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Novità per gli esportatori: il "Portale dell'operatore Rex"

Dal 25 gennaio è attivo il portale che consente l’autocertificazione dell’origine preferenziale dei beni. Il sito consente di emettere la “prova dell’origine”, da apporre sui documenti commerciali o di trasporto che accompagnano le merci. Questa procedura, connseguente alla Brexit, comporta un significativo snellimento delle procedure doganali tra Gran Bretagna e Unione Europea

di Sara Armella
gennaio - febbraio 2021 | Back

Gli accordi commerciali stipulati da Londra e Bruxelles hanno istituito un regime doganale preferenziale per i produttori della Gran Bretagna e dell’Unione Europea. Per accedere a tale regime è necessario adempiere specifiche procedure, che si svolgono anche in forma telematica. Dal 25 gennaio 2021 è infatti attivo il nuovo “Portale dell’operatore Rex”, un sistema totalmente informatizzato che consente agli operatori di acquisire, mediante una procedura online, l’iscrizione alla banca dati degli esportatori registrati Rex (Agenzia delle dogane, circolare n. 4/D del 20 gennaio 2021).

Il sistema Rex consente di autocertificare l’origine preferenziale dei beni direttamente in fattura o in un altro documento di identificazione della merce.

Tale database, già utilizzato nell’ambito degli accordi di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada (CETA), il Giappone (JEFTA) e il Vietnam (EVFTA), è ora adottato anche negli scambi con il Regno Unito.

Come noto, dal 1° gennaio 2021 è, infatti, provvisoriamente in vigore il Trade and Cooperation Agreement tra UE e UK, che prevede l’azzeramento dei dazi doganali e delle quote di importazione per i prodotti originari dell’una o dell’altra parte. Tale agevolazione è legata, tuttavia, all’esistenza di due distinti presupposti. Da un punto di vista sostanziale, possono beneficiare dell’esenzione o della riduzione dai dazi all’importazione soltanto i prodotti che possano dirsi interamente ottenuti in uno Stato membro Ue o in UK o i beni che abbiano subito una lavorazione idonea secondo le regole dell’accordo, che variano da prodotto a prodotto. Da un punto di vista procedurale, è necessario, inoltre, che la merce sia accompagnata da un’attestazione dell’origine preferenziale. L’accordo prevede, in particolare, due modalità alternative di prova dell’origine preferenziale, ossia l’autocertificazione dell’esportatore, e la conoscenza, da parte dell’importatore, del carattere originario dei beni. Al riguardo, l’Agenzia delle dogane ha precisato che gli esportatori italiani possono certificare l’origine preferenziale dei prodotti soltanto se iscritti alla banca dati Rex, a meno che il valore di spedizione complessivo non superi i 6.000 euro (Agenzia delle dogane, circolare 30 dicembre 2020, n. 49/D).

Occorre precisare che, in attesa dell’attivazione della nuova piattaforma per l’iscrizione al Rex (ora realizzata), l’Agenzia delle dogane italiana ha temporaneamente previsto la possibilità di certificare l’origine preferenziale mediante il proprio codice Eori. Con l’introduzione del nuovo portale tuttavia, le imprese sono tenute ad attivarsi il prima possibile per ottenere lo status di “esportatori registrati”, al fine di poter fruire delle procedure di esportazione agevolata in UK.

Ma quali sono i vantaggi del nuovo sistema? Rispetto alla tradizionale procedura di certificazione cartacea, il Rex consente di emettere autonomamente, senza necessità di interventi da parte degli uffici doganali o di altre autorità, la prova dell’origine, da apporsi sui documenti commerciali o di trasporto che accompagnano le merci, con un significativo snellimento delle procedure doganali e una conseguente riduzione dei costi e delle tempistiche. Pertanto, nei casi in cui è prevista l’iscrizione al Rex, non è necessaria l’emissione di un certificato di origine cartaceo in relazione a ogni operazione di esportazione. Resta la facoltà, per la Dogana, di operare controlli e verifiche sulla corretta determinazione dell’origine preferenziale della merce. Si tratta, in ogni caso, di una semplificazione di grande rilievo.

L’Agenzia delle dogane, con la circolare n. 4/D del 20 gennaio scorso, ha previsto che la richiesta di iscrizione al sistema Rex possa essere effettuata online, sulla nuova piattaforma.

Il portale è operativo dal 25 gennaio 2021, ma è ancora temporaneamente facoltativo. Fino alla seconda metà del 2021, infatti, gli operatori possono continuare a presentare la domanda in modalità cartacea all’ufficio territorialmente competente. Successivamente, l’utilizzo del portale Rex sarà definitivamente obbligatorio.

Tra i servizi disponibili dopo la registrazione, vi è la possibilità di consultare il proprio profilo e di richiedere la modifica di una registrazione già esistente.

Per accedere al portale, l’operatore economico deve essere in possesso di un codice Eori e di un’autorizzazione alla consultazione della banca dati o alla presentazione di una nuova registrazione o di eventuali richieste di modifica. Tali autorizzazioni possono essere richieste tramite il modello autorizzativo unico (MAU), a cui gli utenti possono accedere mediante le credenziali SPID, CNS o CIE.

Il servizio online, inoltre, è dotato di un apposito helpdesk dedicato ai quesiti di natura tecnica, giuridica e procedurale.

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