, creano delle prese d’aria artificiali sino a una profondità di 100-150 mm (ma anche oltre) di diametro sui 20-25 mm. Nella foratura, le fustelle sono piene, per cui si fanno solo fori senza decompattare il terreno; nella bucatura, si estrae una carota di terreno creando così un effetto di decompattamento. In alternativa alla bucatura meccanica si può ricorrere a quella idrica, con macchine che effettuano fori con getti d’acqua ad alta pressione. La sabbiatura o top-dressing, è indispensabile non solo dopo un intervento di aerazione, ma anche per garantire il costante mantenimento delle condizioni del terreno e il miglioramento della capacità di infiltrazione dell’acqua. L’operazione consiste nella distribuzione di sabbia silicea con carrelli spandisabbia, o anche con spandiconcimi centrifughi. Per favorire la penetrazione della sabbia vengono impiegate macchine verti-brush, dotate di spazzole rotanti su asse verticale che, oltre spargere uniformemente il materiale, ne favoriscono l’incorporamento. Le dosi di sabbia variano dai 0,5-1 litri/m2, ai 4-5 litri/m2 per gli interventi che seguono quelli di foratura o carotatura.

Manutenzione ordinaria del tappeto in erba sintetica. Anche se meno impegnativi e onerosi, gli interventi di manutenzione sono indispensabili per preservare l’integrità dei tappeti in erba sintetica. Principalmente si tratta di effettuare operazioni di spazzolatura con spazzolatrici aspiratrici che favoriscono il mantenimento delle fibre diritte oltre che la pulizia; lavaggi periodici con un tubo flessibile allo scopo di asportare lo sporco ed evitare l’accumulo di batteri; disinfezioni periodiche per evitare ed eliminare gli attacchi da microganismi; ricarichi di riempimento alla base dei filamenti con granuli di sabbia, al fine di mantenerli diritti. Questi, vengono effettuati soprattutto nelle aree di maggior carico, come quelle in corrispondenza delle porte.

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