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Sicurezza

Piattaforme per la raccolta della frutta, una normativa "ad hoc" per la sicurezza

Le macchine agevolatrici per la raccolta della frutta consistono in una piattaforma sopraelevata che viene utilizzata dagli operatori in movimento. Per queste ragioni necessitano di una particolare attenzione per quanto riguarda la sicurezza. L'attuale normativa di riferimento, la EN 280, non risponde pienamente alle esigenze tipiche del lavoro in ambiente agricolo, e per questo l'organismo di normazione europeo CEN ha approvato una nuova norma specifica, la futura EN 16952, attesa per fine 2017

di Davide Gnesini
maggio - giugno 2016 | Back

Le macchine agevolatrici per la raccolta della frutta sono veicoli semoventi dotati di una piattaforma porta-persone che può essere elevata in modo da raggiungere agevolmente ogni parte della pianta. Oltre che per la raccolta, queste macchine possono essere utilizzate per operazioni di potatura o per l’apertura e la chiusura delle reti antigrandine.

La tipologia più diffusa è costituita da un telaio, al quale sono fissate le ruote e gli organi di propulsione, da un meccanismo di sollevamento, da una piattaforma che solleva sia gli operatori che i bin (contenitori per la frutta) e da estensioni laterali estraibili della piattaforma stessa.

Proprio questa tipologia di macchine, dove la proiezione a terra del centro della superficie della parte sollevabile sta sempre entro il poligono di appoggio della macchina (vale a dire, l’intera piattaforma sollevabile non è a sbalzo rispetto al telaio), rientreranno in una nuova norma europea attualmente in corso di scrittura.

Gli aspetti di sicurezza per queste macchine sono in effetti molto delicati, in quanto vi è movimentazione in quota di persone e materiale; inoltre, ciò avviene durante la traslazione della macchina. Macchine per altri settori aventi funzionalità simili, come le piattaforme mobili elevabili usate nelle costruzioni, hanno da tempo una norma armonizzata di riferimento grazie alla quale i costruttori hanno presunzione di conformità alla Direttiva Macchine. Tale norma, la EN 280, non risponde pienamente alle esigenze tipiche dell’ambiente agricolo; ecco perché l’organismo di normazione europeo CEN ha approvato la scrittura di una nuova norma specifica, la futura EN 16952, attesa a fine 2017.

È da tenere in considerazione, inoltre, che le macchine in grado di elevare il piano di lavoro ad un’altezza superiore a tre metri devono di fatto essere esaminate da un ente terzo (Organismo Notificato) prima di essere immesse sul mercato; ciò è previsto dalla Direttiva Macchine ed è una procedura che si applica per una lista di categorie di macchine particolarmente delicate da un punto di vista della sicurezza. Le piattaforme utilizzate in agricoltura hanno quasi sempre altezze di sollevamento inferiori.

In Italia è infine previsto l’obbligo per l’utilizzatore di sottoporre le macchine agevolatrici per la raccolta della frutta a controlli periodici da parte delle Autorità: ciò è previsto dal Decreto 81/08 per la sicurezza sui luoghi di lavoro. La periodicità dei controlli per le macchine raccolta frutta è biennale. INAIL ha pubblicato in merito le istruzioni per la prima verifica periodica: il documento si può trovare facilmente inserendo la parola chiave “raccoglifrutta” nella barra di ricerca interna al sito internet di INAIL.

La futura norma EN 16952 specifica requisiti riguardanti diversi aspetti della macchina. La novità principale che sarà introdotta dalla norma è il limitatore di carico: si tratta di un sistema di controllo automatico in grado di misurare il carico presente sulla piattaforma e di arrestare i movimenti se si supera una determinata soglia.

La centralina di controllo avrà anche altri compiti in relazione alla sicurezza: tra i principali, un sistema per controllare la pendenza sulla quale la macchina sta avanzando, con arresto automatico in caso di superamento della pendenza massima prevista dal costruttore, oltre che un controllo sull’ingranamento delle marce in modo che il freno negativo sia attivato automaticamente quando il cambio è in posizione di folle. Il freno negativo è già oggi presente sulla maggioranza delle macchine; si innesta in mancanza di potenza (motore spento) o in caso di guasti. In futuro sarà aggiunta la funzionalità in relazione alla posizione di folle.

Sarà prevista anche la possibilità di far avanzare la macchina in modo automatico, cioè senza che il guidatore agisca su un comando dedicato in modo continuativo. Ciò è necessario da un punto di vista operativo per consentire anche al guidatore di partecipare alle operazioni sul frutteto; chiaramente, questa modalità è concessa solo a fronte di determinate condizioni. È necessario infatti che la velocità di avanzamento sia particolarmente ridotta (circa 10 secondi necessari per coprire una distanza di tre metri) e che sia garantita la presenza del guidatore nei pressi della postazione di guida, ad esempio tramite un sensore che, in caso di allontanamento, arresta automaticamente la macchina.

Per quanto riguarda le barriere fisiche di protezione contro il rischio di caduta (ad esempio ringhiere), vi sarà la possibilità di inclinare verso la vegetazione il piano che contiene le protezioni fino ad un massimo di 10°; ciò è necessario per consentire agli operatori di sporgersi senza rischi verso i rami, evitando che il corrente intermedio sia usato come gradino improprio.

In relazione alla stabilità, oltre al requisito relativo al controllo automatico sulla pendenza limite, vi sono diversi requisiti relativi a calcoli e test dinamici che non possono essere riscontrati da caratteristiche visibili sulla macchina, ma che garantiscono un utilizzo sicuro. Ad esempio, devono essere eseguiti test che prevedono il superamento di ostacoli che simulano una sporgenza o una buca del terreno; la buca e la sporgenza hanno un’altezza pari a 10 cm e devono essere affrontate prima con la ruota di un solo lato della macchina e poi con entrambe le ruote di uno stesso assale.

È inoltre previsto un test statico, da svolgere su piano inclinabile, che ha lo scopo di determinare il limite fisico della macchina, cioè la pendenza alla quale inizia il ribaltamento; la pendenza nominale, vale a dire quella massima riportata sul manuale per l’operatore, non deve superare la metà della pendenza limite fisica.

Sono presenti infine diversi requisiti su aspetti generali come i comandi, l’impianto idraulico, le protezioni da parti meccaniche in movimento o da parti calde; sono elencati anche i Performance Levels delle funzioni di sicurezza dei sistemi di controllo automatici (unicum tra le norme delle macchine agricole), cioè è ben determinato il livello di affidabilità che ci si deve attendere da tali controlli.

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