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Prestazioni e agilità di manovra per la nuova gamma Scorpion della Claas

Restyling per la linea di sollevatori telescopici della casa tedesca, ora composta da tre macchine compatte e da tre ad alto rendimento. Su tutti gli Scorpion debuttano il Telaio "heavy duty", il sistema di protezione contro i sovraccarichi e i motori a basse emissioni inquinanti

di Giacomo Di Paola
Febbraio 2014 | Back

In un'agricoltura sempre più competitiva, per la quale i sollevatori telescopici rappresentano uno strumento di lavoro indispensabile per le aziende agricole, per i grandi allevamenti, per i contoterzisti e per i produttori di biogas, la domanda del mercato tende a polarizzarsi su due distinte categorie di macchine. Da un lato sui modelli più performanti – i top di gamma – a cui si chiede una capacità di sollevamento superiore alle cinque tonnellate; dall'altro sui mezzi di fascia media, apprezzati per le dimensioni compatte e l'agilità di manovra. Ed è proprio per rispondere ai trend del comparto che la Claas ha ridisegnato la linea Scorpion, prevedendo tre sollevatori con prestazioni da “primi della classe” (9055, 7055 e 7044 con raggio di sterzata da 3.755 mm, che hanno una capacità di 5,5 ton. con un’altezza di sollevamento di 7 metri per il 7055 e di 8,8 metri per il 9055); e tre compatti (7035, 7030 e 6030 con raggio di sterzata da 3.750 mm).

Baricentro basso e nuovo sistema di carico

Tutti i sollevatori della serie Scorpion si presentano con un telaio “heavy duty” di ultima generazione, progettato per sopportare carichi più gravosi, e con un restyling del punto di fissaggio del braccio telescopico, ora collocato in una posizione più bassa. In questo modo, durante il trasporto, il braccio si ripone all’interno del telaio, assicurando così all'operatore un'ampia visibilità sul lato destro della macchina. Sui suoi telescopici, Claas ha rinnovato anche la struttura cinematica del sistema di carico, per offrire una potenza allo strappo di ben 72 kN e una capacità di carico residua di 2 tonnellate, ed ha equipaggiato con un ammortizzatore antishock di fine corsa sia il martinetto di sollevamento del braccio sia l'inclinazione dell'attrezzo. La riprogettazione del sistema di carico è andata di pari passo con il restyling dei comandi – cruscotto, joystick e selettore dello sterzo (si può scegliere tra sterzatura a due ruote, a quattro ruote o a granchio) – pensato per migliorare l'ergonomia. Con il joystick si possono impostare tre gamme di velocità ( 0-7 km/h, 0-15 km/h e 0-30/40 km/h); in caso di limitazione della velocità massima, il sistema aumenta i giri motore per utilizzare la massima potenza idraulica disponibile.

Sicurezza e produttività con lo Smart Handling

Disponibile sull'intera gamma Scorpion, lo Smart Handling è un sistema di protezione contro i sovraccarichi, che, per ciascuna delle modalità di lavoro preselezionate dall'utilizzatore (benna, pallet, sollevamento verticale e modalità manuale), adegua la velocità di rientro dell'applicazione al peso del carico e all’angolo di posizione del braccio. La protezione si disattiva non appena il braccio viene retratto completamente per caricare la benna o per eseguire interventi di spinta con le forche.

Coppia elevata ed emissioni contenute con i nuovi motori Deutz

I sollevatori Claas sono equipaggiati con propulsori Deutz di nuova generazione, conformi alle norme Stage IIIB (Tier 4i). I top di gamma – lo Scorpion 9055 ed il 7055 – montano un 4 cilindri da 4,1 litri con potenza da 156 Hp, mentre il 7044, il 7035, il 7030 ed il 6030 sono alimentati da un Deutz da 3,6 litri da 122 Hp. Per limitare le emissioni del 4 litri, Claas ha introdotto un filtro antiparticolato diesel autopulente e un filtro DOC catalizzatore d’ossidazione diesel. Sul propulsore da 3,6 litri dello Scorpion 7044 il post trattamento del gas di scarico è affidato ad un sistema catalitico DOC a manutenzione zero. Da menzionare poi il sistema di flusso dell'aria per le parti radianti, decisamente innovativo. Infatti, l’aria di raffreddamento viene aspirata nella parte superiore del cofano, passa attraverso il radiatore, confluisce lungo il blocco motore per poi uscire nella parte alta del cofano stesso in combinazione con i gas di scarico, evitando così sia il formarsi di vortici d'aspirazione sia la contaminazione con polvere o sporcizia. L’aria pulita, invece, viene aspirata dall’alto, dal ventilatore collocato tra la batteria dei radiatori e il motore; in caso di cantieri in ambienti polverosi, è possibile invertire la rotazione della ventola per pulire le griglie esterne. Tra i punti di forza degli Scorpion, si segnala infine la trasmissione idrostatica Varipower, che adatta automaticamente la velocità e la forza di spinta, permettendo alle macchine di raggiungere in modo progressivo la velocità massima di 40 km/h.

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