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EIMA Agrimach, una piattaforma per il "Far East"

Presentata a Parigi nell'ambito del Sima l'edizione 2017 di Agrimach, l'esposizione della meccanica agricola che si terrà a New Delhi dal 7 al 9 dicembre prossimo. L'evento fieristico indiano come punto di riferimento non soltanto per il Subcontinente, ma per tutti i Paesi dell'Estremo Oriente che puntano sullo sviluppo dell'economia primaria e che registrano incrementi record nella domanda di macchinario agricolo

a cura della Redazione
marzo - aprile 2017 | Back

 

Il mercato mondiale delle meccanica agricola si va polarizzando in Estremo Oriente. Dopo il formidabile “exploit” di Paesi come l’India e la Cina, che negli ultimi anni si sono affermati come i maggiori mercati in termini di trattrici vendute, con oltre 600 mila unità medie in India e oltre 400 mila unità medie in Cina, nuovi Paesi emergono in questa ampia e popolosa regione del mondo. I dati, elaborati da Nomisma sulla base delle rilevazioni GTIS, relativi alle importazioni di macchinario agricolo evidenziano tassi di crescita impressionanti proprio per i Paesi del Far East.

Nella classifica mondiale dei mercati che registrano i maggiori incrementi nelle importazioni di trattrici nel periodo dal 2010 al 2015, ai primi sette posti si trovano ben cinque Paesi dell’Estremo Oriente (Myanmar, Filippine, India, Vietnam e Cambogia) e nella classifica mondiale delle importazioni di macchine agricole operatrici i primi quattro posti sono tutti occupati da Paesi dell’Estremo Oriente (nell’ordine Myanmar, Cambogia, Filippine e Vietnam).

Questi dati – presentati lo scorso 27 febbraio al Sima di Parigi, nell’ambito della conferenza stampa organizzata da FederUnacoma che ha visto come relatori il presidente della Federazione Massimo Goldoni e il direttore aggiunto della Ficci Jasmeet Singh – evidenziano la collocazione strategica di EIMA Agrimach, l’esposizione dedicata alla meccanica agricola, organizzata da FederUnacoma e Ficci, che ter­rà a New Delhi dal 7 al 9 dicembre prossimo la sua quinta edizione biennale.

Nell’edizione 2015 la rassegna di EIMA Agrimach – manifestazione che prevede un’esposizione statica di macchine ed attrezzature ed un’area esterna dedicata alle dimostrazioni dei macchinari al lavoro – le industrie espositrici sono state 430 e i visitatori hanno raggiunto il numero di oltre 38 mila, provenienti da tutti gli Stati dell’India, ma anche da quei Paesi della regione asiatica – come Pakistan, Iran, Myanmar, Sri Lanka, Vietnam, Cambogia, Tailandia – che rappresentano appunto per il mercato della meccanizzazione la “nuova frontiera”.

Nel periodo 2010-2015 un Paese come il Vietnam ha visto crescere le importazioni di trattrici – secondo i dati Nomisma/GTIS – di più del 400%, raggiungendo nel 2015 i 124 milioni di dollari; nello stesso periodo le Filippine hanno segnato un incremento del 580% (41 milioni di dollari il valore nel 2015), e la Cambogia ha visto crescere l’import del 300%, con un valore 2015 pari a 38 milioni di dollari.

Incrementi vistosi si registrano anche per le macchine agricole operatrici: il Myanmar guida la classifica del “top performer” a livello mondiale, con incrementi nei sei anni pari all’860% (194 milioni di dollari nel 2015), seguito dalla Cambogia (210% nei sei anni, con un valore 2015 pari a 101 milioni di dollari), quindi dalle Filippine  (+190%, e un valore dell’import 2015 di 274 milioni di dollari) e dal Vietnam (+128%, e un valore 2015 di 600 milioni di dollari).

«La scelta di dare vita ad un evento espositivo a New Delhi si è rivelata vincente – ha detto Massimo Goldoni – perché il mercato indiano è cresciuto in modo impressionante in questi anni e la fiera di Agrimach funziona come elemento catalizzatore degli interessi e delle strategie di marketing non soltanto delle aziende italiane ma di tutte le case costruttrici che hanno interesse per il mercato indiano». «La strategia messa in atto da Ficci e FederUnacoma – ha aggiunto Goldoni – prevede un coinvolgimento sempre maggiore dei Paesi dell’area asiatica, e una caratterizzazione sempre più spinta verso quelle produzioni e quei modelli d’impresa agricola che sono tipici dei Paesi asiatici».

«Il processo di meccanizzazione dell’agricoltura indiana e dei Paesi dell’estremo oriente – ha detto Jasmeet Singh – deve avvenire in modo organico, prevedendo eventi espositivi in cui siano visibili i macchinari e le innovazioni tecnologiche, ma prevedendo anche iniziative divulgative come le prove in campo, e un’opera di verifica delle caratteristiche tecniche delle macchine e di adeguamento delle stesse alle esigenze specifiche dell’agricoltura locale».

«Per questa ragione – ha aggiunto Singh – in parallelo con l’evento di EIMA Agrimach abbiamo varato un ampio programma di giornate dimostrative e di esperienze sperimentali in vari Stati del Paese, di concerto con il Ministero dell’Agricoltura, con le organizzazioni agricole e con gli istituti universitari e di ricerca presenti in alcuni degli Stati chiave per l’agricoltura del Subcontinente».

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