VMA, tecnologie di ultima generazione per i trattamenti fitosanitari

Atomizzatori, impolveratori e macchine per il diserbo. La VMA può vantare un'esperienza ultra cinquantennale nel segmento delle applicazioni per la protezione delle coltivazioni. Implementazione tecnologica della gamma e affidabilità dei prodotti le carte vincenti all'azienda

Dal 1960 ad oggi gli atomizzatori a basso volume progettati da Gianpietro Vitali, fondatore della VMA di Santa Maria Della Versa – città al confine tra Lombardia ed Emilia Romagna -, hanno mantenuto inalterato il loro gradimento presso gli addetti ai lavori, dimostrando così una longevità commerciale fuori dal comune. Il merito di questo successo è da ascrivere sia alle politiche di marketing della ditta pavese, che ha saputo capitalizzare i legami con un territorio ad alta specializzazione vitivinicola, sia alle costanti rivisitazioni tecnologiche di cui sono state oggetto le sue macchine, che nel corso del tempo hanno visto migliorare sensibilmente tanto le prestazioni quanto l'efficienza. E tra le innovazioni adottate dalla VMA sugli atomizzatori è doveroso segnalare sia i dosatori contalitri di acciaio inox a scala graduata, che permettono all'utilizzatore di personalizzare la distribuzione dei liquidi di trattamento e di ottimizzarne la precisione, sia il sofisticato sistema elettrostatico, grazie al quale le applicazioni dell'impresa di Santa Maria Della Versa hanno fatto un vero e proprio salto di qualità. Infatti, come spiega a Mondo Macchina Gianluigi Baggi, uno dei quattro soci della VMA, l'azione combinata del dispositivo elettrostatico e del basso volume aumenta in modo esponenziale l'efficacia dei trattamenti fitosanitari perché la nebulizzazione si trova ad avvolgere integralmente la vegetazione, distribuendo il prodotto in maniera uniforme. L'architettura costruttiva high tech, tuttavia, non è l'unico punto plus degli atomizzatori di casa VMA (sono indicati per irrorare vigneti, frutteti ed alberi ad alto fusto) che si fanno apprezzare anche per una notevole facilità d'uso e per la capacità di lavorare al contempo sui più filari (persino in condizioni di vento moderato). Da questo punto di vista, il fiore all'occhiello della gamma VMA è rappresentato dal modello Multy Row, un'applicazione multifilare a geometria variabile progettata per offrire rendimenti di primo livello, grande manovrabilità operativa, controllo elettroidraulico automatico del posizionamento e gestione elettronica per l’erogazione del liquido di trattamento. Oltre agli atomizzatori, l'impresa pavese deve il proprio successo – il fatturato medio annuo è di oltre 2 milioni di euro – alla sua linea di impolveratori ed alla sua gamma di macchine per il diserbo, cui si aggiunge una serie completa di barre. Studiati per separare il flusso d’aria dall’alimentazione del prodotto, assicurando così dosaggi precisi e trattamenti uniformi, gli impolveratori VMA hanno il loro “portabendiera” nel modello Arena 700, equipaggiato con vasca e miscelatori Inox, e indicato tanto per la distribuzione di prodotti pulverulenti quanto per la concimazione (con prodotti granulari e pellettato). Inoltre, secondo quanto rende noto il costruttore, Arena 700 è uno dei pochi impolveratori – se non l'unico – certificato Enama. La gamma di applicazioni per il diserbo, invece, è composta da mezzi interceppo antideriva; macchine che, equipaggiate con protezione a spazzole rotanti, consentono di erogare i prodotti ottimizzandone la distribuzione (nel pieno rispetto delle colture) e di lavorare senza deriva persino in presenza di vento. «Nella progettazione dei nostri prodotti – prosegue Baggi – siamo rimasti fedeli all'insegnamento di Gianpietro Vitali, cercando sempre di raggiungere l'optimum dal punto di vista della qualità e dell'affidabilità. Per questo, tutti i processi di fabbrica, dalla costruzione degli stampi al collaudo finale, si svolgono all'interno del nostro stabilimento produttivo; per questo, i nostri modelli sono apprezzati anche dai clienti più esigenti ed attenti ai dettagli».