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Un "contest" per giovani progettisti

My Sas, DirigibilITA, Camminatore I-TA21, questi i nomi dei progetti vincitori del Contest per studenti degli Istituti di Agraria, alla ricerca di nuove soluzioni per l’attività agricola in aree svantaggiate o difficilmente raggiungibili

a cura della Redazione
novembre 2021 | Back

Si è concluso a Bologna, nel corso della 44ª EIMA, il concorso “La macchina agricola che vorrei” promosso da AGIA/Cia, FederUnacoma e l’Itasf, la Rete degli Istituti agrari italiani. Il contest, rivolto alle classi delle scuole superiori a indirizzo agrario della Rete Itasf, prevedeva la presentazione di un progetto per la realizzazione di una macchina agricola o di un’attrezzatura attualmente non esistenti ma utili per agevolare il lavoro agricolo, in particolare nelle aree cosiddette “interne” d’Italia. Nel corso dell’anno scolastico 2020/2021 i promotori del concorso hanno organizzato una ciclo di webinar riservati agli studenti coinvolti per supportare il loro lavoro di progettazione. I corsi, tenuti dagli ingegneri del Servizio Tecnico FederUnacoma, hanno previsto una panoramica sul mondo dei trattori, degli implements, delle macchine raccoglitrici e per il giardinaggio e focus su elettronica applicata ad agricoltura e metodologie di progettazione. Una giuria di esperti ha scelto poi fra gli elaborati presentati da 37 Istituti Itasf, come da regolamento, i tre progetti più interessanti. Alle scuole che hanno presentato i progetti vincitori sono andati i premi in denaro messi in palio dalla Federazione dei costruttori di macchine agricole: 1.500, 1.000 e 500 euro rispettivamente a primo, secondo e terzo classificato.

La premiazione si è tenuta il 20 ottobre durante EIMA 2021 e le proposte vincitrici sono state:

1) “My S.A.S. - My Smart Agricultural Sensor”, presentato dall’Istituto Omnicomprensivo del Fortore Riccia (Sant’Elia - CB). Si tratta di una macchina a cingoli con braccia estensibili dotata di telecamere e software in grado di fornire informazioni in remoto sulla salute di una coltivazione in aree di difficile accesso, per prevenire il diffondersi di malattie, regolare l’irrigazione e la concimazione in base al fabbisogno reale delle piante per contenere sprechi e costi e avere una produzione di qualità.

2) “DirigibilITA” , proposto dall’Istituto Einaudi-Alvaro (Palmi - RC). I ragazzi dell’Istituto calabrese hanno pensato a una macchina a cantieri riuniti per la raccolta delle olive in zone impervie composta da un dirigibile con operatore a bordo o guida da remoto, un asse centrale con braccio telescopico, una testata vibrante, un ombrello intercettatore, un aspiratore centrale per il convogliamento delle olive a bordo del dirigibile, un basamento per lo scarico delle sollecitazioni per la stabilità del mezzo,  un serbatoio per lo stoccaggio delle olive, un braccio di scarico e dei sistemi di aggancio per trinciatrice e altri attrezzi.

3) “Camminatore I-TA21” anch’esso ideato dall’Istituto Einaudi-Alvaro (Palmi, RC). La proposta è un esoscheletro super accessoriato che possa consentire agli operatori di raggiungere a piedi in modo potenziato luoghi dove le macchine non riescono ad arrivare.

Si tratta di un supporto esterno portante, che costituisce anche un guscio protettivo del lavoratore, alimentato da uno o più motori elettrici che consentirebbe agli addetti di potenziare velocità, forza e resistenza mantenendo l’agilità del camminare a piedi adattandosi alle varie condizioni del terreno. Un’antro-piattaforma per attrezzature di ogni tipo e per le più varie lavorazioni.

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