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Tecnologia e ampiezza di gamma dei sollevatori Manitou

Carrelli elevatori fuoristrada, sollevatori telescopici compatti e di grande capacità per tutti gli impieghi e sollevatori telescopici a telaio articolato, per le esigenze più specifiche di movimentazione, ad EIMA International sono di scena le novità firmate Manitou

di Giovanni M. Losavio
ottobre - novembre 2018 | Back

MC 18-2/4. è un carrello elevatore compatto fuoristrada. Si caratterizza per una larghezza di 1.450 mm, una lunghezza di 2.950 mm e un’altezza inferiore a 2 metri (nella versione “Buggy”), mentre il raggio di sterzata di soli 2.585 mm  agevola le manovre anche negli spazi ristretti. Equipaggiato con un corridoio di stivaggio pellet (1000 x 1200) di soli 4.401 mm, il nuovo carrello elevatore Manitou è dotato di assale anteriore e posteriore oscillante (+/-7°) per adattarsi alla morfologia del terreno. Tra i plus del modello MC18-4 c’è la possibilità di passare da 2 a 4 ruote motrici, sia in movimento che a veicolo fermo. Quando si passa all’assetto a 2 ruote motrici, l’operatore può raggiungere una velocità di 25 km/h e, di conseguenza, incrementare la produttività. Dal punto di vista dei consumi di carburante, ciò si traduce in una riduzione del 12,5% per gli impieghi di movimentazione. L’altro grande punto di forza del carrello MC 18-4 è l’ampia luce libera dal suolo (30 cm), che ne valorizza la versatilità su qualsiasi tipo di terreno, agevolando il superamento di eventuali ostacoli. Le altre innovazioni costruttive introdotte da Manitou riguardano il tetto panoramico in vetro ex standard sicurezza ISO 6055 (formato da due vetri temperati separati da una pellicola) che protegge l’operatore contro la caduta di oggetti oltre a garantire una visuale ottimale su tutto il percorso di sollevamento, e il posizionamento del cofano dietro al sedile del conducente. Questa soluzione costruttiva agevola l’accesso al vano motore, così è possibile controllarlo senza dover necessariamente sollevare la cabina o ricorrere a dispositivi specifici. E sempre in tema di cofano motore, da menzionare l’architettura costruttiva “a doppio strato” – il primo, rigido, ad alta resistenza; il secondo, isolante, più flessibile – grazie alla quale il costruttore ha ridotto al minimo la rumorosità (appena 79dB quando la macchina è in movimento).

Sollevatore Telescopico MLT 730-115 V/CP. È un mezzo compatto con una capacità di 3 tonnellate per un’altezza del braccio di 7 m. Si presenta con la trasmissione M-Varioshift (idrostatica a due velocità con passaggio sottocoppia) e con il nuovo propulsore Deutz TDC 3.6 L, da 116 Cv/85 kw, Stage 4/Tier IV Final, che è stato collocato in posizione trasversale rispetto al telaio (riprogettato per potersi adattare alla cabina e alla trasmissione). In questo modo Manitou è riuscita ad aumentare la compattezza della macchina e a migliorare l’accessibilità al vano motore. L’MLT 730-115 V/CP è dotato della funzione Easy Connect System con la quale è possibile decomprimere la pressione dell’impianto idraulico ausiliario (basta premere un tasto) per poi utilizzare la connessione idraulica con un’ attrezzatura quale la pinza per balle o la benna con griffa. Altro fiore all’occhiello del modello MLT 730-115 V/CP è l’insonorizzazione, con un livello di rumore pari ad appena 74 dB in cabina.

Telescopico articolato MLA-T 533-145 V. Pensato per gli agricoltori che preferiscono le caratteristiche tipiche della pala articolata, ma senza rinunciare ai benefici del braccio con lo sfilo telescopico, il nuovo articolato di casa Manitou si fa apprezzare per il rapporto particolarmente favorevole tra peso, potenza, altezza di sollevamento e capacità massima, (8430 kg/143 Cv/5,2 metri/3300 kg). Due le modalità di utilizzo: “movimentazione”, quando è richiesta una guida più precisa, e “stradale”, per gli impieghi dove è necessaria una maggiore reattività negli spostamenti.

Altra caratteristica di pregio di questo modello è la manovrabilità resa possibile non solo dalle 4 ruote motrici, dall’assale posteriore oscillante (+/- 9,5°) e dal limited slip su entrambi gli assali, ma – anche – da un luce libera di 39 e dai soli 88° di articolazione con un raggio di sterzata di appena 4,28 metri.

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