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Bioeconomia

Progetto GESTA: gestione ecosostenibile del territorio in Abruzzo

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali intende promuovere la multifunzionalità della foresta e l’uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali. In tale ottica finanzierà ben 27 progetti che in tutta Italia attiveranno azioni concrete per una corretta gestione delle aree interne e silvo-pastorali di montagna. Tra le proposte approvate da una commissione di esperti c’è il Progetto GESTA che in Abruzzo ha riunito 28 stakeholder tra amministrazioni, associazioni e operatori del settore primario

di Matteo Monni
gennaio 2022 | Back

Da poche settimane sono uscite le graduatorie del MiPAAF relative al “Bando di selezione delle proposte progettuali per la costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree silvo-pastorali”. Tale iniziativa attivata nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, Piano Operativo Agricoltura, Sottopiano 3 “Multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali” dà un segnale di grande importanza nell’ottica di stimolare azioni utili a tutelare il territorio in termini ambientali e sociali.

Il bando, con una dotazione economica complessiva di circa 5 milioni di euro, finanzierà 27 progetti su scala nazionale, di cui 5 interessano aree del Centro Nord e 22 riguardano realtà del Mezzogiorno. Tale ripartizione delle risorse rispecchia la volontà del Ministero di privilegiare le Regioni del meridione (80% del budget) che maggiormente necessitano di iniziative orientate alla gestione sistemica e sostenibile del contesto agroforestale.  

Tra le proposte riguardanti il sud Italia, si è posizionato molto bene (quarto posto in graduatoria) il Progetto GESTA – “Gestione Eco-Sostenibile del Territorio in Abruzzo” che – in linea con il recente “Testo Unico in materia di Foreste e Filiere Forestali (Tuff)” – intende promuovere forme di gestione attiva dei boschi, con particolare attenzione a quelli ricadenti in proprietà collettive di una vasta area montana abruzzese. In tale ottica è stato necessario svolgere preliminarmente una complessa – ma molto soddisfacente – attività di sensibilizzazione e coinvolgimento di soggetti locali pubblici e privati. Perciò già oggi il Progetto GESTA segna un primo risultato positivo, dato dalle dichiarazioni d’interesse di 28 stakeholders profondamente motivati (18 Asbuc, 4 Comuni, 6 ditte private) a costituire ad hoc un’Associazione. Inoltre, GESTA sarà supportato per gli aspetti tecnico-scientifici da Organizzazioni ed Enti di Ricerca di chiara fama tra cui Itabia – Italian Biomass Association ed Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (con il Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili).  

Tale Associazione – che si doterà di un’apposita struttura tecnica e operativa – costituirà un’opportunità preziosa per fare rete condividendo documenti, strumenti conoscitivi e vari livelli di pianificazione d’interesse comune. Nell’arco dei primi due anni di attività l’Associazione si doterà di una banca dati, con cartografie tematiche, specifici e puntuali studi territoriali, rilevamenti e analisi di campo, modelli efficienti di filiere legate alla massima valorizzazione della risorsa legno (inclusa quella energetica). Oltre alla creazione della citata banca dati, saranno realizzate numerose attività operative e di formazione che riguarderanno l’allestimento di cantieri forestali didattici ad alto livello tecnologico e innovativo, la realizzazione di un corso di uso di motoseghe, l’organizzazione di workshop e webinars sulle più moderne tecniche per la movimentazione e la conversione energetica delle biomasse, sulle normative di settore e disciplinari per l’ottenimento delle certificazioni forestali. L’azione trainante dell’Associazione verso la bioeconomia circolare sarà potenziata sul piano della comunicazione attraverso l’impiego dei social media, la realizzazione di audiovisivi, la redazione di una newsletter, il sito web e la sinergia con altri progetti Europei e internazionali.

Nel complesso l’area interessata dalle azioni del Progetto si sviluppa su un territorio che coinvolge le Province di L’Aquila e di Teramo, per un’estensione di oltre 14.000 ettari, di cui circa 11.600 costituiti da boschi e 2.400 da pascoli, molti dei quali ricolonizzati dal bosco spontaneo. 

Tale area è costituita in prevalenza dalle terre di proprietà collettiva appartenenti a diversi Comuni e a numerose Asbuc – Amministrazioni Separate di Beni di Uso Civico.

Il patrimonio dei demani civici di proprietà collettiva costituisce oltre il 3% del territorio nazionale, ma quasi il 20% di quello delle aree montane interne per una superficie stimata di oltre un milione e mezzo di ettari in Italia. I menzionati valori percentuali salgono notevolmente proprio all’interno dei Comuni e delle Amministrazioni coinvolte nel Progetto GESTA, dove in alcuni casi superano anche il 50% della superficie complessivamente posseduta e/o amministrata. Tali aree rappresentano un ambito di fondamentale importanza per la conservazione dell’ambiente naturale e del paesaggio rurale, nonché per lo sviluppo di filiere produttive sostenibili nella sfera della bioeconomia circolare.

Purtroppo allo stato attuale questi contesti, dalle grandi potenzialità, sono poco o per nulla valorizzati per la cronicizzazione di una serie di problemi. In primo luogo le difficoltà tecniche gestionali delle amministrazioni. Per esempio i Comuni, pur avendo l’obbligo e la necessità di gestire (tecnicamente e finanziariamente) tutte queste superfici, fanno fatica – visto lo stato dei loro Uffici Tecnici e Tributari – ad aggiungere anche questo impegno a quelli di tipo urbanistico e sociale del loro personale.

Nel caso delle Asbuc invece non esistono strutture tecniche specificamente organizzate, e l’attività amministrativa, svolta con impegno e dedizione (peraltro a titolo gratuito) non sempre riesce a essere efficace e concreta, proprio per la mancanza di funzionari e/o esperti.

Proprio per questi motivi il Progetto GESTA si prefigge di fornire una serie di strumenti – tecnici e gestionali – alle collettività che, storicamente, amministrativamente e socialmente detengono i diritti sui territori oggetto di questa iniziativa, che si integra perfettamente con le finalità green del PNRR. Tra le tante azioni previste Itabia realizzerà uno studio preliminare di una piattaforma di raccolta, condizionamento e stoccaggio della biomassa ad uso energetico (residuale e non), proveniente dagli interventi silvo-colturali. Tale azione ovviamente interesserà l’impiego della meccanizzazione tipica del settore forestale per movimentare la biomassa in modo sostenibile sul piano economico ed ambientale. A questo proposito si spera che le ditte boschive coinvolte nel progetto riescano ad accedere ai fondi (500 milioni di euro) con cui il PNRR intende promuovere lo svecchiamento del parco macchine, che nel nostro Paese è giunto ormai ad un elevato grado di obsolescenza. Per questo è anche prevista una giornata dimostrativa in campo ideata per tecnici specializzati in operazioni di gestione, manutenzione forestale e valorizzazione energetica delle biomasse.

Questa avverrà in collaborazione con un team di ricercatori del CNR IBE (Istituto per la Bioeconomia) e comprenderà un apposito studio del cantiere per stimare il costo di produzione del prodotto legnoso e conferimento della biomassa ad una possibile centrale termica. Verranno quindi definite tecniche e tecnologie che possano consentire una riduzione sensibile dei costi di produzione del legname, nella massima compatibilità ambientale dell’intervento e a garanzia dei servizi ecosistemici.

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