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Giardinaggio

Mercato in flessione per la cura del verde

Con un calo del 23,1% nei primi tre mesi dell’anno, il comparto del gardening sconta l’emergenza sanitaria. Il dato di marzo, caratterizzato dalla netta riduzione delle attività, condiziona il bilancio del trimestre e vede in flessione quasi tutti i segmenti merceologici. Ancora in crescita, nella media del trimestre, i modelli a batteria. Secondo Comagarden e il gruppo di rilevamento Morgan, è prevista una ripresa nel proseguio dell’anno, ma non sarà possibile recuperare i livelli dello scorso anno. Previsto a fine anno un passivo del 9%

a cura della Redazione
giugno 2020 | Back

Nel primo trimestre del 2020 il mercato delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio sconta “l’effetto Covid-19” con una flessione del 23,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dai dati elaborati dall’associazione italiana dei costruttori Comagarden e dal gruppo di rilevamento statistico Morgan. Le conseguenze della pandemia si sono fatte sentire soprattutto con il lockdown di marzo che ha determinato una brusca frenata per quasi tutte le tipologie di macchine.

Decespugliatori e trimmer hanno chiuso il trimestre con un calo pari, rispettivamente, al 34,4% e al 25,1%, mentre per i trattorini la contrazione delle vendite è stata pari al 19%. Passivo pesante anche per il comparto dei rasaerba (-32,6%), nel quale tuttavia si segnala la sostanziale tenuta dei modelli a batteria che hanno limitato le perdite (-1,7%). Il crescente appeal delle macchine elettriche ha caratterizzato anche l’andamento dei soffiatori e delle motoseghe a batteria.

Nel caso dei soffiatori, il dato riferito al settore nel suo complesso ha visto una sensibile riduzione delle vendite (-28,1%) mentre i modelli a batteria, sulla spinta degli ottimi risultati nei primi due mesi dell’anno, migliorano le performance rispetto al 2019 (+23,3%).

Questo trend è ancora più evidente nel caso delle motoseghe: mentre il dato di vendita complessivo vede una leggera flessione rispetto allo scorso anno (-4,9%), quello riferito ai soli modelli a batteria registra un vero exploit con un incremento pari al 136%.

Scenario completamente diverso per gli spazzaneve, che hanno chiuso il primo trimestre del 2020 con un passivo molto pesante (-86%). A pesare su questa categoria di prodotto non è stata la pandemia di Covid-19, ma l’andamento anomalo della stagione invernale, la seconda più mite di sempre dopo quella del 2007-2008, secondo  l’Istituto delle Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC-CNR).

In uno scenario caratterizzato dunque da una generalizzata contrazione delle vendite, il settore dei rasaerba robot va in controtendenza e si segnala per un significativo incremento delle vendite (+9,1%), secondo un trend espansivo in atto in modo costante dal 2014. Segno positivo anche per le potatrici ad asta (+11%) e per gli atomizzatori (28,9%).

Secondo le previsioni di Comagarden e del gruppo di rilevamento Morgan i prossimi mesi, superata la fase strettamente emergenziale, saranno caratterizzati da un recupero del mercato, che vedrà una riduzione del deficit ma che segnerà comunque un passivo consistente (-9%), non potendo recuperare la quota di mercato che era strettamente legata alle manutenzioni primaverili, in buona parte sospese proprio per l’emergenza sanitaria.

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