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Sicurezza in agricoltura, un tema europeo

Presentata dagli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gardini un'interrogazione a Bruxelles per velocizzare la creazione di un database unico per l'intera area comunitaria, che riporti in modo analitico i dati sugli incidenti provocati dall'uso dei mezzi meccanici agricoli. L'Osservatorio INAIL sugli incidenti in agricoltura registra intanto un incremento degli eventi in Italia: nel 2015 il totale degli incidenti mortali e dei ferimenti gravi in agricoltura sale a 486, con un incremento del 14% rispetto al 2014

a cura della Redazione
luglio - agosto - settembre 2016 | Back

Dopo l’approvazione del documento di base per il censimento a livello europeo degli incidenti sul lavoro causati dall’uso di mezzi agricoli – votato a larga maggioranza nel maggio scorso dal CEN TC 144 – il tema della sicurezza sul lavoro in agricoltura torna in primo piano per iniziativa italiana.

Gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gardini hanno infatti presentato, il 24 giugno scorso, un’interrogazione al Parlamento di Bruxelles finalizzata proprio a stimolare il rapido adeguamento degli Stati membri alla nuova norma EN16831, che prevede non soltanto il censimento complessivo degli incidenti ma l’adozione di uno standard unico per la classificazione degli stessi, così come già avviene per l’automotive e i motocicli. La creazione di un database comunitario, nel quale confluiscano i dati tecnici sulle modalità di ogni singolo incidente, sulle caratteristiche del mezzo coinvolto, sulle condizioni ambientali nelle quali l’incidente si è verificato e sul profilo dello stesso utilizzatore – sostengono Paolo De Castro ed Elisabetta Gardini, che seguono in modo puntuale le tematiche legate alla meccanizzazione agricola e alla sicurezza sul lavoro – è fondamentale ai fini di una conoscenza approfondita del fenomeno e di una politica di prevenzione.

La qualità del parco macchine, la competenza degli operatori e il rispetto delle procedure di sicurezza sono elementi fondamentali per arginare un fenomeno che anche in Italia suscita una preoccupazione crescente. Nel 2015 gli incidenti gravi o mortali con le macchine agricole – secondo i dati anticipati dall’unità di ricerca dell’Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agricolo e forestale, dati che l’Istituto presenterà in modo esteso nei prossimi giorni – sono stati complessivamente in Italia 486 (281 ferimenti gravi e 205 morti), con un incremento di 59 casi rispetto al 2014 (+14%). La causa principale di questi incidenti è dovuta al ribaltamento/rovesciamento del trattore (circa il 60% del totale dei casi), mentre percentuali più contenute (intorno al 10%, secondo la statistica INAIL relativa al 2014) sarebbero da attribuire all’uso di motocoltivatori/motozappatrici e motoseghe. Di particolare interesse – nel Rapporto che l’Osservatorio INAIL si appresta a presentare – saranno i dati relativi alla distribuzione geografica degli incidenti e all’età del conducente del mezzo. Nelle statistiche relative al 2014 l’età del conducente risultava un fattore determinante. Il 67% degli incidenti gravi o mortali vedeva infatti coinvolti operatori con età pari o superiore ai 50 anni, a conferma di come l’eccessiva confidenza con le macchine, e una minore attenzione alle nuove procedure di sicurezza, possa rappresentare un grave fattore di rischio.

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