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Bandi

Meccanizzazione in Europa: il mercato dei bandi pubblici

La richiesta di macchinari agricoli proveniente da singoli territori dell'Unione Europea può essere veicolata attraverso assegnazioni pubbliche, ai quale partecipano le aziende interessate a fornire le specifiche tecnologie richieste. La federazione dei costruttori italiani ha sottoscritto un accordo con la società Serigest, finalizzato al monitoraggio dei bandi, e volto a consentire la partecipazione delle aziende interessate

di Vito Sileo
aprile - maggio 2018 | Back

In un quadro economico che vede inevitabilmente la necessità per le PMI italiane di spingersi da tempo oltre i confini nazionali per cercare di promuovere i propri prodotti all’estero cercando opportunità da aggiungersi al ventaglio di quelle già esistenti, non è da sottovalutare il bacino di domanda di forniture proveniente dai bandi di gara emessi nell’ambito dell’Unione Europea. Si tratta di richieste di tecnologia provenienti dai singoli territori che, anche tramite finanziamenti UE, mirano ad acquisire quei prodotti necessari allo sviluppo sostenibile e allo stesso tempo strategico di settori di primaria importanza in territori UE ed extra UE che vogliano elevare i propri standard economici nell’ottica di migliorare la produttività e l’occupazione.

Per questo motivo istituzioni pubbliche ed enti privati dedicano sempre più attenzione a questa tematica cercando di dotare le aziende di strumenti di monitoraggio e di assistenza che aiutino le imprese a districarsi nel mondo dei bandi di gara. Uno degli ultimi esempi, il corso di formazione gratuito TenderLab, organizzato da MAECI e ICE-Agenzia, che getta le basi per una orientamento più solido da parte delle aziende e fornisce dettagli e strumenti utili per un primo approccio al mondo dei tenders.

Anche FederUnacoma, la federazione dei costruttori italiani di macchine agricole, sottoscrivendo una convezione con la società Serigest ha inaugurato un sistema di monitoraggio bandi volto ad informare tempestivamente le aziende associate su tutte le opportunità emergenti in questo ambito.

Diamo uno sguardo al mercato pubblico della meccanizzazione agricola dei paesi UE nel triennio 2015-2017, prendendo in considerazione i dati che fanno riferimento ai tender pubblicati sulla banca dati comunitaria TED (Tender Electronic Daily http://ted.europa.eu/TED/main/HomePage.do) nel periodo considerato.

Come è noto, la normativa comunitaria sugli appalti pubblici obbliga le amministrazioni dei paesi membri a pubblicare su TED gli avvisi di gara per forniture di beni e servizi il cui importo supera la soglia dei 209.000 €; ovviamente questa è la soglia che fa scattare l’obbligo di pubblicazione su TED, ma la normativa lascia piena facoltà di dare pubblicità in ambito comunitario anche per gare di importo inferiore alla soglia prima indicata. In linea generale quindi TED fornisce dati relativi alla componente più qualificata del mercato pubblico, ma non si può escludere che tra le gare pubblicate ne esistano diverse di valore inferiore a 209.000 €. Va inoltre considerato che non è possibile analizzare la consistenza e l’andamento del mercato in valore, a causa del fatto che in numerosi Paesi membri le amministrazioni pubbliche inviano gli avvisi di gara privi di importo (che viene indicato solo nei documenti di gara); pertanto la nostra analisi si basa sul numero delle gare pubblicate.

Prendendo in considerazione tutte le tipologie di macchine e attrezzature di interesse per il sistema della “tecnologia per l’agricoltura”, nel 2017 sono state pubblicate 653 gare, a fronte delle 571 gare nel 2015 e delle 672 nel 2016. Possiamo quindi vedere come il mercato “sopra soglia” in ambito UE dimostri una significativa consistenza, soprattutto alla luce della assoluta marginalità del mercato italiano, che nel triennio ha fatto registrare complessivamente soltanto 12 gare.

Volendo ragionare su una distribuzione geografica, tenendo a mente i dati aggregati del triennio 2015-2017 (totale gare pari a 1.896), la Francia si configura nettamente come il paese leader con 502 tender pubblicati (26,5% del totale) seguita a distanza da Slovacchia (212 tender), Repubblica Ceca (203) Germania (197) Polonia (111) Regno Unito (101).

I dati evidenziano dunque una significativa concentrazione geografica, visto che i sei paesi più importanti rappresentano quasi il 70% del mercato. Seguono tre paesi dell’Est Europa (Romania, Bulgaria, Ungheria) che insieme valgono poco più del 10% del mercato. I dati del 2017 confermano quindi il ruolo predominante della Francia (28% delle gare totali); mentre i 7 paesi più importanti totalizzano oltre il 73% delle gare bandite. L’andamento nel triennio per i paesi più rilevanti per numero di gare evidenzia un trend molto positivo per Slovacchia (+215%), Bulgaria (+155%), Polonia (+41%) e Regno Unito (+ 30%). Rilevante risulta anche l’incremento delle gare in Francia (+17%), Ungheria (+17%) e Germania (+7%), mentre la Repubblica Ceca ha registrato una riduzione pari al 27%.

Ma se passiamo dallo sguardo geografico ad una analisi del mercato riferita ai prodotti, allora dobbiamo prendere in considerazione i lotti presenti nei bandi: è frequente infatti che in una stessa gara un ente pubblico inserisca più lotti, riferiti a diversi prodotti, in funzione delle proprie esigenze di acquisto.

Il numero di lotti messi in gara nel triennio 2015-2017 supera quindi il numero delle gare ed è pari a 2.569.

La categoria merceologica su cui si è concentrato il maggior numero di lotti è rappresentata dai trattori (681 lotti) pari ad oltre il 25% del mercato totale. Osservando l’andamento nel triennio, risulta evidente un’impennata nel 2016, con 310 lotti mentre il 2017 ha fatto registrare comunque un leggero incremento se paragonato al 2015 (193 contro 178).

Al secondo posto troviamo con 395 lotti una categoria generica “macchinari agricoli” che non ci permette di individuare specifiche tecnologie, seguita, con 250 lotti, dai macchinari specialistici per agricoltura e silvicoltura. Quote significative di lotti sono stati banditi e per le falciatrici (246) e per le attrezzature varie da giardinaggio (192). Si sono attestate poco al di sopra dei 100 lotti parti di macchinari per l’agricoltura e i tosaerba. Per la categoria degli impianti di irrigazione sono stati banditi 90 lotti.  Nel complesso le categorie citate hanno rappresentato circa il 77% del mercato.

Analizzando le variazioni intervenute nel triennio rileviamo che i due segmenti di offerta più dinamici sono rappresentati dalle attrezzature varie per il giardinaggio (+37%) e dalle falciatrici (+35%); degno di nota è anche l’incremento tanto degli impianti di irrigazione (+24,1%) quanto delle parti di macchine per l’agricoltura (+13%), mentre i lotti aventi per oggetto i trattori hanno fatto registrare un incremento dell’8%.

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