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Lavorazione del terreno, mercato in crescita del 5%

Positivo il 2018, per il mercato degli "implements". Le macchine per la lavorazione del terreno, gli spandiconcime e le seminatrici hanno registrato un deciso aumento rispetto all'anno precedente, le vendite di seminatrici di precisione e di attrezzature per la protezione delle colture hanno invece segnato una leggera flessione. Il 2019 dovrebbe mantenersi sugli stessi livelli

di Giovanni M. Losavio
maggio - giugno 2019 | Back

Il mercato europeo delle macchine per la lavorazione del terreno e la protezione delle coltivazioni archivia il 2018 con un robusto +5% sul 2017, per un giro d’affari complessivo pari a circa 3,43 miliardi di euro. Lo rende noto il Cema, l’organizzazione che riunisce le associazioni europee dei costruttori di macchine agricole.

Il 2019, evidenzia sempre l’associazione dei costruttori, dovrebbe mantenersi su questi livelli, o segnare una crescita intorno all’1%. I dati sono stati diffusi in occasione di una riunione svoltasi lo scorso marzo nel quartier generale Lemken ad Alpen (Germania) tra le commissioni del Cema specializzate, rispettivamente, nel segmento delle macchine per la semina e la fertilizzazione, nel comparto delle tecnologie per laprotezione delle colture e nel settore delle attrezzature per la lavorazione del terreno. Gli incrementi visti nel 2018 – spiega il Cema – sono frutto di un andamento disomogeneo del mercato. Infatti, mentre le macchine per la lavorazione del terreno, gli spandiconcime e le seminatrici hanno registrato una decisa accelerazione rispetto all’anno precedente, le vendite di seminatrici di precisione e di attrezzature per la protezione delle colture hanno invece segnato una leggera flessione. Differenze ci sono state anche nell’andamento dei comparti nazionali, come nel caso di quello transalpino. «Nel 2018 in Francia sono aumentate le vendite sia nel segmento della lavorazione del terreno sia in quello della protezione delle colture. Si è trattato – spiega Nina Janßen, coordinatrice delle tre Commissioni del Cema – di una crescita compensativa che ha controbilanciato la pesante battuta d’arresto del 2017». A livello europeo, comunque, gli operatori agricoli hanno premiato soprattutto le soluzioni tecnologiche flessibili e multifunzionali; strumenti di lavoro in grado di soddisfare le esigenze del “bio”, di affrontare le sfide del cambiamento climatico ma anche in linea con le normative europee sulla circolazione stradale e sul rispetto degli standard. Ma il mercato, sottolinea il Cema, punta sempre di più su macchine “user-friendly” e interconnesse.

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