Nardi, una presenza in grande stile
Sono quattro i prodotti di punta in mostra allo stand bolognese di Nardi, a cominciare dalla seminatrice di precisione Strasem elettronica e pneumatica da 50 a 250 cavalli. Caratterizzata da trasmissione dei dischi di semina a ingranaggi, camera rotante, disco magnetico, sistema di controllo ISOBUS e nuovo design del collettore di aspirazione. Tra i vantaggi tangibili presenta l’assenza di attriti e usure, precisione, leggerezza e flessibilità, oltre alla facilità d’utilizzo, all'immediato cambio delle configurazioni di lavoro e alla possibilità di integrazione con mappe di prescrizione e guida GPS.
Sono parte della configurazione standard il distributore con camera di vuoto rotante, il disco ad ancoraggio magnetico, il selettore di seme con contro selettore, la tramoggia di seme di capacità adeguata, l’attacco rapido a 3 punti di seconda categoria e le ruote anteriori 23x8,5/12”, oltre alla doppia trasmissione con ruote libere e alle ruote posteriori costipatrici con regolazione angolo di incidenza e pressione sul terreno. Da 4 a 12 file, ha una larghezza di lavoro compresa tra 250 e 860 centimetri. Accanto a Strasem, l’aratro reversibile modulare NX65 fuori-entro solco a larghezza di lavoro variabile idraulica da 350 a 650 cavalli, contraddistinto dai riporti in tungsteno di serie, dal telaio con sezione resistente variabile in funzione degli sforzi, dal bullone di sicurezza a trazione nei modelli a T e dallo spostamento a parallelogramma con bure scatolata. Punto di forza, oltre alla compatibilità con trattori di potenza elevata, la larghezza di lavoro fino a 50 centimetri in tre configurazioni della macchina: quadri vomere, penta vomere e esavomere.
Di serie il ribaltamento idraulico, la regolazione a vite del tallonamento, il martinetto a doppio sfilamento per regolare l’inclinazione dell’aratro e la barra di comando della variazione idraulica a destra per minor ingombro in fase di finitura. La struttura rinforzata a parallelogramma consente di variare rapidamente l’assetto dell’attrezzo, permettendo ove possibile di eseguire l’aratura entro oppure fuori solco. Il sistema di accoppiamento con martinetto idraulico riduce le sollecitazioni all’attacco a tre punti della trattrice, mentre l’accentuata concavità del profilo dell’avanvomere e la sua inclinazione sul piano orizzontale garantiscono un’energica azione di disturbo sui primi centimetri di terreno, e di conseguenza l’interramento del residuo colturale. Il sistema a leva permette il facile passaggio dalla posizione di trasporto a quella di lavoro della ruota posteriore.
Orbis è invece il coltivatore combinato per potenze da 90 a 300 cavalli caratterizzato da regolazione idraulica (standard) o meccanica del rullo, dal gambo disco equipaggiato con doppi cuscinetti sferici a tenuta stagna, da supporto dischi ammortizzato con elementi in gomma e registro assiale delle sezioni. Le parti di usura e il telaio a struttura monolitica con sezione a resistenza variabile sono realizzati in materiali micro legati trattati termicamente. Infine il rullo Cambridge – configurabile in 5 versioni, per un range di potenza da 60 a 100 cavalli e larghezza di lavoro da 450 a 820 centimetri – le cui caratteristiche peculiari sono le sezioni indipendenti e oscillanti, l’azionamento idraulico trasporto/lavoro, l’apertura/chiusura idraulica delle sezioni laterali e il disco in ghisa (diametro da 500 e 520). I rulli indipendenti si adattano perfettamente alle variazioni del terreno garantendo il miglior assetto al lavoro. Omologato di serie per la circolazione al traino, è provvisto di ribaltamento idraulico in 3 sezioni direttamente dal trattore.
