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Macchine agricole, mercato stagnante nel primo semestre

La congiuntura sfavorevole continua a caratterizzare l’andamento della domanda globale di macchine agricole. Calano le vendite in Germania, Francia, Stati Uniti e Turchia. Balzo in avanti per Polonia e Spagna. L’India verso un nuovo massimo storico. Stazionario il mercato Italia

di Giovanni M. Losavio
ottobre 2025 | Back

Tensioni geopolitiche, calo dei redditi agricoli, spinte neo-protezionistiche caratterizzano anche nei primi sei mesi dell’anno l’andamento della domanda globale delle tecnologie per l’agricoltura. In questo scenario i dati di mercato diffusi dalle principali associazioni nazionali di costruttori concorrono a delineare una linea di tendenza particolarmente frastagliata, con un andamento differenziato a seconda dei diversi contesti di riferimento. In nord America, con circa 102 mila unità vendute tra i mesi di gennaio e giugno, gli Stati Uniti segnano -10,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando le vendite avevano superato di poco le 113 mila macchine. Sempre con riferimento al Nord America, mentre gli Stati Uniti frenano, il Canada conferma sostanzialmente gli stessi volumi del primo semestre 2025, sfiorando la soglia delle 10.450 unità (+0,6%). Sull’altra sponda dell’Atlantico, nel “vecchio continente”, l’andamento complessivo del mercato è condizionato dai forti passivi registrati in Francia e Germania, le due “locomotive” che rappresentano insieme il 30% delle vendite europee. Se in Francia le vendite di trattrici sono calate del 14% fermandosi a quota 12.440 mezzi, in Germania la contrazione è stata ancora più pronunciata, risultando pari al 17,3% con totale di 13.230 macchine registrate. Vendite al palo anche in Gran Bretagna, dove hanno superato di poco le 5.500 unità, arretrando del 16,9% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Di segno opposto l’andamento della Spagna e, soprattutto, della Polonia. Se nel Paese iberico le vendite semestrali hanno superato le 4.700 unità, segnando + 18,6%, in Polonia l’incremento è stato addirittura pari al 34,1% superando i 5.100 mezzi immatricolati. Sempre in Europa qualche timido segnale positivo arriva dal mercato italiano che, dopo le forti flessioni viste negli scorsi anni – nel 2024 le immatricolazioni avevano raggiunto il minimo storico – torna in positivo nei primi sei mesi del 2025 con un totale di oltre 8.400 unità vendute (+1%). Complessivamente, nel periodo considerato, l’Europa si ferma a poco più di 93 mila mezzi registrati, con una contrazione pari al 12,9%. Il dato europeo, elaborato dal comitato dei costruttori CEMA, considera anche l’andamento del mercato turco che, rispetto ad altri, ha accusato un passivo particolarmente pesante (-25,9%), fermandosi a poco più di 24 mila mezzi immatricolati. In Asia prosegue la corsa dell’India che tra gennaio e giungo ha visto crescere le immatricolazioni di trattrici del 14,6% (per un totale di circa 487 mila macchine) e che potrebbe dunque chiudere l’anno con un nuovo massimo storico molto vicino se non addirittura superiore alle 950 mila macchine.

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