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Speciale

Trincia miscelatori semoventi Seko: in vetrina il nuovo "Tuareg"

di Giacomo Di Paola
ottobre - novembre 2014 | Back

Una capacità di 24 m³; un sistema di miscelazione a due coclee verticali; un motore JCB da 6 cilindri conforme alla normativa Stage 3B, che eroga ben 175 cavalli; un'altezza di desilazione di 5200 millimetri; un nastro di carico della larghezza di 612 millimetri; due ruote motrici. Sono queste le caratteristiche tecniche più significative del modello Tuareg 7 VMF 245 Self, il nuovo carro trincia-miscelatore semovente che, sviluppato dalla padovana Seko, fa il suo esordio in occasione della rassegna bolognese. Il vero punto di forza della macchina, così come di tutti i semoventi della linea Tuareg, è rappresentato proprio dall'apparato trinciante, realizzato con acciaio altoresistenziale e con un design tale da agevolare il movimento del prodotto dal basso verso l'alto, assicurando così lavorazioni estremamente delicate. Equipaggiato con lame dal profilo a sciabola che interagiscono con altre lame posizionate in diagonale e che si muovono in senso contrario, l'apparato trinciante riesce a trattare con grande efficacia diversi tipi di prodotti garantendo una miscelazione omogenea e uniforme, in linea con i requisiti – anche dimensionali – indicati per la fibra alimentare destinata ai ruminanti. Insomma, il semovente di casa Seko è stato progettato per mantenere intatte le caratteristiche organolettiche delle razioni Unifeed, con risultati che – secondo quanto dichiara il costruttore – si traducono in un incremento della produzione di latte e in una diminuzione della patologie causate da un'alimentazione scorretta. L'apparato trinciante, tuttavia non è l'unico punto di forza dei Tuareg, che si segnalano infatti anche per la loro fresa desilatrice, studiata non solo per realizzare alti rendimenti nel pieno rispetto del prodotto, ma per offrire anche  la massima visibilità possibile sull'area di carico. Il braccio della fresa – che è dotato di due motori coassiali che ottimizzano il movimento del nastro trasportatore anche in presenza di materiali umidi e pesanti – raggiunge un'estensione massima di 5200 millimetri e si distingue per un elevato volume di produzione sia con l'insilato di mais che con quello di erba. L'utilizzatore può gestire il braccio fresante direttamente dai controlli del posto guida. Da segnalare, infine, le brillanti prestazioni del motore da 175 cavalli (ma parsimonioso nei consumi), collocato nella parte anteriore della macchina per agevolare operazioni e interventi di manutenzione.

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